Si chede scusa

di Vincenzo Jacovino


Si chiede scusa ai quattro lettori e frequentatori del sito se si discetta su un tema politicamente scottante. L’argomento ĆØ di interesse generale, la soluzione finale coinvolgerĆ  tutti indistintamente, ecco perchĆ© si ĆØ convinti che di fronte a certe affermazioni o assunti: “quanto ai privati, che vendano secondo convenienza fa parte della logica di mercato” non ĆØ possibile non indignarsi. Specie poi se, per ottenere il guadagno programmato, si tira la corda fino a raggiungere il limite di rottura. In merito all’assunto puĆ² risultare veritiero, e a volte lo ĆØ, se ciĆ² che si vende ĆØ stato, a suo tempo, faticosamente acquistato o messo in piedi in virtĆ¹ di personali capacitĆ  imprenditoriali.
Ma qui, non c’ĆØ stato nĆ© acquisto nĆ© capacitĆ  imprenditoriali.
Qui e ora, occorre chiedere scusa anche alla nonna – buon’anima – per non aver mai dato credito alle sue interessanti lezioni di vita intensamente vissuta. Anche se alcune posizioni sembravano troppo radicali. Dopo con gli anni, noi ragazzi siamo stati costretti a rivalutare la sua saggezza contadina. Infatti oggi, senza dubbio alcuno, ascoltando un’affermazione simile e dopo aver seguito l’andamento della trattativa la nonna avrebbe sorriso e definito l’autore di tale assunto, un matricolato furbacchione. E’ ovvio che i doni non si rifiutano specie poi, se, in prospettiva, si profilano lucrosi guadagni. Che dei doni, benignamente ricevuti, si possa disporre a proprio piacimento, ĆØ un’altra ovvietĆ .
Tuttavia, per tutto c’ĆØ un perĆ²”, affermava la nonna e avrebbe proseguito: I regali si ricevono per utilizzarli oppure riciclarli, ma non avrebbe mai pensato a rivenderli per lucro. Per la cara vegliarda, il riciclaggio secondo convenienza faceva parte della logica del risparmio.
Tale non ĆØ nel caso in questione, perchĆ© ciĆ² che sta accadendo nel nostro Paese ĆØ totalmente fuori da qualsiasi logica di mercato e di risparmio. Si cedono ai privati attivitĆ , ĆØ vero, dormienti o appannati ma di esse si cede solo la parte sana e produttrice di utili, la zavorra no. Pertanto per i privati poi, ĆØ naturale, vendere secondo convenienza e opportunitĆ , perĆ² non nella logica del risparmio ma in quella del guadagno netto e puro. Mentre la zavorra, ossia detriti e scarti si possono, tranquillamente, cedere al corpo sociale, il quale ha una voracissima massa critica, comunque del tutto imposta, in grado di mettere in moto un sistema digerente metabolizzatore di enorme capacitĆ  tanto da fagocitare rifiuti di qualsiasi tipo in qualitĆ  e quantitĆ . Pertanto il corpo sociale diventa un utilissimo corpo digerente.
Il tutto, naturalmente, a beneficio dei matricolati furbacchioni e a detri-mento del corpo sociale.
Oh GesĆ¹, ĆØ cosa giĆ  vista e vissuta, avrebbe detto la nonna. E’ un ritorno al metodo antico: arraffare il succoso frutto e gettare nella gran tinozza del porcile gli scarti e la parte marcia.

1 Commenti

  1. Bell'articolo, sono d'accordissimo...

    http://3viso.com/attenzione-alle-brutte-figure-con-il-riciclaggio-dei-doni/2008/11/30/

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