Vittorio Miranda
Un di modo esprimersi attraverso l’arte che negli ultimi decenni si sta diffondendo sempre di più nelle metropoli di tutto il mondo ed anche quelle italiane, senza dubbio lo si può riscontrare nella realizzazione dei “graffiti”. Ovvero scritte o anche veri propri dipinti realizzati con le bombolette, nei muri urbani e se in alcuni casi possono deturpare l’ambiente circostante e rovinare veri e propri edifici e monumenti storici, in altri casi invece rinnovano, riqualificano, esprimono l’identità di una città e della sua cittadinanza e possono rappresentare lo stato d’animo di interi quartieri.
A maggior ragione dei quartieri degradati, esprimendone disagio ed anche speranze. Questo accade ed è accaduto anche a Palermo ed in questo breve articolo, indicherò quali sono stati i principali eventi che hanno contraddistinto la street-art palermitana ed indicherò i suoi principali murales. Nei prossimi articoli, non mancherò di descrivere i vari murales di cui la città abbonda. I principali eventi inerente alla street-art che si sono svolti a Palermo:
Rambla Papireto nel 2017 è stato uno degli eventi più innovativi che ha interessato sia alcuni tra i più importanti graffitari italiani che alcuni allievi delle scuole circensi della città, allo scopo di trasformare il quartiere dei Danisinni in un vero e proprio museo a cielo aperto. Il bello è che le opere sono state richieste dagli stessi abitanti del quartiere, che hanno espresso il desiderio di veder rappresentati sulle loro case i propri mestieri e i santi cui sono devoti.
Cartoline da Ballarò nel 2018, è stato, di certo, l’evento che è riuscito a portare al grande pubblico questo affascinante mondo, riunendo i nomi più conosciuti tra gli street artist italiani, come Igor Scalisi Palminteri, Andrea Buglisi e Angelo Crazyone. Insieme ad altri due colleghi, i cinque hanno rivoluzionato completamente i quartieri di Ballarò e dell’Albergheria con i loro giganteschi murales, usando gli stessi palazzi come enormi tele.
La Street Art Factory ha, inoltre, dedicato una mappa, sia in formato virtuale che cartaceo, ai murales di Palermo, mentre il MAUA (Museo di Arte Urbana Aumentata) ha incluso nella sua app, Bepart, alcuni graffiti palermitani con cui interagire in Realtà Aumentata. Tra i murales più significativi da non perdere vi è il Viva Santa Rosalia, situato in via Dei Benedettini e creato da Igor Scalisi Palminteri, che ritrae proprio la patrona della città in un’enorme edicola votiva. Le tre aureole rappresentano il mistero della trinità, e il volto della santa è sorridente e rassicurante. Un’altra splendida opera è Fides, che ha riempito una vuota parete in via Luigi Villanueva e raffigura un fragile uccellino intento a sollevare un pesante macigno. Il titolo del murales, che significa proprio fede in latino, indica la determinazione nel portare a termine anche le imprese apparentemente impossibili con impegno e dedizione.
Infine, tappa obbligatoria tra le obbligatorie tra i murales palermitani, murales dedicato ai due eroi della lotta alla mafia Falcone e Borsellino. Il grande ritratto, ripreso da una celebre foto di Tony Gentile, ricopre la parete dell’istituto nautico Gioieni Trabia, proprio in direzione della Cala. Personaggi che stanno estremamente a cuore ai palermitani che ricorda loro ed a chiunque veda quel murales, che la città ha definitivamente innalzarsi contro la morsa mafiosa, grazie al coraggio di chi ha saputo dire “No”.
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