di Bartolo Lorefice
NAPOLI – E’ stato inaugurato giovedì scorso (26 marzo) dal presidente del consiglio in persona, tra le proteste dei residenti e dei comitati per l’ambiente, il tanto discusso termovalorizzatore di Acerra.
Un gruppo di giovani del movimento politico "Per il bene comune", hanno sfilato con una bara di cartone su una lettiga, portando in processione “la morte della Campania” e della democrazia.
Hanno aderito alle proteste anche gli operai della Fiat auto di Pomigliano d'Arco, mentre gli studenti gridavano “vergogna”. Intanto decine di manifestanti hanno occupato l’aula consiliare del Comune di Acerra per una assemblea per spiegare le ragioni della protesta. “Oggi è un giorno di lutto - ha detto Tommaso Esposito, portavoce dei comitati civici - con l’accensione dell’impianto si è uccisa la democrazia, in quanto non è vero quello che il Governo vuole farci credere, e cioè che l’inceneritore non fa male”.
“Il termovalorizzatore potrà bruciare circa 2000 tonnellate di rifiuti al giorno producendo circa 600 tonnellate di ceneri da smaltire in discarica ed emettendo oltre 11,5 milioni di metri cubi di fumi – dichiara Ornella Capezzuto, presidente del Wwf Campania - questa la scomoda verità che viene largamente sottaciuta o dichiarata ‘controllabile”.
Il vescovo di Acerra, Don Giovanni Rinaldi, da sempre in prima linea a sostegno della popolazione in lotta, si è rifiutato di benedire la struttura.
«Lo Stato c'è. Oggi possiamo inaugurare il termovalorizzatore di Acerra perchè lo Stato è ritornato a fare lo Stato». Così ha esordito il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi , aprendo la cerimonia pomposa organizzata per l’inaugurazione di questa grande opera dall’enorme impatto ambientale.
La presenza dello Stato è stato il leit motiv dell’intervento del premier, che ha poi espresso l’auspicio che la presenza delle istituzioni possa far venire meno “quell'avvelenamento delle menti e delle coscienze di chi ha avuto degli interessi nel mancato avvio nel funzionamento del termovalorizzatore” .
Raggianti e soddisfatti anche il sindaco Iervolino e il governatore Bassolino, il quale ha asserito: “Oggi è una bella giornata”. Il presidente della Regione Campania è attualmente sotto processo per una vicenda legata proprio allo smaltimento dei rifiuti.
Intanto, secondo voci non smentite, l’inaugurazione sarebbe soltanto una manovra politica, in quanto i filtri per la produzione di energia non sono pronti e non lo saranno per i prossimi anni. Dal 26 in poi, sempre secondo queste fonti, l’impianto di Acerra funzionerà solo come inceneritore.
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