Sei un procrastinatore? Non è importante esser preparati, ma esser pronti.

Fabio Pandiscia


Buecherwurm_65


Una ricerca olandese (vedi il link) dice che il 95% delle persone sono procrastinatori cronici. E allora mi domando, il restante 5% cosa sono? Bugiardi?
E’ una domanda lecita, in effetti TUTTI procrastiniamo, solo che ad alcuni riesce meglio di altri.
Tutti abbiamo i nostri piccoli motivi per procrastinare, le scuse che diciamo a noi stessi sono tante: 

Ho questo progetto di lavoro in questo momento, però prima, dovevo assolutamente finire quel puzzle che mi porto dietro da tempo. 
Le mie tasse scadono domani, però mi conviene prima pulire la cucina; c’è un disastro totale.
Devo pubblicare questo articolo. Ma prima, mi vedo la mia puntata preferita in TV.

E possiamo continuare all’infinito, è come essere su un treno in corsa chiamato procrastinazione dal quale non ci conviene scendere perchè in qualche modo ci fa restare in quella che viene comunemente chiamata zona di comfort.  Fino a quando dura questa corsa? Beh è facile dirlo, fino a quando ci troviamo faccia a faccia con la scadenza e decidiamo di scendere dal treno per fare ciò che deve esser fatto, ma non è il momento migliore per farlo. Stress, mancanza di tempo, il non avere un’altra occasione perché magari le altre date per fare ciò che andava fatto ce le siamo già giocate, non ci permettono di fare serenamente il nostro lavoro.
Tutto ciò ti suona familiare? Esistono alcuni metodi per superare la procrastinazione? Certamente, vediamone alcuni. 

Non è importante esser preparati, ma esser pronti. 
Alcune persone sono perfezioniste, tutto deve esser fatto bene e scrupolosamente.
A prima vista “tendere alla perfezione” potrebbe esser una cosa positiva, ma il più delle volte è limitante, e il procrastinare non sottende altro che una paura inconscia di fallire. Non si inizia un compito perchè magari siamo li ad aspettare il momento buono. Ma quando è il momento buono? La risposta la conosciamo: sempre… o mai!
Le persone più indecise su questo punto di vista, sono le persone che rientrano nella tipologia 6 dell’enneagramma. Per chi conosce questo enneatipo sa che per queste persone tutto deve esser perfetto e preciso prima di iniziare una cosa. Porto un esempio di una ragazza che ho conosciuto tempo fa.
Mi raccontava spesso che voleva sposarsi a breve ed aver figli, però, prima doveva aspettare di laurearsi, avere una bella somma in banca perchè nella vita non si sa mai cosa possa accadere, avere una casa di proprietà, un buon lavoro e dei genitori in salute pronti ad occuparsi dei nipotini. Forse alcune di queste cose si potevano anche realizzare a breve, ma non c’era possibilità che si realizzassero tutte insieme. In questo caso quanto saranno le probabilità di procrastinare?

Cosa possiamo fare quando ci accorgiamo che stiamo solo procrastinando?
Innanzitutto ricordare a noi stessi che non siamo perfetti, magari con qualche frase ad effetto, che rinforzi questa credenza durante i momenti più critici. Ribadiamo a noi stessi alcuni concetti fondamentali per vivere meglio

Prendiamo coscienza che la cosa più importante che ci trattiene dal compiere le cose è l’attaccamento ossessivo alla perfezione.
Prendiamo coscienza che sono solo dei momenti in cui si ha paura di quello che potrebbe accadere se non si riesce a far qualcosa (cosa direbbero gli altri? Cosa dirò a me stesso? ecc.) ma non è scritto da nessuna parte che andrà a finir male, è solo una nostra supposizione.
Non si può mai essere pienamente  preparati  per qualsiasi cosa nella vita. Ma si può sempre essere  pronti
E l’ultimo punto può esser un ottimo spunto per scriversi questa frase ovunque può cadere l’occhio durante la giornata (sull’aletta parasole della nostra auto, sullo specchio del nostro bagno, ecc: Non sono mai preparato, ma sono sempre pronto.









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