Regione Sicilia, il governo Lombardo vittima del fuoco incrociato Pd-Pdl





di Bartolo Lorefice


Continua la tempesta di attacchi politici al governatore della Sicilia Raffale Lombardo. Attacchi trasversali dal centrodestra e dal centrosinistra, contro l’azzeramento la giunta di governo regionale. Marianna Caronia, deputata del Pdl all'Ars, definisce l’azzeramento “un atto reazionario e irresponsabile”. Si smetta di falsare la verità". "Dalle loro dichiarazioni sembrerebbe – continua la Caronia - che le richieste avanzate dai responsabili regionali del partito di azzerare la giunta e di riaprire un confronto con le forze che hanno sostenuto e fatto eleggere Lombardo sia illogico e quasi reazionario". "Se ripenso a quanto è avvenuto in piena campagna elettorale - conclude - non posso non evocare scenari di beceri colpi di stato che hanno segnato alcuni Paesi africani". Il Partito Democratico non rinuncia a dare la sua bordata. ''Il presidente Lombardo continua a rinviare la data in cui completera' il suo governo e prosegue nel tacere su quali siano i motivi di tanto ritardo. Sono forse ragioni inconfessabili o poco dignitose per un Esecutivo che dovrebbe fare dell'autonomia il suo carattere distintivo?''. A porsi la domanda retorica, il segretario regionale del Partito democratico, Francantonio Genovese, che prosegue: "Il nuovo governo regionale sembra volersi rendere autonomo solo dall'Assemblea regionale siciliana, dove lo stesso non si e' ancora presentato seppure in formazione ridotta". "Senza chiarirne le motivazioni reali- conclude Genovese - Lombardo continua a chiedere pazienza a tutti: ai siciliani che soffrono i devastanti effetti della crisi, ma anche alle forze politiche, sia del centrodestra che del Pd, che in questa situazione vengono di fatto private del diritto di esercitare il loro ruolo nella sede istituzionale. D'altra parte come si puo' fare opposizione a un governo che non c'e'?".

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