Condoni Abusivismo Alluvioni Rischio Idrogeologico



novembre 2013

altri morti
altri morti e altre parole,, soldi per non fare niente,, per riparare i danni, quelli materiali, per gli altri non c'è niente da fare,,
in Sardegna sono 9 anni che aspettano i permessi per le Via dalle regioni per le opere di messa in sicurezza richieste da alcuni comuni colpiti già dagli stessi eventi 9 anni fa..
ma come si fa? e intanto la Maddalena e il suo centro per il G8 costruito in un batter d'occhio! porca puttana

200mila architetti in italia, mettiamoci tutti a salvaguardare il territorio, un giorno al mese, un giorno alla settimana, gratis.. chi con la zappa chi con i disegni chi con ciò che serve,, e in un anno sarebbe tutto finito,,

con i 200mila ingegneri e i non so quanti geometri e periti agrari e quant'altro!!!
aiutiamo gli uffici tecnici di queste cazzo di regioni che non riescono a dare i permessi per fare opere che salvino vite umane,,


 2009
Condoni Abusivismo Alluvioni Rischio Idrogeologico
di ALESSANDRO DE SANCTIS
Smottamenti e crolli a Messina e a Casamicciola, gli ultimi, più evidenti, i più gravi a memoria breve.
I filmati evidenziano case costruite su costoni ripidi di terra friabile. Per un paio di giorni dopo questi eventi si parla delle solite cose: abusivismo edilizio, rischio idrogeologico, il capo della Protezione Civile di turno di solito dice; “LO SAPEVAMO, MA FINCHE’ NON SI FARA’ UN LAVORO SERIO,,, MA PERCHE’ NON LO FAI?
L’abusivismo edilizio: uno dei più grandi affari dell’economia italiana insieme al mercato nero, è sempre stato una delle migliori armi del voto di scambio, più o meno esplicito, legalizzato, dagli anni ’50 – ’60. A proposito delle periferie romane Insolera ci spiegava, nel suo bellissimo “Roma Moderna” che a Roma già negli anni ’70 una casa su sei era abusiva!
I maggiori interventi abusivi andavano a cancellare aree che per il piano regolatore dovevano essere destinate a (cito solo le più interessanti a titolo di esempio):
• Via Prenestina km 13 – Zona archeologica e vincolo di falde idriche, ettari 14.
• Via Prenestina km 13 – Altre aree destinate a parco e legge 167 con vincolo di falde idriche.
• Località Salone – distruzione di un tratto di acquedotto romano.

Terreni comprati dai costruttori a prezzi ridicoli in cui successivamente il comune portava l’acqua e la luce e il prezzo s’impennava, basta vedere i film con Alberto Sordi e Vittorio Gassman-Tognazzi degli anni ’60 - ’70.

Politici di alto (per così dire) o basso livello, tecnici comunali, professionisti di vario genere, costruttori, giuristi e semplici cittadini tutti insieme appassionatamente,, nel cercare di “svoltare” un bel guadagno milionario, o semplicemente di costruirsi una casetta dove vivere.
Anche volendo giustificare in parte quest’ultima motivazione (l’abusivismo detto di necessità), come si fa a capire chi lo fa per bisogno e chi invece per speculazione? E comunque in questo modo si mette a rischio il territorio, fisicamente, storicamente, ambientalmente, esteticamente, deficientemente.
Se lo fa uno, se lo fanno 100, se lo fanno 1000, alla fine lo devono fare tutti (Ischia?), e quindi costruisci sui fossi, nelle aree golenali, sempre più spregiudicati, sempre più avanti, occupando aree prima inaccessibili e fuori questione.
E poi? IL CONDONO! COME UN RITUALE STAGIONALE LIBERATORIO MEDIEVALE! Si brucia il pupazzo sacrificale con tutti i piani regolatori (lo scrivo pure minuscolo tanto non valgono più niente, vedi anche le deroghe ai piani; Report), le leggi, i programmi urbanistici, i trattati e le carte storiche il tutto appiccicato con le strisce per i cantieri.
Per fortuna che non si fanno condoni fiscali!!!

1 Commenti

  1. Ottima analisi .Però servono organizzazioni di cittadini che , per il loro numero ed impegno , costituiscano una massa critica capace di fare cambiare le decisioni alla Pubblica amministrazione .

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