Concorso al Ministero dei Beni Culturali. Il quiz per il profilo professionale inesistente


di Chiara Di Salvo


ROMA, Mi.B.A.C. Concorso al Ministero dei Beni Culturali.
Presente nella finanziaria 2007 ed apparso nell’estate 2008, il concorso pubblico per 500 posti riservati al personale per il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali si sta ora compiendo nelle sue ultime fasi selettive.
In Italia, per alcune categorie professionali, non si bandivano concorsi pubblici da quasi trent’anni. Per questa ragione, sebbene i posti proposti dal Ministero fossero solo 500, di cui 397 per un posto “generico” come “assistenti alla vigilanza, sicurezza, accoglienza, comunicazione e servizi al pubblico”, alla scadenza del concorso (18 agosto 2008) si sono contate ben 159.439 domande totali.
Nell’autunno 2008 si è tenuta la prova preselettiva effettuata con un quiz di 100 domande a risposta multipla e dal 30 gennaio 2009 è disponibile sul sito del Ministero la procedura informatica per l’accesso agli atti. Si attendono le convocazioni per le prove scritte.

I posti in concorso sono così ripartiti: 397 Assistenti alla vigilanza, sicurezza, accoglienza, comunicazione e servizi al pubblico (categoria suddivisa in 3 sezioni: Beni Archeologici; Beni architettonici e storico – artistici; Beni librari e archivistici); 50 Architetti; 30 Archeologi; 5 Archivisti di Stato; 5 Storici dell’Arte; 8 Funzionari amministrativi economico finanziari; 2 Bibliotecari; 3 Assistenti tecnici calcografi.

Non voglio entrare nel merito della gestione del concorso pubblico, poiché non condivido tutte le contestazioni atte solo a demolire il concorso stesso: finalmente, dopo tanti anni, è stato bandito un concorso in questo ambito e se ci sono stati casi di mala organizzazione ritengo che possano considerarsi “casi” poiché io stessa, a Roma, ho vissuto quest’esperienza in totale ordine e correttezza. Inoltre, se è vero che c’è stata qualche correzione dei quesiti pubblicati sul sito del Ministero, è anche vero che, per la prima volta in Italia, attraverso internet tutti i concorrenti hanno potuto prendere visione delle domande.

Voglio piuttosto parlare, con ironia, delle figure professionali richieste e del test che si doveva superare…
Innanzitutto, per i 397 posti d’assistenti, viene da chiedersi cosa avranno voluto dire con la definizione generica “assistenti alla vigilanza, sicurezza, accoglienza, comunicazione e servizi al pubblico”.

Leggo su un allegato del bando: CONTENUTI PROFESSIONALI DI BASE INDICATI NELL’ALL. A AL CCNL. Non sono stati individuati contenuti professionali propri di questo filone d’attività per la posizione economica B3. Per la definizione della declaratoria bisognerà fare affidamento alle specifiche professionali della posizione economica B3: a) capacità di coordinamento di unità operative con assunzione di responsabilità dei risultati; b) gestione delle relazioni dirette con gli utenti. Profili esistenti: nessuno. (segue). Profilo: assistente alla vigilanza, sicurezza, accoglienza, comunicazione e servizi al pubblico. Declaratoria.


