di annarumma404 (fonte flash art newsletter)
Gianfranco Baruchello, sin dalla fine degli anni Cinquanta, ha sperimentato mezzi artistici diversi (pittura, oggetto, parola, cinema, video, azione) ma anche ipotesi sull'uso e la funzione dell'arte. La ricerca sull'immagine fissa e in movimento, sull'identità dell'artista attraverso nomi collettivi, sul rapporto tra arte e agricoltura, ha portato a risultati innovativi.
La mostra "Out of Nothing - omaggio a Baruchello " nasce dunque con il proposito di aprire un confronto tra il lavoro di Gianfranco Baruchello e quello di alcuni giovani artisti italiani. Il fine è quello di produrre cortocircuiti, riflessioni, punti di relazione tra pratiche artistiche che, seppur a distanza, sono partite da premesse in parte simili.
I giovani artisti, tre in tutto, sono stati scelti in base a due considerazioni.
Una relativa alla prossimità della loro ricerca con quella di Baruchello; l'altra, di carattere sostanzialmente cronologico. I Vedovamazzei nati negli anni sessanta, Carlo Zanni nato nel 1975 e Domenico Antonio Mancini nato nel 1980, artisti di tre diverse generazioni (con cultura e formazione diverse), sono invitati a un confronto con alcune questioni centrali del lavoro di Baruchello ma anche di una sperimentazione centrale per le trasformazioni artistiche della seconda metà del Novecento.
Nella mostra "Out of Nothing" oltre ad alcuni oggetti del maestro livornese mai esposti in precedenza, vengono presentati cinque video di Baruchello tutti realizzati nel 1968, dei quali è stata realizzata una edizione in DVD in soli cinque esemplari ciascuno.
Gianfranco Baruchello è nato a Livorno nel 1924. Nel 1962 sue opere (oggetti realizzati con materiali trovati, giornali e tavole di legno) erano presenti nella storica mostra, alle radici della pop art, della Sindey Janis Gallery di New York: "The New Realist". Un anno dopo conosce, a Milano, Marcel Duchamp, a cui resterà legato per anni.
La sua prima personale a Roma è del 1963, presso la Galleria La Tartaruga; la prima mostra newyorkese risale invece al 1964 presso la galleria Cordier & Ekstrom. Negli stessi anni comincia la sua esperienza con il cinema, gira il primo film in Super8, Il Grado zero del Paesaggio e successivamente Verifica Incerta, a cui collabora Alberto Grifi. Verifica incerta nasce dal montaggio di pellicole del cinema americano degli anni Cinquanta trovate o recuperate. Il montaggio viene concepito come procedura di accostamento casuale con lo scopo di sovvertirne il senso e di sperimentare nuovi ordini logici. Tra i suoi progetti più sperimentali, si ricordano Artiflex, una società fittizia che produceva installazioni e azioni. Nel 1973 inizia l'operazione Agricola Cornelia (1973-1981) altra società inesistente che lavorava nella dimensione della ricerca di uno spazio tra valore d'uso e valore di scambio dei prodotti agricoli e artistici.
Accanto a questa sperimentazione molteplice, Baruchello ha sempre continuato a usare la pittura come possibilità di una ricerca sullo spazio (perlopiù bianco) sull'immagine piccola assai spesso in uno stretto rapporto con la parola e sulla disseminazione. La video-filmografia di Baruchello è di circa settanta voci, l'ultima delle quali si riferisce al suo più recente film del 2007, Un altro giorno, un altro giorno un altro giorno, realizzato in alcuni carceri romani attraverso interviste sul tema del tempo e del sogno nello spazio della reclusione. Ha pubblicato molti libri di diversa natura, tra i quali Avventure nell'armadio di Plexiglass, Why Duchamp, How to imagine e, tra i più recenti, Spettacolo di niente e Cosa guardano le statue.
annarumma404
via Felice Casati, 26
20124 Milano
tel. 3491193237
Gianfranco Baruchello, sin dalla fine degli anni Cinquanta, ha sperimentato mezzi artistici diversi (pittura, oggetto, parola, cinema, video, azione) ma anche ipotesi sull'uso e la funzione dell'arte. La ricerca sull'immagine fissa e in movimento, sull'identità dell'artista attraverso nomi collettivi, sul rapporto tra arte e agricoltura, ha portato a risultati innovativi.
