Per Natale il regalo "virtuale" diventa un aiuto "reale" ai bambini del mondo

di Valeria Del Forno

Scegliere per Natale un regalo "virtuale" per i propri cari sul web, che diventerà però "vero" e a volte anche "salvavita" per i bambini delle troppe aree povere del mondo. E' l'iniziativa proposta da Save The Children, sempre più adottata dagli altri soggetti legati alla solidarietà interumana.


E’iniziata la corsa frenetica per l'acquisto dei regali di Natale. E come ogni anno, scegliere un dono a chi, fortunatamente nella nostra realtà, ha tutto ciò che serve, diviene, sempre più, complicato. Ci si muove molto alla ricerca di qualcosa di originale ma che, allo stesso tempo, piaccia, ma alla fine c’è sempre il rischio che finisca relegato in fondo a qualche cassetto o che passi, addirittura, di mano in mano, secondo la "dura legge del riciclo". Eppure esiste un intero mondo di possibilità che sicuramente faranno del bene a qualcuno, oltre a testimoniare il nostro affetto per chi riceverà il regalo. In quale negozio andare? Facilissimo: basta visitare, ad esempio, il sito web http://www.savethechildren.it/ e trovare la Lista dei Desideri, scegliere un regalo tra i 22 messi a disposizione ed effettuare online la donazione corrispondente.

SAVE THE CHILDREN E LA LISTA DEI DESIDERI. La Lista dei Desideri è un'iniziativa lanciata nel 2007 da Save the Children, per offrire e farsi offrire regali originali, seppur virtuali, ma di grande valore. Il destinatario del regalo, che può essere un parente, o amico, sarà gratificato ricevendo una cartolina (cartacea o elettronica) con la quale saprà che in suo onore si è fatto un regalo ad uno o più bambini che vivono nei paesi in via di sviluppo, qualcosa che sarà veramente utile e che farà per i piccoli la differenza, ciò che invece non avrebbe fatto il normale regalo per il nostro caro. Sulla cartolina ci sarà la foto del dono, mentre l’oggetto concreto sarà spedito nelle zone in cui opera Save The Children.

Save The Children Italia è un’organizzazione non governativa che si occupa della difesa e della promozione dei diritti dei bambini, e che organizza e sviluppa progetti rivolti sia ai bambini che vivono sul territorio nazionale, sia a quelli che si trovano nei Paesi in Via di Sviluppo; i principali ambiti di lavoro di Save The Children sono la lotta alla pedo-pornografia, la tutela dei minori migranti e l’educazione allo sviluppo.
Per quanto possano apparire inusuali, i doni contenuti nella lista non sono regali qualunque. Si tratta di oggetti "salvavita", identificati dallo staff di Save the Children in vari paesi del mondo, che vengono realmente utilizzati dell’ organizzazione nei suoi interventi. Sono regali per tutte le tasche, da dieci a oltre mille euro e tutti i regali possono fare la differenza. Ricordiamo che il Natale è la festa dei bambini, di tutti i bambini, non solo di quelli fortunati. Proprio per questo non possiamo ignorare i piccoli che si trovano in situazioni disagiate o che vivono nelle zone più povere del mondo che, senza un aiuto da parte di chi è più fortunato, non potrebbero festeggiare il Natale.
Bastano, per esempio, 19 euro per 3 copertine che impediranno a molti bambini di ammalarsi di polmonite o 26 euro per 5 zanzariere pretrattate con insetticida che preveniranno la malaria; e ancora, 100 vaccini (15 euro), giocattoli (per un valore di 12 euro, destinati in particolare ai bambini con disabilità per aiutarli a sviluppare la concentrazione, la creatività e migliorare la capacità di linguaggio), alberi da frutto (20 euro, che rappresentano una fonte di sostentamento per molte famiglie), un posto a scuola (24 euro, per assicurare il diritto all'istruzione a tutti i bambini), il baby-kit (composto da scodella, pannolini, asciugamani, una copertina e del sapone per un valore di 33 euro, consente a molte mamme, soprattutto quelle che hanno dovuto abbandonare la propria casa a causa di guerre o calamità naturali, di provvedere alle esigenze primarie dei loro piccoli,) e il kit di primo soccorso per clinica (include garze, bende, cerotti, soluzioni disinfettanti, guanti, forbici, termometro e una coperta termica, per un valore di 92 euro, ed è destinato alle strutture sanitarie più vicine ai villaggi che spesso sono poco attrezzate). Per quanto riguarda gli animali, sono molto apprezzati un piccolo allevamento di polli, grazie al quale ci si possa nutrire o vendere le uova per guadagnare qualcosa; 6 caprette (79 euro) e lo yak, il bue tibetano (143 euro).
Lo scorso anno il regalo preferito è stato un cesto di cibo formato famiglia, seguito dalla scorta settimanale di Plumpy’Nut, una speciale barretta al burro di arachidi a contenuto altamente proteico, ideale per bambini gravemente malnutriti. Per quanto riguarda le regioni, al primo posto c’è la Lombardia con il 23,3 per cento dei donatori, seguita dal Lazio (17,8) e dall’Emilia Romagna (10,9), mentre quella più generosa in termini di spesa media è la Valle d’Aosta, seguita da Calabria e Basilicata.

