di
Alessandro De Sanctis
All’Acquario
Romano, sede dell’Ordine degli Architetti di Roma, si è svolto
(il 27/01/ 2017)
un incontro su Roma e sui suoi abitanti, architetti compresi.
Cresme: in Italia ci sono 150mila architetti più 100mila ingegneri e
altrettanti geometri, il maggior numero di architetti nel mondo, i quali hanno
quindi a loro disposizione la più piccola fetta di mercato disponibile. Il
reddito medio dell’architetto italiano è di 16mila E/anno.
In
Italia non si fanno rigenerazione urbana e infrastrutture, principalmente si
effettuano piccole ristrutturazioni e poco altro (50% ristrutturazioni, 50%
nuovo).
La
bioarchitettura è quasi una sconosciuta, se non fosse per poche regioni
all’avanguardia.
Sempre
il Cresme (dott. L. Bellicini) c’informa che a Londra c’è un grande sviluppo urbanistico, nel rispetto
dell’ambiente (? NdA) e delle infrastrutture.
Parigi ha in programma un piano ambizioso, Le Grand Pari(S), gioco di parole
tra Grande Sfida (Pari) e Grande Paris, per cui entro il 2030 contano di
sviluppare alloggi (1,5 milioni di unità ) e infrastrutture, inoltre si
prevedono ulteriori 200 km di metrò,
oltre i 200 già esistenti! Una fermata ogni 2 km per tutti (seguendo il TOD -
Transport Oriented Development).
Stoccolma ha in programma la realizzazione di SymbioCity, una
cittadella ecosostenibile di 11mila appartamenti, fornita di tutto, produzione
di energia compresa.
Abu Dhabi progetta nuove città da zero, sostenibili e altamente
performanti dal punto di vista della logistica (da verificare NdA).
Roma: A Parigi si sono riqualificati i Lungosenna, e a Roma cosa si aspetta?
Tutte le zone appena fuori l’area centrale, a partire da Testaccio fino a viale
Marconi e Via della Magliana potrebbero essere riqualificate insieme a tutta
l’area Ostiense, dai Gasometri alla Città dei Ragazzi di Koolaas agli ex
Mercati Generali; progetto fermo da qualche anno ormai, perché? (I
costruttori-padroni romani vogliono solo edilizia residenziale e grandi centri commerciali,
nonostante il residenziale non si venda da anni e abbiamo 500mila alloggi
sfitti nella capitale, mentre Roma è una delle città col maggior numero di
centri commerciali e iper mercati - NdA).
Il direttore di Domus propone l’affidamento a privati profit, non solo No
profit, di alcuni beni pubblici, mantenendo chiaramente il controllo pubblico
(un Vero controllo però! NdA).
Piero Ostilio Rossi - Sotto Marino è stato realizzato uno studio su Roma, a
cura di venti università di tutto il mondo, “riquadrando la città ” in
altrettanti settori e assegnandone ognuno alle stesse. A cosa ha portato questo
studio in concreto? (E tutti gli altri Studi, Concorsi, Tesi, Esami ecc. ecc?
NdA)
-
Le grandi categorie di Roma sono Acqua [sistemi e infrastrutture], Boschi
[Tenuta del Presidente], Ferro [mobilità locale].
Lorenzo Bellicini del Cresme parla di “METABOLISMO URBANO”; Acqua -Rifiuti -
Mobilità - Territorio - Industria.
-
Necessità di effettuare DEMOLIZIONE E CONSEGUENTE DENSIFICAZIONE (fondamentale).
Walter Tocci (ex Vicesindaco di Roma): “Roma è una
città VUOTA! ENORME ma vuota!" Ha
una bassissima densità , i costi DÌ
gestione quindi sono ALTISSIMI..
(COMINCIARE
CON LO SFRATTARE I VARI ISTITUTI RELIGIOSI DISSEMINATI NEI MIGLIORI ANGOLI
DELLA CITTA’? NdA).
- Sviluppare: il TRASPORTO INTEGRATO (Giunta
Rutelli), la ferrovia Roma- Formia
(liberando la Pontina), (Riattivare) la stazione di Torricola dentro l’Appia
Antica, le METROPOLITANE IN AMBITO ARCHEOLOGICO, su modello della linea A; una
grande galleria con stazione dentro, a 20-30 metri di profondità , con risalite
che fanno scoprire l’archeologia (Teatro di Pompeo, ecc. ecc.)!! I lavori
devono essere PUBBLICI, e serve un vero CONTROLLO, di tutte le fasi.
