Ottobre
1943. Il rimorchiatore Priamar lascia Pianosa, a bordo
quattordici detenuti giudicati indesiderabili, sei membri dell’equipaggio e una
scorta di militari tedeschi. Il viaggio dovrebbe durare solo poche ore, invece
diventa un’odissea senza fine nelle acque dell’Arcipelago toscano: nessun
carcere, infatti, è intenzionato ad accettare i rifiuti dell”isola del diavolo”. In mare, tra mille peripezie, l’umanità che si spartisce gli spazi angusti
del Priamar comincia a stringere legami inaspettati, in grado
di superare i ruoli, le storie personali e le gerarchie. Durante una sosta a
Capraia per un’avaria la comunità navigante si confronta, non senza
incomprensioni, con la popolazione locale, sperimentando nel contempo forme di
convivenza più organizzate. Su questo sfondo inedito fiorisce una delicata
storia d’amore. Il viaggio si conclude drammaticamente all’Elba, seguendo una logica perversa
che il comandante del Priamar, tornato sull’isola vent’anni dopo,
tenta di penetrare. L’avvincente romanzo storico ripercorre le tracce lasciate nella memoria
popolare da un episodio realmente accaduto, rappresentativo di un’epoca: quella
dell’Italia nell’incubo indotto dall’armistizio.
Gianfranco Vanagolli è nato all’isola d’Elba, dove vive.
Avviato giovanissimo alla carriera del mare, ha maturato successivamente
interessi filologici e letterari, laureandosi in Lettere moderne. Si distinguono, nella sua abbondante produzione, dedicata anche alla storia e
al folclore dell’Arcipelago toscano, un volume di racconti, Il Cacciadiavoli e altro mare (Le
Opere e i Giorni, 2001); un saggio critico, Profili di autori elbani contemporanei (Le Opere
e i Giorni, 2008) e due romanzi: Il
tesoro del Carmine (Il Foglio letterario, 2017) e Bandiera a bruno per la Diletta Mauro (Ensemble,
2019). I suoi libri hanno ottenuto significativi riconoscimenti.
Edizioni il
Frangente
ISBN 9788836100514
PAGINE 160 ill. b/n
FORMATO 150 x 210 mm
ISBN 9788836100514
PAGINE 160 ill. b/n
FORMATO 150 x 210 mm
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