Razionalismo essenziale : Giuseppe Vaccaro

 Vittorio Miranda

fonte immagine; Artribune

Figlio di Francesco Vaccaro e Carolina Puppini, è nato a Bologna il 30 aprile 1896 e terminati gli studi classici, nel 1916 si diploma con il massimo dei voti come professore di disegno architettonico presso il Regio Istituto delle Belle Arti di Bologna. Integra gli studi presso la Regia Scuola d'applicazione per Ingegneri laureandosi all'età di 24 anni in architettura sempre con il massimo dei voti. Dapprima assistente nel 1920/21 di Attilio Muggia, titolare della cattedra di Architettura Tecnica e successivamente titolare della cattedra nella stessa materia nel 1934, presso la Regia Università di Roma.

La sua principale opera, o per meglio dire, quella per cui viene principalmente ricordato è il Palazzo delle poste di Napoli realizzato tra il 1928 ed il 1936. Lo stesso Marcello Piacentini non mancò di elogiare la sua opera per l’appunto in tale occasione, disse: “Nella sua assoluta unitarietà ogni cosa è necessaria ed è al suo posto. Raggiunge in tal modo una
monumentalità definitiva, che lo caratterizza di botto per opera prettamente italiana”. A seguire, costruirà la Nuova sede della scuola di ingegneria a Bologna tra il 1931ed il 1935. A differenza dell’edificio postale di Napoli o anche del Ministero delle Corporazioni di via Veneto, realizzato tra il 1928 e il 1932, in associazione proprio con Marcello Piacentini, è un’opera
essenziale, funzionale, debitrice ancora alla retorica della romanità ma non priva di aperture formali alla modernità, come testimoniano per esempio le lunghe finestre a nastro che fanno da contrappunto ad altre più tradizionali in altezza.

Costruirà la torre dell'acquedotto di Rovigo (1932-36), ma la sua prima vera e propria opera di dimensioni colossali, sarà Colonia Marittima Agip di Cesenatico costruita tra il 1936 ed il 1938, ad oggi presa in considerazione nel Progetto Europeo ATRIUM. Tra il 1940 e il 1942 partecipa, assieme a Gino Franzi, al concorso internazionale per l'Anıtkabir, il mausoleo di Mustafa Kemal Atatürk. 

Da ricordare sono altre sue opere come Centro storico di Alfonsine (1946), la chiesa di Sant'Antonio Abate a Recoaro Terme (1949-51), l'asilo nido nel quartiere Ina-Casa di Piacenza (1953-55), il fabbricato viaggiatori della Stazione di Napoli (1954-60), con Pier Luigi Nervi, Corrado Cameli, Carlo Cocchia, Massimo Battaglini, Bruno Zevi, Luigi Piccinato e Giulio De Luca. Il Sacro Cuore di Maria Immacolata nel quartiere di Borgo Panigale (1955-62) a Bologna, il quartiere Ponte Mammolo a Roma (1957-62), il quartiere Barca a Bologna (1957-62).

L’aeroporto di Fiumicino nel 1958, in collaborazione con Riccardo Morandi, Andrea Zavitteri, Amedeo Luccichenti, Vincenzo Monaco, Pier Luigi Nervi, Cesare Ligini e Dagoberto Ortensi. L’aeroporto Internazionale di Esfahan, in collaborazione con Fateneh Naraghi Mirfendereski e la chiesa di San Giovanni Bosco a Bologna (1958-67). Morì l’11 settembre 1970 a Roma, ma sembra che alcuni suoi progetti, siano stato portati avanti e costruiti in maniera postuma, come ad esempio la Chiesa di San Gregorio Barbarigo a Roma-EUR (1970-72) e la Chiesa dei Santi Martiri d'Uganda a Roma-Ardeatino (1973-80).

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