Hiroshige a Roma




di Antonella Musiello



Nato da una famiglia di samurai e molto amato da Van Gogh, Utagawa Hiroshige, giunge per la prima volta in Italia con una mostra delle sue opere. Uno dei più grandi artisti giapponesi di tutti i tempi, dal quale molta pittura europea ha tratto ispirazione come l’Impressionismo e il Post impressionismo, si contraddistingue grazie alle stampe policrome davvero speciali.


Il Museo Fondazione Roma, ospita queste straordinarie rappresentazioni che confermano la sublime bellezza della tendenza stilizzata giapponese.
Nel corso della sua carriera, l’artista, si specializza nella tecnica dell’ukiyo-e, una riproduzione di stampe raffiguranti soggetti teatrali, le cosiddette immagini del mondo fluttuante della vita che passa. Dalle sue opere si delinea una forte concezione religiosa che vede in primo piano l’uomo in perfetto equilibrio con la natura.

Unisce la presenza umana a paesaggi variegati in un’inconfondibile armonia.
La mostra ripercorre diverse tappe della sua vita e dei suoi viaggi, dividendola in cinque sezioni: Il mondo della natura, Cartoline dalla Provincia, La vita per Kyoto, Nel cuore di Tokyo e la sezione a parte, Il vedutismo di Hiroshige nella prima fotofrafia giapponese.

Inoltre per un rapido confronto si può assistere a tre riproduzioni digitali di quadri di Van Gogh ispirati a quelli di Hiroshige.
Nella mostra è di particolare rilevanza soprattutto nell’ultima sezione, l’influenza della fotografia come conseguenza alla forma tradizionale delle stampe ukiyo-e.
Hiroshige attraverso i suoi paesaggi racconta luoghi, storie, episodi di vita e li enuncia attraverso forme essenziali ma descrittive. Sono indiscutibili le scelte di utilizzo dei toni decisi ma quasi semoventi, come se appartenessero ad un mondo autonomo a se stante dove traspare l’essenza della realtà. Inevitabili sono i temi frequenti, come i tradizionali alberi di ciliegio, ma anche mare in tempesta, bufere di neve, paesaggi floreali e notturni.

È l’ulteriore prova a confermare che molto spesso un’oprea d’arte si dimostra tale nella propria semlicità e nella complessità del significato che racconta.
La linearità e la chiarezza essenziale sono i tratti persistenti nell’arte giapponese, il cui fascino seducente è garantito dal meritato successo delle opere di Hiroshige a Roma e dal suo indiscutibile talento.

INFORMAZIONI:
“Hiroshige. Il maestro della natura” Museo Fondazione Via Del Corso, 320 Roma
Dal 17 marzo al 7 giugno 2009 www.fondazioneroma.it

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