Sulla base di direttive tecniche e programmi predefiniti, coordinando professionalità delle professioni inferiori e, su preciso incarico del dirigente, anche dello stesso profilo: - svolge negli istituti del ministero (musei, monumenti, aree archeologiche, archivi, biblioteche) compiti di salvaguardia degli edifici e del loro contenuto e di sicurezza degli utenti e degli addetti in condizioni di emergenza, utilizzando anche apparecchiature complesse e sistemi tecnologicamente avanzati; - provvede, nei turni di lavoro diurni e notturni, alla vigilanza e custodia dei beni culturali e coordina, su incarico del dirigente, l’unità operativa attraverso la predisposizione dei turni assegnando a ciascuno i relativi compiti; - cura l’accoglienza al pubblico, fornendo informazioni anche in lingua straniera, sulla identità e la disposizione dei beni culturali nella struttura di appartenenza; - collabora alle operazioni di distribuzione e ai servizi resi al pubblico negli archivi e nelle biblioteche , indirizzando gli utenti agli strumenti di ricerca disponibili (cataloghi, repertori, inventari), assistendoli nell’utilizzo di strumentazioni informatiche e illustrando la modalità di richiesta di consultazione, prestito e riproduzione del materiale documentario, bibliografico, audiovisivo; - collabora con le professionalità tecnico-scientifiche dell’area C alla predisposizione di allestimenti, mostre, iniziative editoriali, eventi e progetti di promozione e di educazione al patrimonio e alla raccolta di dati sull’utenza; - nell’ambito degli Uffici per le relazioni con il pubblico o di altre strutture analoghe, fornisce informazioni di carattere generale sull’accesso ai servizi, sulle attività degli uffici del Ministero e sul loro funzionamento, orientando e accogliendo richieste specifiche. - Qualora usufruisca dell’alloggio di servizio, svolge mansioni previste dal relativo disciplinare. Requisiti per l’accesso: per l’accesso dall’esterno: diploma di scuola secondaria superiore e conoscenza di una lingua straniera europea.
Ma com’è possibile che non esista un profilo professionale riconosciuto (si parla di un concorso pubblico, quindi ci si aspettava più rigore nella definizione di questo profilo professionale) se lo stesso ICOM nella “Carta Nazionale delle Professionalità” del 2005 definì precise figure di professionisti creati ad hoc per l’ambito museale?
In sostanza, quindi, pare che servano delle persone che aiutino ad esplicare le normali mansioni di guardiania ed assistenza ai visitatori (anche se ci si continua a chiedere il “vigilante” che figura sia).

Bene, sembrava facile come prova preselettiva, dopotutto la critica mossa agli assistenti delle sale museali era proprio quella della loro incompetenza, quindi un test di cultura generale sembrava un ottimo punto di partenza per la selezione.
Purtroppo, però, i quiz si mostravano ideati a prova di genio:
Test di Logica: n. 144 - Michele è un tipo strano. Si affida sempre al caso. Dovendo sposarsi sceglie a caso anche la data della cerimonia. Secondo voi, in quale di questi mesi è più probabile che si celebri il matrimonio?(R. dicembre – febbraio – giugno - aprile)
Test di Scienze: n. 1- Nella specie umana, l’ultrafiltrato ottenuto a livello della capsula di Bowman del neurone è costituito in condizioni normali da: (R. acqua, glucosio, urea, sali – acido urico, acqua – acqua, ammoniaca – acqua urea, urina)



Questi esempi di domande sono solo due delle 4.000 esistenti e suddivise in 9 materie a cui il candidato doveva sottoporsi: doveva leggerle o studiarle tutte (se poteva) e poi sperare di trovarsi quelle più “normali” tra le 100 presenti alla prova.
Credo sia palese che fossero domande fatte in parte per scoraggiare la gente a presentarsi al test ed in parte per fare una super selezione dei geni della cultura.
O almeno questo è quello che voglio credere poiché delle 86.168 domande fatte nella categoria “Beni architettonici e storico – artistici”, solo 24.403 sono stati i partecipanti di cui ammessi 1268 e per un numero di posti pari a 253.



Così, molti candidati (tra cui la sottoscritta) più o meno laureati e specializzati in diverse discipline hanno tentato la sorte (è il caso di dirlo) e studiato Bowman, intimoriti che potesse essere un visitatore particolarmente esigente ed incapace ad usare un’audioguida.
Con ironia, concludo dicendo che chi è passato è un genio e conosce Michele che ha scelto di sposarsi, random, a dicembre.

Post a Comment

أحدث أقدم