Non finisce qui. Con la Lista dei Desideri, anche chi fa un regalo ne riceverà a sua volta uno: indipendentemente dal dono scelto, infatti, avrà la possibilità di “posare” insieme allo yak, testimonial della campagna “Regali utili”, stampare la foto su una cornice Save the Children per esibirla a casa o caricarla sul proprio pc.


Su Facebook è poi possibile eseguire il test dal titolo “A Natale, meglio regali utili?”, che propone varie domande col fine di determinare, attraverso il risultato finale, se si è portati a fare regali più o meno utili. Terminato il test si potrà pubblicare il risultato sul proprio profilo per coinvolgere i propri amici, accedere alla lista dei desideri per acquistare un regalo solidale, nonché visualizzare un video, anch’esso atto a coinvolgere in modo ironico gli utenti e a sensibilizzarli sull’importanza dei regali utili proposti da Save the Children.

Si può anche creare la propria Lista dei Desideri segnalandola agli amici in occasione di una ricorrenza, onde evitare regali inutili sia per chi li deve offrire sia per chi li riceverà. Un’opportunità anche per bomboniere, liste nozze e per le aziende che ad esempio possono donare virtualmente ai propri clienti, collaboratori e fornitori dei Plumpy’Nut, per combattere la malnutrizione.

In due anni (da quando, cioè, è nata La Lista dei Desideri), dice Save the Children, con queste iniziative si è riusciti a mandare a scuola 5500 bambini in Sudan, a costruire asili per 300 bambini in Etiopia, a migliore la salute e la nutrizione di molti altri.

UNICEF. Anche cliccando sul sito dell’Unicef, ogni dono acquistato, che sia un vaccino antimorbillo salvavita o una scuola in scatola, viene portato sul campo dai volontari in tutto il mondo. In questo modo oltre 16 milioni di bambini sono riusciti a tornare a scuola.

TERRES DES HOMMES E I SUPEREGALI. Discorso analogo vale per Terre des hommes, alla ricerca di “supereroi” per proporgli una lista di Superegali destinati ai bambini più sfortunati. Anche qui c'è un sito Internet da visitare, http://www.superegali.org/ dove il testimonial Cattivik, il cattivo per definizione disegnato da Silver, divenuto buono per l’occasione, invita tutti a fare un regalo davvero utile a questi bambini: si potrà scegliere, ad esempio, fra un kit scolastico (20 euro), una vaccinazione (10 euro), una bicicletta (50 euro), un test Aids (15 euro) fino ad arrivare ad un personal computer o alla possibilità di iniziare un’adozione a distanza. A fronte della somma versata in donazione si riceverà una cartolina di ringraziamento, da stampare o inviare via mail agli amici e familiari a cui dedica il regalo.

Terre des hommes propone anche una nuova e divertente sfida: "Scopri quanto sei Cattivik", un gioco inedito per iPod e iPhone, scaricabile gratuitamente dall'iTunes Store e dal sito Superegali.org. Navigando tra le 100 domande di questo "edugame" si può testare la propria conoscenza sul mondo dei paesi del Sud del globo, ai più ancora scarsa. Giocando e regalando il game agli amici, si aiuta concretamente l'organizzazione e i suoi progetti. Terre des hommes Italia onlus è una organizzazione non governativa che si occupa di aiuto diretto all'infanzia in difficoltà nei Paesi in via di sviluppo, presente in 23 Paesi di tre continenti con oltre 90 progetti di aiuto umanitario d'emergenza e di cooperazione internazionale.

Insomma, il regalo virtuale diventa un aiuto reale e un click, per una volta, è sicuramente più importante di qualsiasi altro bene acquistato. Un vero e proprio miracolo di Natale.



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