LA NOSTRA ROSA MAURO CI PORTA GLI ULTIMI DUE CONTRIBUTI SULLE VACANZE AMARE IN DUE IMPERDIBILI PEZZI , ECCO L'ULTIMO IL CAPITOLO 3
BUONA LETTURA
CAPITOLO 3
NELLA TERRA DEI GRANDI LAGHI
Quest'anno, caro Lone, mi spiace ma non dedico il racconto delle
mie vacanze solo a te.
Quest'anno voglio dedicare il racconto della mia narrazione
anche ad un altro ascoltatore.. Anche se non so se vorrà ascoltare.
Nel caso remoto in cui voglia farlo, per te e per tutti coloro
che, invece, ascolteranno, eccolo qui.
Quest'anno ho deciso di unire la mia voglia di natura alla mia
curiosità verso
il nuovo, per cui ho scelto la Lombardia, anzi la provincia di Varese,
coniugando bellezza dei laghi a Expo di Milano.
Dieci giorni in cui certo non era possibile coniugare tutto,
diciamo che ho morso i laghi e sono andata alla esposizione universale, con
esiti diversi.
Ho intenzione di dedicare ad expo un racconto a sè, aspettando anche
la penna di una amica che vi si recherÃ
ad Ottobre, per cui dovrete avere la pazienza di aspettare, per il
momento vi dico solo che è
una occasione persa per essere davvero universali, perchè per questo non
basta far venire paesi da tutte le parti del mondo.. bisogna anche avere
considerazione per tutte le tipologie dei visitatori, e non solo del mondo,
anche dietro casa nostra.
Però,
ripeto, la mia vacanza non è
stata solo expo, ma una occasione per visitare i laghi, luoghi che io
amo molto, e sopratutto, qualcosa che volevo da tempo visitare, le isole
Borromee.
Ed ecco svelato, prima di continuare, il nome del mio misterioso
ascoltatore, che vorrei fosse seduto tra di voi, la famiglia Borromeo.
Cara famiglia Borromeo, possiedi bellezze naturali
ineguagliabili, non certo per merito, almeno non la tua generazione, ma solo
per eredità .
Ma visto che non mi consideri degna di visitarle, a causa della
mia disabilità ,
ti racconto chi e come sono, chissÃ
che tu cambi idea e mi veda come tutti gli altri, invece di un fastidio
che minaccia la bellezza e l'integritÃ
delle tue proprietà .
Come ormai sapete, siamo una famigliola di tre persone, io, mio
marito e il figlio di quasi diciotto anni ormai, Giovanni, ragazzo che avete
imparato a conoscere.
Per l'occasione, si è
unito a noi anche Simone, che di Giovanni è
amico fraterno, ci ha aiutato a rispettare l'età di Giovanni, lasciando però un controllo
discreto che data la sua natura di ragazzo con autismo, è ancora indispensabile.
Insieme abbiamo preso un ineccepibile freccia rossa, e siamo
arrivati in tre ore a MIlano, dove avevamo noleggiato una macchina..
Ehm..
Hertz carissima..
Una giulietta al posto di una station wagon NON è dare una macchina
equivalente.
Hai costretto mio marito a smontare la sedia ogni santa volta
che dovevamo uscire, e lui ti ringrazia tanto del mal di schiena..
A parte questo piccolo inconveniente, quando siamo arrivati
all'albergo è stato
una piacevole sorpresa.
Naturalmente mi ero accertata che fosse accessibile, però ci sono anche
elementi che non puoi domandare, ma che speri solo ci siano.
Questi elementi sono coloro che l'albergo lo animano, maitre,
reception, pulizie.
Tutte persone che sono
rivelate non solo gentili e disponibili, ma anche umane e coinvolgenti,
tanto che alla fine dei dieci giorni ci eravamo davvero affezionati gli uni
agli altri e Giovanni non voleva più
andare via.
Perfino lo chef, informato dal primo giorno delle mie allergie,
si è dimostrato
creativo e rispettoso, non limitandosi a farmi una pasta in bianco come spesso
mi è capitato
negli alberghi, ma proponendomi alternative comunque gustose senza aglio e
cipolla, cui sono intollerante.
E il sugo di pomodoro per Giovanni, e il parmigiano a parte, non
se lo sono mai dimenticato.
Si sono procurati il latte di riso, hanno imparato a fare il
caffè come
piace a Giovanni, con orzo e cacao.
Unico neo, il ristorante non era accessibile, per cui abbiamo
mangiato al bar attiguo, con grande soddisfazione di Giovanni che non ama i
posti affollati..
La piscina era solo parzialmente accessibile, grazie ad un
sistema di gradini poco rilevati che comunque permettevano l'entrata in acqua
aiutandosi con le braccia e con gli addominali.
HO subito cominciato ad andare per laghi, o meglio lungolago, e
qui devo dire, che Varese e provincia non sono messi male.
