Vasa Museum: a Stoccolma il piu’ grande vascello del XVII secolo




di Alessandra Brescia

Foto: Peter Isotalo


Si trova in Svezia e, precisamente, su una delle isole di Stoccolma quello che viene considerato il piu’ grande vascello del XVII secolo tutt’ora visibile al pubblico. Rimasto sommerso dal 1628 (data dell’affondamento) al 1961 (data del suo recupero), l’imponente imbarcazione e’ oggi esposta nel modernissimo museo di sette piani ad esso dedicato che ne prende anche il nome: Vasa Museum.
Il Vasa fu costruito come nave da guerra, ma affondo’ alla sua prima navigazione, esso trasportava infatti un numero di cannoni piu’ grande del normale non compatibile con il peso che poteva sopportare; inoltre, il fondo della nave, riempito con grosse pietre che avrebbero dovuto fungere da zavorra e mantenerne la stabilita’ risulto’ insufficiente a causa del baricentro della nave stessa sbilanciato verso l’alto.
Impressionanti sono i numeri riconducibili al vascello: esso infatti, fu costruito su commissione del re Gustavo II Adolfo di Svezia, con piu’ di 1500 querce, dotato di 3 alberi in grado di portare dieci vele, con una lunghezza di 52 metri dal colombiere alla chiglia e di 69 metri da a prua a poppa e un peso di 1200 tonnellate..
L’imponente nave da guerra, doveva rappresentare il simbolo della marina militare e trasportava un carico 64 cannoni e 150 uomini con la previsione di caricare a bordo 300 soldati dalla base navale di Alvsnabben (nell’arcipelago meridionale di Stoccolma); essa e’ tutt’ora arricchita da numerose da sculture (se ne contano circa 700) che, all’epoca, erano dipinte con colori sgargianti, dal rosso fiammante al dorato e rappresentano leoni, eroi biblici, creature marine e miti greci; sono stati inoltre rinvenuti inoltre almeno 14.000 oggetti in legno dai quali e’ stato possibile ricostruire la vita a bordo della nave.
Tutti gli oggetti non collocati direttamente sul Vasa, sono oggi visibili nelle mostre rappresentate sui sette piani del museo al centro del quale troneggia l’imponente vascello. E’ stato cosi’ possibile ricostruire e mostrare ai visitatori il metodo di costruzione della nave, gli usi e i costumi del tempo, addirittura con parti di abiti e di utensili utilizzati, nonche’il tipo alimentazione dell’epoca e dei volti dei protagonisti grazie al ritrovamento di teschi e scheletri.
Oggi e’ possibile pertanto ammirare il frutto di un minuzioso lavoro non solo di recupero dell’ enorme imbarcazione, ma anche dell’applicazione del metodo di conservazione quale il glicole polietilenico (PEG), minuziosamente applicato dall’equipe di ricercatori che hanno lavorato al restauro del relitto.
Appuntamento a Stoccolma quindi, per ammirare dal vivo il Vasa e ripercorrere una parte di storia, possibile grazie anche all’impressionante impatto visivo del vascello.

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