La moderna paulistana: Achillina Bo Bardi

Vittorio Miranda

fontre immagine: Nilufar

L’architetto Achillina Bo, coniugata in Bardi, è nata a Roma, 5 dicembre 1914 e conseguita sempre a Roma la laurea in Architettura, iniziò la sua carriera nello studio di Gio Ponti a Milano. Aprì poi il suo studio, che però non ricevette molte commissioni e venne distrutto durante un bombardamento nel 1943. 
Dopo quell'evento, Lina Bo divenne un'attivista del Partito Comunista Italiano. Sposerà nel 1946 Pietro Maria Bardi ed è interessante qui vedere la contrapposizione ideologica tra i due coniugi che però non ha impedito loro di passare la vita assieme. Pietro Maria Bardi era stato un fascista della prima ora. Si può affermare tranquillamente tra i più convinti ed anche uno dei suoi personaggi di spicco: Giornalista, gallerista, uomo di cultura, e rappresentante dell’architettura moderna in Italia. 

Nel 1933 Bardi aveva fondato e diretto, con Massimo Bontempelli, la rivista Quadrante sostenuta economicamente da Giuseppe Terragni, Mario Radice, Virgilio Ghiringhelli. Due anni prima, nel 1931, aveva promosso la Seconda esposizione di Architettura Razionale dove, per mostrarlo a Mussolini, era stato allestito il provocatorio Tavolo degli Orrori che metteva alla berlina la produzione dei tromboni del fascismo. Tra questi: Marcello Piacentini, Armando Brasini, Cesare Bazzani. I quali se la legarono al dito e gliela fecero pagare. E difatti Bardi fu considerato antifascista dai fascisti e fascista dagli antifascisti.

Negli anni successivi al ‘43 Achillina Bo documentò la distruzione che aveva colpito l'Italia negli anni di guerra, partecipando anche al Congresso Nazionale per la Ricostruzione. Con Bruno Zevi fondò il settimanale La Cultura della Vita. 

Nel 1946 assieme al marito emigrò in Brasile e nel 1951, divenne ufficialmente cittadina brasiliana e tra i suoi progetti più significativi si ricorda il Museo d'arte di San Paolo, di cui il marito fu il curatore. Tra gli altri progetti, vi sono da ricordare: edificio Taba Guayanases (in collaborazione con Pier Luigi Nervi) a San Paolo, Brasile; Casa de Vidro a Morumby a San Paolo, Brasile; Casa Valeria Cyrell, San Paolo, Brasile; centro sociale SESC-Pompéia, San Paolo, Brasile; il Teatro Gregorio de Mattos, Salvador, Brasile; la Casa do Benin a Salvador, Brasile; la stazione di polizia di San Paolo, Brasile; il centro culturale Vera Cruza a San Bernardo do Campo, San Paolo, Brasile. 

Postumo alla morte a San Paolo il 20 marzo 1992, la Biennale di Venezia ha attribuito a Lina Bo Bardi, architetta, designer, scenografa, artista e critica italiana naturalizzata brasiliana, il Leone d’Oro speciale alla memoria della 17 mostra internazionale di architettura (22 maggio - 21 novembre 2021)


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