Il mio superlibro


di Patrizia Lùperi

Mi capita molto spesso di concludere i miei corsi sulla lettura incoraggiando i presenti a parlare del loro "superlibro" o, nel caso di un corso di due giorni, di invitare i corsisti a portare il loro "superlibro" nel secondo giorno

Che cosa si intenda con questo termine è facilmente intuibile ma il significato cambia ad ogni persona, ognuno di noi ha un segreto nascosto in qualche pagina (di carta o on line poco importa)

Un segreto legato ad un libro letto molte volte, ripetute volte oppure mai letto ma solo portato in ogni viaggio, ogni spostamento, ogni trasloco, tenuto vicino al cuore e agli occhi

Pagine sulle quali si è pianto, si è scoperto di non essere i soli, gli unici detentori di sentimenti differenti e contemporaneamente condivisi...

Ma anche i superlibri cambiano e improvvisamente mentre parlavo proprio di loro, nel corso di un mio recente seminario tenuto in Sicilia, ho realizzato  che il mio superlibro era cambiato...ed era stato sostituito con Murakami, con il mondo letterario di Haruki Murakami...

Non solamente quindi "1Q84", considerato il suo capolavoro, ma anche "Nel segno della pecora", dove la ricerca insistente ed esasperante di una pecora particolare può facilmente evocare la ricerca surreale dei valori della vita, in un Giappone fiabesco e in compagnia di una giovane donna dalle orecchie bellissime (ecco devo confessare che questa storia delle orecchie mi ha proprio preso... infatti spesso mi perdo proprio nella visione delle altrui orecchie e di bellissime non ne ho mai incontrate, ma questa è un'altra storia)

Ma è "1Q84" ad essere considerato il capolavoro di Murakami, il romanzo che contiene numerosi  universi

Scrive il San Francisco Chronicle: "Avviso ai nuovi lettori di Murakami: crea dipendenza"
Ed è vero, siamo ormai dipendenti dal suoi romanzi che sembrano vivere di vita propria, popolata da crisalidi d'aria e da un cielo dove troneggiano due lune, unico lucido segnale di un mondo posto nel 1Q84 invece del 1984

Ma voi avete letto Murakaimi? E' diventato il vostro superlibro? Oppure siete silenziosamente ancorati al libro di una vita?


2 Commenti

  1. pensa e ripensa non ho trovato nella mia vita un "superlibro", qualcosa che mi abbia aperto nuovi orizzonti o nuove visioni del mondo... tanti libri di cui ho goduto, che mi hanno entusiasmato per brevi o lunghi periodi ma che non hanno mai lasciato una traccia profonda..
    devo dire però che a livello personale il libro che più ha influenzato da vicino il corso dei miei avvenimenti personali è stato "Seta" di Baricco perchè è stato il libro "galeotto" attraverso il quale ho svelato i miei sentimenti a quello che poi sarebbe stato il compagno della mia vita
    Alessandra

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  2. Il mio superlibro o meglio i miei superlibri sono stati vari e soprattutto diversi tra loro ogni volta che i personaggi diventavano interpreti e mediatori dei miei pensieri e dei miei stati d’animo; incapace di esprimere le mie vere emozioni diventavano la voce dei miei silenzi e del mio animo inquieto così il mio superlibro è stato il Piccolo principe, è stato Madame Bovary fino ad arrivare al personaggio di Tengo del libro di Murakami 1Q83! Un matematico che cerca dentro se stesso la parte più sentimentale ed emozionabile di se! Ho sempre letto per dare voce alle mie emozioni continuamente confuse e in interpretabili fino a quando riconoscevo la loro voce in un dei molteplici personaggi in cui mi imbattevo durante le mie interminabili letture.
    irene

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