LA SORPRESA DI FINE ANNO

ULTIM'ORA DATATA 14.01.2013 :
Abbiamo vinto!!! L'Inps ha fatto marcia indietro!!! Leggere per credere...
http://www.inps.it/bussola/VisualizzaDoc.aspx?sVirtualURL=%2FMessaggi%2FMessaggio+numero+717+del+14-01-2013.htm


                                          
Il giorno 28.12.2012 l'Inps emana una circolare la 149 con la quale dovrebbe stabilire il tetto di reddito superiore al quale non si ha diritto alla pensione di invalidita', lo scorso anno era di 15,627,22 e quest'anno è salito a 16,127,30 ...tutto normale? NOOOOO
perchè l'Inps si inventa questa dicitura pensione invalidi civili totali '' dal 2013 il reddito di riferimento per la pensione agli invalidi civili al 100% è anche a quello del coniuge (titolare+coniuge)''.
Cosi' coloro che sono regolarmente sposati sono penalizzati rispetto agli altri perchè hanno un cumulo economico che è tra l'altro di una somma totale risibile per due persone !
Vi invio due link per saperne di piu' , ma mentre scrivo si stanno svegliando partiti e sindacati, aiutateci a smascherare questa ennesima discriminazione e deprivazione per i disabili .
vi posto quanto ha scritto la nostra amica Rosa Mauro

                                                      LETTERA APERTA AD UNA SOCIETA' INCIVILE

Questa è una lettera aperta destinata alla protesta per la circolare149 del 28 Dicembre 2012 dell'Inps, che limita a poco più di 16.000 euro di reddito FAMILIARE il tetto entro il quale gli invalidi civili al 100% hanno diritto alla pensione di invalidità.
La norma penalizza gli invalidi civili coniugati , inserendo anche il reddito del coniuge come limite reddituale.
Potete far vostra questa lettera, mettere il vostro nome al posto del mio, vorrei fossimo in tanti, e divulgare questa lettera per internet, in testate , in giornali, ovunque se la condividete.
Bisogna far conoscere questa realtà e smuovere l'opinione pubblica!
Non è necessario scrivere esattamente come me, ma per favore, prendetene il succo e diffondetelo.
ne va della nostra vita come individui civili.

Io sottoscritta Rosa Mauro, invalida civile all'85%, in solidarietà con gli invalidi civili al 100% penalizzati dall'INPS a causa del loro stato civile , dichiaro quanto segue:  ho intenzione di separarmi idealmente da mio marito a causa della iniqua circolare 149.
A tale dichiarazione ideale seguirà una separazione pratica se tale circolare non verrà ritirata dall'INPS.
Prendo atto che , nel mio paese, viene disattesa la costituzione, e VIOLATO uno dei miei diritti fondamentali, quello a contrarre matrimonio.
Poiché la pensione di invalidità costituisce un atto di tutela nei miei confronti da parte dello stato, usare il limite REDDITUALE familiare costituisce un atto di discriminazione gravissimo, equivalente ad una legge razziale.
Le limitazioni nella espressione della sfera intima e personale di un cittadino italiano violano palesemente quella costituzione che ipocritamente viene sbandierata in continuazione perché mi rendono MENO UGUALE .
la mancata erogazione di un contributo che permetta il mio ADEGUAMENTO ALLA QUALITA' DELLA VITA mi rende di fatto una cittadina di serie b, una paria nel mio stesso paese.
Prendo atto che la chiesa, che continuamente si preoccupa della mia capacità di SOFFRIRE FINO ALLA MORTE e di AVERE FIGLI quando lo decide lei, in questa circostanza NON HA PRESO ALCUNA POSIZIONE, e, visto che anche non essendo più cattolica ha un certo interesse alle modalità con cui agisco nella mia vita, la rendo consapevole che  L'INPS CI COSTRINGERA' A VIVERE NEL PECCATO.
La pensione di invalidità è infatti un diritto solo individuale, trasformato in familiare da un istituto che ha avuto ordini precisi su come distruggere lo stato sociale in Italia.
MIO MARITO NON E' INVALIDO, IO LO SONO!
Constato che la condizione di disabilità, congenita oppure acquisita negli anni, viene considerata solo nella misura in cui il disabile  VIVE SOLO  o finge di vivere oppure mendico si appoggia ad una sedicente famiglia di origine, almeno per ora.
Tutto questo perché il disabile si considera in uno stato di MINORITA' permanente, e la felicità, il lavoro e perfino  UNA VITA AFFETTIVA  vengono considerate appalto solo dei normodotati.
Invito i signori: MINETTI ANNALISA, ZANARDI ALEX, CAMELLINI CECILIA, a prendere atto che  le loro apparizioni dovrebbero tenere conto e ricordare a questa ipocrita società magnacciona che esistono gli altri invalidi, quelli che non possono o non vogliono nuotare, correre e quant'altro, che hanno diritto a VIVERE.
Comunico loro che vengono USATI  per fingere di non essere una società razzista e discriminatoria e che loro compito sarebbe SOTTRARSI  a questo gioco che consente, con la loro complicità indiretta di UCCIDERE I DIRITTI CIVILI DEI LORO FRATELLI.
Questi signori si che, considerati utili, possono sposarsi ed avere dei figli, imparate ragazzi!
Per noialtri, che vogliamo solo poter fare la spesa, magari comperarci un vestito, pagare una bolletta, giurare amore ad un uomo, non c'è che indifferenza o, in questo caso,  APERTO SOPRUSO ACCOMPAGNATO DA COLPEVOLE SILENZIO DELLA SOCIETA' CIVILE.
Tutti gli uomini di buona volontà italiani, signori benpensanti e cattolici ferventi, non permettete che un gruppo di cittadini venga discriminato non per sua colpa, che vengano tranciati i suoi diritti COME E QUANDO  piace ad un istituto.
Noi siamo voi e voi siete noi in quanto tutti uomini e donne, cittadini italiani e portatori sani di una individualità diversa e bisognosa di aiuto come capace di darne.
NEGARE  uno status sociale per motivi di razza, religione, etc è VIETATO  dalla legge e con la circolare 149 l'INPS ci nega il matrimonio.
E QUANT'ALTRO CI NEGHERA' IN FUTURO?
Partiti che volete i nostri voti, alzatevi e parlate ora o, tacendo, non avrete mai la nostra rappresentanza.
Prima che la barbarie inizi, alzatevi e lottate!

Rosa Mauro

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