Il Foglio al Premio Strega



La casa editrice Il Foglio di Piombino, diretta da Gordiano Lupi, dal 1999 tiene testa ai colossi editoriali alla maniera di Davide contro Golia. Alla politica non sempre trasparente dei gruppi editoriali maggiori risponde con armi quali la qualità degli scrittori, la serietà, l'onestà, la passione disinteressata. Un editore indipendente, che agli autori esordienti ha il coraggio di chiedere non contributi o raccomandazioni ma "solo" un alto livello nella scrittura. Anche quest'anno Il Foglio partecipa al Premio Strega con una sua scrittrice, Alessandra Altamura. Il libro, Viaggio in bianco e nero, attraversa vari paesi della terra, vicini e lontani, con le storie dei suoi protagonisti, tra cui un bambino profugo, dedicando particolare attenzione alle realtà più ignorate e sconosciute (i villaggi tradizionali africani e indonesiani, le favelas del Brasile, gli angoli marginali delle grandi metropoli o delle piccole città). Uno sguardo aperto, pulito e umano sulle diversità del mondo, in una società che invece tende a chiudersi, a dividere, a rifiutare. Gordiano Lupi non partecipa al Premio soltanto come editore, ma anche, per la seconda volta dopo Calcio e acciaio- Dimenticare Piombino, come scrittore. Quest'anno viene presentato al più prestigioso premio letterario nazionale con la sua opera Miracolo a Piombino- Storia di Marco e di un gabbiano, edita da Historica, corredata dalle foto originali di Riccardo Marchionni. Le storie parallele e congiunte di un ragazzo e di un gabbiano, sullo sfondo di una Piombino in cui convivono magicamente i mostri industriali e i paesaggi marini più selvaggi, rappresentano la difficoltà della crescita: quella sfida con se stessi, propria dell'adolescenza, per trovarsi e riconoscersi. L'autore indaga con delicatezza e profondità emozionanti i meandri solitari dell'animo umano, in cui tutti abbiamo rischiato di annegare da ragazzi, nel tentativo di scovarvi talenti e verità. Un doppio successo, dunque, per chi ha mantenuto negli anni un amore integro e incrollabile per la letteratura, quella vera. 


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