di Sandra Di Majo
Immagino che molti tra i frequentatori di queste “Stanze”, sappiano bene cos’è un gruppo di lettura;
molti ne avranno diretta esperienza avendone costituito, frequentato e tuttora frequentandone uno o
più di uno.
Io sono invece una neofita.
Non che ignorassi del tutto l’argomento: mi avevano particolarmente attratto le brevi, essenziali e belle pagine dedicatevi da Luca Ferrieri nel suo “La lettura spiegata a chi non legge”; l’interesse a tornarci oggi
su mi è però venuto dalla proposta fortemente caldeggiata in una delle prime riunioni degli Amici della Biblio
SMS Pisa, di costituire un Gruppo di lettura, presso la nuova biblioteca comunale.
Era evidentemente un’esigenza sentita che non aveva ancora trovato la possibilità di esprimersi se non
“clandestinamente” cioè in riunioni di amici accomunati da una stessa passione e desiderosi di condividerla
mettendo a confronto interpretazioni, suggestioni, idee che la lettura di uno stesso testo suggerisce in ognuno,
superando il senso di isolamento spesso indicato come limite della lettura individuale (ma va ricordato
che la lettura è comunque un colloquio aperto tra lettore ed autore sia pure a distanza).
Quindi anche un incentivo alla socializzazione, alla capacità di comunicare, a saper ascoltare ed esprimere
civilmente le proprie idee: un bell’esercizio di democrazia.
essere una realtà consistente anche da noi.
Per chi volesse sapere quanti sono e dove sono localizzati è disponibile un sito, periodicamente aggiornato, raggiungibile all’indirizzo
http://gruppodilettura.wordpress.com/2006/11/28/lelenco-dei-gruppi-di-lettura-italiani/
Probabilmente il numero è anche superiore rispetto a quello segnalato, perché alcuni, ignorando la presenza
del sito o volendo restare nell’anonimato, non si registrano.
Una rapida scorsa all'elenco, conferma che gran parte dei Gruppi di lettura si appoggiano alle Biblioteche
pubbliche, indubbiamente con reciproco vantaggio.
Quali sono normalmente i libri proposti dal Gruppo per la lettura?
Prevalgono in genere la narrativa e la poesia, una tendenza che si rispecchia nei programmi di presentazione
di libri proposti dalle biblioteche.
Se ne possono ben comprendere le ragioni; tuttavia, almeno da parte delle biblioteche qualche concessione
in più potrebbe essere fatta alla saggistica.
Perché confinarla nel recinto delle élite intellettuali o nei circuiti accademici?
Siamo così certi che il pubblico diserterebbe?
Per quanto simili negli obiettivi, ì Gruppi di lettura sono in genere molto diversi l’uno dall’altro.
Mi ha colpito, scorrendo il sito già citato, per la sua singolarità , il Gruppo delle “persone libro” costituito
nell’ambito dell’Associazione “Donne di carta” (www.donnedicarta.org/)
Le persone che costituiscono il Gruppo imparano a memoria testi da loro scelti e li recitano nei luoghi
più diversi, anche in prossimità di biblioteche e librerie.
Una forma di promozione della lettura aperta al "sostegno
(Nella foto:cortile interno della Biblioteca di Lingue e letterature moderne, Università di Pisa)
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