Glister di John Burnside



Azzurra Carriero


L’Innertown è un desolato centro postindustriale, avvolto da una vegetazione fitta e malata. La città è cresciuta attorno allo stabilimento chimico e, ora che l’azienda ha chiuso i battenti, si è trasformata nell’ombra di se stessa. Laddove vivevano operai e persone comuni germogliano strane forme di vita. L’aria, le case, l’acqua: tutto è oscuro, intossicato. In questa terra vuota e spoglia l’ex complesso chimico torreggia, come un catalizzatore di luci e di ombre, tra i fusti contorti del bosco avvelenato; i ragazzi, la notte, vi si aggirano furtivi. Tra loro c’è Leonard, un quindicenne che alla solitudine e la desolazione del luogo e alle violenze della sua scatenata gang di amici oppone la fragile protezione della letteratura, da Proust a Conrad a Fitzgerald. E c’è Morrison, il solo poliziotto dell’Innertown, l’uomo che un giorno, in una caverna vegetale adorna come un altare, ha scoperto il corpo legato e straziato di un adolescente. Di fronte a quel corpo oltraggiato Morrison ha accettato d’insabbiare l’inchiesta, lasciando credere che il ragazzo fosse fuggito: e così gli altri fanciulli scomparsi dopo di lui, uno dopo l’altro, un anno dopo l’altro.
Glister è molte cose insieme. È un’intelligente metafora sulla paralisi del mondo industrializzato, di un’umanità alienata dalla realtà delle cose, delle anime prosciugate e recise dall’indifferenza per il dolore altrui. È una straordinaria prova di scrittura. Ed è un thriller kafkiano che s’innerva, luminoso e oscuro, intorno alle declinazioni del “peccato d’omissione” e ai moventi di chi, per questo stesso peccato, uccide.


John Burnside è nato nel 1955 a Dunfermline, in Scozia, ed è docente di scrittura creativa presso The University of St Andrews, a nord di Edimburgo. La sua vasta produzione poetica è stata insignita nel 2008 di uno dei più importanti premi di poesia del Regno Unito, The Cholmondeley Award, e la sua raccolta The Asylum Dance ha vinto nel 2000 il Whitbread Poetry Award. Autore di un memoir sul suo drammatico rapporto con il padre (A Lie About My Father, scelto dallo Scottish Arts Council come Non-fiction Book of the Year), un uomo tirannico e violento che per anni ha vessato lui e la madre – tanto da spingere John all’alcolismo e alla droga prima, e più tardi a un temporaneo ricovero in un istituto psichiatrico –, Burnside ha scritto inoltre la raccolta di racconti Burning Elvis (2000) e numerosi romanzi: The Dumb House (La casa del silenzio, Meridiano Zero, 2007), The Mercy Boys (1999), insignito dell’Encore Award, The Locust Room (2001), Living Nowhere (2003) e The Devil’s Footprints (2007), finalista al James Tait Black Memorial Prize 2008 e all’International impac Dublin Literary Award 2009. Glister è stato candidato al Warwick Prize 2009. John Burnside vive a Fife, in Scozia, con la moglie e i due figli.

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