Il lungolago di Varese ha una pista ciclopedonale per tutta la
sua lunghezza, ed è quindi
percorribile con una carrozzina.
Certo, il lago non è
balneabile, per nessuno, però
è stato davvero piacevole passeggiare, nelle ore permesse dal gran
caldo.
La natura offre a tutti i sensi occasioni di ammirare le sue
bellezze, e quindi posso dire che il lago di Varese è davvero bello, non solo alla vista.
Io però
volevo immergere le mani, la pelle, nell'acqua, e così sono andata anche
sul lago di Monate, che mi avevano detto essere balneabile.
E qui, la prima vera differenza tra opinione dei non carrozzati
e realtà per
chi si sposta come me: il lago di Monate non solo per me non è balneabile, ma
nemmeno accessibile.
Non ci sono scese alla riva possibili per chi ha una carrozzina,
nemmeno in presenza di parchi pubblici con scesa al lago, il che sembra davvero
il colmo.
Se un comune fa un parco pubblico per permettere a tutti di
fruire delle bellezze del lago, si può
sapere perché non
renderlo accessibile a tutti?
Ti dico questo, famiglia Borromeo, perché voglio convincerti che non sono un
marziano con tre teste: i miei desideri come vedi sono quelli di tutti.
E ora veniamo proprio a te, perché
se ti ho dedicato questo articolo non è
certo un caso: le avevo lasciate quasi per ultime, le tue isole.
Perchè
avevo tanto desiderato andarci e volevo un ricordo vivido, volevo
coincidesse quasi con la fine della vacanza.
Volevo dedicarci un articolo, mi sono recata all'imbarcadero e
qui ho scoperto la verità ,
che non avevo voluto ascoltare da internet, dove pure era scritta.
Per TUA responsabilitÃ
le tue isole e rocche ( compresa quella di Angera) sono interdette a
noi, persone con disabilitÃ
motoria ( a bella posta, non uso la parola disabili motori, perchè prima siamo
persone).
MI sono sentita come se avessi una stella gialla sul petto, una
paria, e ho pensato cosa può
esserci di peggio?
Il motivo per cui lo fai, ecco cosa è peggio.
Lo fai perché
sostieni che gli adattamenti per noi ti rovinerebbero le isole, il
paesaggio, la tua enclave imprigionato nel tempo.
Lascia che ti dica una cosa, famiglia Borromeo, non siamo noi a
rovinare le tue isole, sei tu.
Pensare che uno scivolo, o un ascensore, che permettessero ma
non solo a noi, anche ad anziani, a famiglie con bambini piccoli (
presumibilmente costrette a portarseli in braccio a casa tua) di condividere le
tue isole, siano oggetti che deturpano la bellezza delle tue isole significa
essere irrimediabilmente brutti.
La bellezza si nutre di generositÃ
e di rispetto per la natura di ognuno, ed ogni momento che tu non
costruisci quello scivolo, non metti quell'ascensore, tu meriti meno tale
bellezza.
MI è stato
detto che è perchè vuoi che tutto
rimanga così ed
allora mi domando cosa troverei in casa tua..
Belletti e crinoline?
Le lampade ad olio invece della elettricità , i pitali in
camera?
Suppongo di no, visto che il mondo è evoluzione e ciò che evolve per il
bene di tutti, non è solo
giusto, ma anche un aggiunta, e non una perdita, di Bellezza.
Bene, mi sono permessa questa digressione, ed ora racconto la fine della vacanza.. Abbiamo
fatto altre due o tre puntate in altre zone, Ispra, la stessa Angera nella zona
del lungo lago.. Non posso pronunciarmi sul lago maggiore da due sole località , ma approfitto
delle gite in queste due zone per segnalare un'altra deprecabile abitudine che
so diffusa anche in altre parti: a parte l'avviso per le isole borromee, non
esiste una mappa, in internet, di luoghi accessibili o meno.
Devi andare alla ventura e sperare che non ci siano troppi
sassi, o discese mostruose che rendono una gita una nostalgica occasione persa.
Non credo si vada falliti se si segnala che Ispra ha sì spiagge
balneabili, ma esse non sono accessibili..
E metteteci anche che, nella stessa Ispra, la pista
ciclopedonabile.. diciamo che è
possibile attraversarla con una carrozzina se questa ha le ruote adatte,
o se si dispone, come me, di un accompagnatore robusto. Altrimenti, a
"vedere" la spiaggia manco ci arrivi.
Tirando le somme, la Lombardia mi ha accolto bene, ma tutto è migliorabile... è auspicabile un
sempre maggiore rispetto per tutte le tipologie di turisti e non solo per
quelle che si possono fare i chilometri in bicicletta o a piedi.
Quindi tornerò
in questi posti.. sperando di potervi dire che ho visitato tutto il
visitabile.. e anche oltre!
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