Demoni, dee e specchi concessi



di Patrizia Costanzo


Che sciocco ansimare, ingenuo cercare, insiniato arrampicarsi di gesti congelati,
di adorate abitudini hai cercato il misfatto del topo con il gatto.
Ora le pareti ti sbattono sulle ali,
riportando al ritorno l'eco scomodo del vero, nel suo tragico rimbombo.
Ti sussurro l'inganno e il suo guadagno,
come scappare dal tuo continuo inciampare,
 
ma sento che non tutto coglie il suo buon fine e soffio polvere nel vento,
 
ché tu possa volare.
 
 

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