Possiamo salvare il mondo prima di cena


di Elena Guidi
 
 
Possiamo salvare il mondo prima di cena, perché il clima siamo noi. Un libro che ti cambierà la relazione tra cibo e vita per sempre Jonathan Safran Foer è noto a molti per il suo debutto con il celebre romanzo “ogni cosa è illuminata”.
Anche in questo nuovo libro l’autore mantiene il suo stile romanzato trattando però un tema tecnico come il climate change. Nonostante negli ultimi anni le temperature abbiano raggiunto picchi record, nonostante le emissioni di gas serra siano sempre maggiori, che centinaia di città stiano soffrendo la desertificazione e altre vengano letteralmente sommerse, malgrado l’aria sia sempre più inquinata, l’acqua potabile sempre più scarsa, i polmoni verdi sempre più piccoli e i terreni coltivabili sempre più sterili, nonostante tutto questo noi continuiamo a comportarci come se la crisi ambientale fosse un evento di cui non facciamo parte. Ed è qui che entra in gioco la capacità di Foer di usare i grandi personaggi della storia e gli eventi privati della sua vita per guidare le nostre emozioni sino al cervello e farci capire perché non riusciamo a sentirci parte di questo mondo in fiamme.
 
Come sto facendo ora anche il libro affronta il protagonista della sua storia dopo qualche capitolo: l’allevamento animale, ovvero uno dei primi responsabili della crisi ambientale. Un tema di cui però nessuno parla. Il cibo è un argomento difficile da affrontare, soprattutto in un paese così legato alle tradizioni come l’Italia. Ogni volta che si nomina dell’impatto di carne e latte, la gente si infastidisce e si mette sulla difensiva, costruisce muri. Barriere e limiti che Foer considera in tutte le loro sfaccettature perché sa che “mangiamo con la nostra bocca e con il nostro stomaco, ma anche con la nostra mente e il nostro cuore”. Leggere questo libro vuol dire mettere in discussione uno stile di vita a cui siamo abituati e delle cui conseguenze ci facciamo poche domande.
 
Non basta più dire “dobbiamo fare qualcosa” e aspettarci che qualcuno (che non siamo mai noi) si attivi. Parte della soluzione già esiste, e la si può applicare da soli, o in compagnia, ogni volta che si decide cosa portare a tavola. Siete pronti? Ecco le istruzioni su come risolvere la crisi climatica iniziando dalla colazione.
 

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