La mostra "Out of Nothing - omaggio a Baruchello " nasce dunque con il proposito di aprire un confronto tra il lavoro di Gianfranco Baruchello e quello di alcuni giovani artisti italiani. Il fine è quello di produrre cortocircuiti, riflessioni, punti di relazione tra pratiche artistiche che, seppur a distanza, sono partite da premesse in parte simili.
I giovani artisti, tre in tutto, sono stati scelti in base a due considerazioni.
Una relativa alla prossimità della loro ricerca con quella di Baruchello; l'altra, di carattere sostanzialmente cronologico. I Vedovamazzei nati negli anni sessanta, Carlo Zanni nato nel 1975 e Domenico Antonio Mancini nato nel 1980, artisti di tre diverse generazioni (con cultura e formazione diverse), sono invitati a un confronto con alcune questioni centrali del lavoro di Baruchello ma anche di una sperimentazione centrale per le trasformazioni artistiche della seconda metà del Novecento.
Nella mostra "Out of Nothing" oltre ad alcuni oggetti del maestro livornese mai esposti in precedenza, vengono presentati cinque video di Baruchello tutti realizzati nel 1968, dei quali è stata realizzata una edizione in DVD in soli cinque esemplari ciascuno.
Gianfranco Baruchello è nato a Livorno nel 1924. Nel 1962 sue opere (oggetti realizzati con materiali trovati, giornali e tavole di legno) erano presenti nella storica mostra, alle radici della pop art, della Sindey Janis Gallery di New York: "The New Realist". Un anno dopo conosce, a Milano, Marcel Duchamp, a cui resterà legato per anni.
La sua prima personale a Roma è del 1963, presso la Galleria La Tartaruga; la prima mostra newyorkese risale invece al 1964 presso la galleria Cordier & Ekstrom. Negli stessi anni comincia la sua esperienza con il cinema, gira il primo film in Super8, Il Grado zero del Paesaggio e successivamente Verifica Incerta, a cui collabora Alberto Grifi. Verifica incerta nasce dal montaggio di pellicole del cinema americano degli anni Cinquanta trovate o recuperate. Il montaggio viene concepito come procedura di accostamento casuale con lo scopo di sovvertirne il senso e di sperimentare nuovi ordini logici. Tra i suoi progetti più sperimentali, si ricordano Artiflex, una società fittizia che produceva installazioni e azioni. Nel 1973 inizia l'operazione Agricola Cornelia (1973-1981) altra società inesistente che lavorava nella dimensione della ricerca di uno spazio tra valore d'uso e valore di scambio dei prodotti agricoli e artistici.
Accanto a questa sperimentazione molteplice, Baruchello ha sempre continuato a usare la pittura come possibilità di una ricerca sullo spazio (perlopiù bianco) sull'immagine piccola assai spesso in uno stretto rapporto con la parola e sulla disseminazione. La video-filmografia di Baruchello è di circa settanta voci, l'ultima delle quali si riferisce al suo più recente film del 2007, Un altro giorno, un altro giorno un altro giorno, realizzato in alcuni carceri romani attraverso interviste sul tema del tempo e del sogno nello spazio della reclusione. Ha pubblicato molti libri di diversa natura, tra i quali Avventure nell'armadio di Plexiglass, Why Duchamp, How to imagine e, tra i più recenti, Spettacolo di niente e Cosa guardano le statue.
annarumma404
via Felice Casati, 26
20124 Milano
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