- I
tram devono correre su tutte le vie consolari, le macchine sotto, pedonale
sopra, verde, acqua! E rifare anche le facciate, restyling…
-
La PERIFERIA di Roma E’ INCURABILE! IMPOSSIBILE SERVIRE RAZIONALMENTE CON I
TRASPORTI TUTTA LA CITTA’.
www.symbiocity - NON SI COSTRUISCA PIU’ NULLA SE NON LUNGO LE LINEE DEL FERRO, con stazioni a una distanza massima di 300 mt. |
-
DEMOLIZIONE E RIDENSIFICAZIONE delle ZONE Più ESPANSE e DEGRADATE, utilizzando
edilizia sostenibile.
Ing. Paolo Berdini - (ormai ex) Assessore Urbanistica Giunta Raggi; Creare 6 linee di tramvie (in alternativa alla
metro), con una linea fino all’Appia Antica.
-
Cosa facciamo dei 300 Ha pubblici di Tor Vergata? No alle CASETTE! Fare un Polo
studentesco? Alloggi PUBBLICI, no SOCIAL HOUSING (SPECCHIETTO PER LE ALLODOLE,
Nda).
- A
Roma ci sono un centinaio di OCCUPAZIONI (CHIEDERSI IL PERCHE’); NON SI FA Più
EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA, SIAMO AGLI ULTIMI POSTI IN EUROPA… Serve
un’idea pubblica di città .
Paolo Desideri (Studio ABDR): E’ necessaria una CRESCITA QUALITATIVA, NON
QUANTITATIVA! Siamo in presenza di una ANTICA MODERNITA’.
-
La PIANIFICAZIONE CONTEMPORANEA E’ PIU’ COMPLESSA, l’Architetto diventa un
DIRETTORE D’ORCHESTRA. Il PIANIFICATORE necessita di una CONOSCENZA
DETTAGLIATA DELLA CITTA’, e così non è
ancora, in Europa nella maggior parte dei casi si, ci sono le BANCHE DATI su
tutto. Solo la conoscenza approfondita dello STATO DI FATTO REALE può portare
ad una POSSIBILITA’ PROGETTUALE DI QUALITA’!
-
Usare le parti obsolete della città anche con IRONIA, oltre che con
intelligenza ed efficenza; fare della TANGENZIALE un GIARDINO PENSILE ad
esempio..
-
Sempre per DESIDERI L’Architetto ITALIANO ha 2 PREGI:
·
CREATIVITA’ nel
RISOLVERE un Problema.
·
CAPACITA’ nel
Lavorare nel CONTESTO.
(Riferito
forse anche ai dati che ci dà il CRESME sulla figura dell’ARCHITETTO IN ITALIA:
Mercato nazionale praticamente SATURO, UNICA SOLUZIONE la FUGA all’ESTERO NdA).
Labics (studio di architettura romano
tra i più noti): non bastano i
VINCOLI, ci vuole IMMAGINAZIONE, SERVE UNA VISIONE! Ad esempio quella del
CINEMA ITALIANO. GRANDEUR?
-
Si devono USARE i VUOTI, Attraversarli! Immaginare nuove INFRASTRUTTURE.
- Per la città PUBBLICA serve una REGIA
Pubblica usando soldi Privati.
Un COSTRUTTORE: Gli ITER BUROCRATICI a Roma sono il grande PROBLEMA..
(Hmm, NdA). Per la caserma Guido Reni per esempio.
Camera di Commercio: Ogni Amministratore modifica le REGOLE!; ad esempio
per la vecchia FIERA di ROMA era stato deciso un bonus (col Piano Casa) del
30%, con Marino scende al 10%, la sua Assemblea lo porta allo 0%, Raggi/Berdini
riducono la volumetria di base del 30% (verificare le ragioni, però il problema
posto è reale, NdA).
Serve
un MODELLO ROMA; Collaborazione tra Amministrazioni, CONTINUITA’ dei Progetti.
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