Giuseppe Gavazza
Condannare in presenza di prove certe di colpevolezza e non in assenza di prove certe di innocenza é un principio essenziale della giustizia; mi pare però che sia un comportamento spesso disatteso nel quotidiano, ad esempio nei giudizi correnti di “bello / brutto”.
Condannare in presenza di prove certe di colpevolezza e non in assenza di prove certe di innocenza é un principio essenziale della giustizia; mi pare però che sia un comportamento spesso disatteso nel quotidiano, ad esempio nei giudizi correnti di “bello / brutto”.
Ho
sempre cercato di avere argomentazioni convincenti (almeno per me) di
“colpevolezza” nel giudicare la musica o l'arte: non giudico
brutto qualcosa solo perché non ci trovo i miei riferimenti sicuri e
confermati di bellezza ma se ci trovo i miei riferimenti di
bruttezza; quelli di quel momento (contemporanei) visto che vivendo
ci si evolve e i metri di giudizio cambiano nel tempo e si aggiornano
con la conoscenza.
Non
ho mai capito invece cosa molti (i più?) colgano della musica
“bella” per giudicarla tale e degnarla della maiuscola iniziale;
insomma cosa capiscano della Musica.
Mi
ha sempre incuriosito il fatto che chi ama la Musica non
si senta in dovere di spiegarne il perché, peraltro giustamente e
legittimamente, a mio avviso.
Insomma:
ami Mozart (i Beatles, Ennio Moricone, Peter Gabriel, ….. ) e non
sai perché, non lo sapresti spiegare (e neppure te lo chiedi) ma
chiedi di dare un perché a chi ama una musica diversa da Mozart
(etc.).
A
me la musica "contemporanea" (intendo proprio quella
strana e spesso difficile ai primi ascolti) ha catturato da subito,
da quando ero ragazzo, ignorante di musica e di ogni forma di
"intellettualismo": mi é sempre piaciuta, per istinto, ben
prima di capire (forse) perché. Poi, anni di studio, dedizione e
passione mi hanno dato qualche strumento critico e dialettico che mi
ha aiutato a costruire un perché raccontabile e motivato da basi
(anche) razionali, intellettuali, storiche, estetiche …. alla mia
passione "emotiva e irrazionale". Strumenti che
regolarmente s'infrangono contro i (pre)giudizi di coloro che invece
hanno gusti diversi e ti guardano, nel migliore dei casi, con
l'indulgente sufficienza di chi ti nega persino il semplice diritto
di esistere nel mondo della "Musica" anche solo come
ascoltatore attento e curioso che non s'indigna e non condanna.
A me non sembra giusto però.
A me non sembra giusto però.
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