Il quadro-arredo low cost che piace all'italiano medio

Il lago di notte - di Chiara Di Salvo


di Chiara Di Salvo


" Sto arredando casa e sopra il divano rosso stile America anni ’60 ci starebbe bene un quadro vintage…Credo andrò all’IKEA a vedere qualcosa ".
Quante volte abbiamo sentito dire un’affermazione del genere? Personalmente, da pittrice quale sono, ogni volta mi viene la pelle d’oca.
Perché le persone preferiscono non scegliere e seguire dei gusti pre-impostati piuttosto che dare spazio a pittori più o meno conosciuti? Non sarebbe più importante un quadro “vero”, di un artista che magari sta cercando il suo spazio per crescere, piuttosto di un’orribile stampa da centro commerciale raffigurante l’immortale “bacio” di Klimt (e pure Klimt è stanco di vederlo)? E che dire di quelli che preferiscono “qualcosa di astratto” di Kandinsky che tanto nessuno ci capisce nulla dei suoi quadri, ma pare che soprattutto la categoria dei medici la trovi particolarmente efficace per far ingannare il tempo ai loro pazienti nelle sale d’attesa. Sono sicura che esiste un perché.
Devo accertarmene. Nel frattempo mi informo sui prezzi, forse vero motivo della scelta.
Quella che segue è la scheda di una stampa tipo, tratta dal sito dell’IKEA:
Soggetto di: Gustav Klimt
Misure del prodotto: 140x56 cm.
Tela molto resistente e duratura.
Biografia artista inclusa.
La stampa su tela dona vita e profondità al soggetto.
Prezzo con cornice in fibra di legno: € 59,90 al pezzo.
Sono sicura che chi compra una stampa del genere la maggior parte delle volte è per riempire la parete e dare un tono di colore che si intoni con il divano e la libreria. Ammesso però che quest’esigenza esista, perché pensare ad una stampa, perché provare a darsi un tono con un’opera importante ma finta ed incorniciata industrialmente piuttosto che dare la possibilità ad artisti contemporanei di dare prova della loro capacità e guadagnare qualche misero soldo?
« Ah, bello quel Monet! » - « E si….è il mio pittore preferito!! Le ninfee mi trasmettono un tale senso di pace… ». Oddio…Perché l’italiano medio…è così medio??
Certo non costeranno 60,00 euro le tele fatte a mano, ma tutti noi conosciamo o abbiamo nel giro delle amicizie un giovane pittore che, per soddisfazione e bisogno, certo non ci chiederebbe 1.000,00 euro per un quadro.
Non voglio credere che sia solo ed esclusivamente un problema di soldi. Medici e specialisti non credo ne abbiano, eppure Kandinsky e Monet sono i must dei loro studi.
Allora cosa succede nella mente degli italiani, cosa li rende così lontani da un concetto così semplice? Si deve parlare forse di disinteresse? Ancora una volta… disinteresse?
Monet, Klimt, Kandinsky sono i tre pittori che spopolano nei centri d’arredamento, sono i più gettonati di tutti. Ma perché? Non è un’accusa nei confronti del poster d’autore quanto piuttosto nei confronti della svogliatezza.
Il mio punto di vista in proposito è che in Italia mancano quei mecenati, quei filantropi che un tempo ci resero grandi e importanti. Nel mio ambiente scopro sempre più mercanti che collezionisti, pescivendoli trasformati in importanti galleristi che trattano di arte come di prodotti utili per fatturare. La loro visione dell’arte, amplificata, e contestualizzata in una società che non ha più sorprese o che non si aspetta di essere incantata da qualcosa, rende scettiche le persone su quello che veramente è Arte e, convinta che oggi l’arte vera è quella “strana”, quella che fa spettacolo, che fa parlare, incuriosire…, reagisce facendo un passo indietro perché intimorita. Per esperienza posso dire che il pubblico teme di essere preso in giro. Così, sentendo comunque il bisogno della bellezza, è più facile voltarsi indietro verso i grandi maestri del passato per avere un punto di riferimento per il Bello.
Non si trova un poster di Paladino, Fontana, Burri, Vedova, perché non abbiamo la preparazione per capirli.
Mi viene da pensare che siamo stati “formattati”, “resettati” e, incapaci di avere un’opinione in proposito, preferiamo fare scelte semplici. E allora che se ne parli, che si intavolino discussioni simili tra amici, che ci si chieda il perché di queste scelte e si trovi una risposta plausibile.

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