Lo spazio naturale e artificiale: Guido Canali

Vittorio Miranda

fonte immagine: architetti.com

Nato a Sala Baganza, il 24 ottobre del 1935, si è Laureato al Politecnico di Milano. Attualmente lavora in Italia e in Europa, avendo fondato uno studio a Parma, con distaccamenti a Siena e a Monaco di Baviera. È docente universitario alla facoltà di Lettere a Parma, all’Istituto di Architettura di Venezia e a Ferrara. I suoi incarichi professionali hanno riguardato principalmente il ripristino degli insiemi storico-urbano - architettonici e nell'organizzazione di allestimenti e complessi museali e si ricordano le mostre de Il Parmigianino e il manierismo europeo, Duccio di Buoninsegna, alle origini della pittura senesi a Siena, Il Correggio a Parma, l'allestimento del Museo Storico Archeologico di Savona nella sede della fortezza Priamar. Studioso dell' architettura neoclassica parmigiana, ha sviluppando ricerche sulle città emiliane e sui possibili recuperi, documentati nella mostra “La Città Latente” allestita a Parma, nel Palazzo della Pilotta, nel 1995.

Tra le opere più importanti, si ricordano alcuni complessi storici, tra cui il Palazzo della Pilotta a Parma (ampliamento della Galleria Nazionale, 1970-90). Tra le opere recenti: il progetto di restauro e riuso dell'antico complesso ospedaliero di S. Maria della Scala a Siena, in corso di trasformazione dalla metà degli anni Novanta in centro museale e congressuale; i nuovi uffici dello stabilimento Prada a Valvigna, Arezzo (2008); la sede centrale della Hipo-Vereinsbank a Monaco di Baviera (in collaborazione con G. Botti) e gli uffici Smeg a Guastano (2004); un quartiere di millequattrocento abitanti nella zona del Portello a Milano (2007-2008); il Museo dell'Opera del Duomo a Milano; il museo delle statue-stele a Pontremoli; le riconversioni: dell'antico Collegio Carlo Alberto a Moncalieri in Centro Internazionale per Masters Economico-Finanziari, in collaborazione con L. e M. Deabate (2008), dell'ex Collegio Gesuiti a Fidenza in centro studi (in collaborazione con G. Del Boca), del quartiere ex Manifattura Tabacchi di Milano in complesso culturale (scuola sperimentale di Cinema e Archivi Storici), del Palazzo del Capitano a Siena in centro polivalente per la Fondazione Monte Paschi. Tra le mostre si segnalano, tra le molte in Italia e all'estero, la partecipazione alla Biennale di Venezia, a Padova, a Monaco, a Meinz e La mano dell'architetto. 
400 disegni e schizzi autografi dei più autorevoli architetti al mondo, donati al Fai in omaggio a P. Portaluppi (Milano, 2009). 

È membro dell'Accademia Nazionale di San Luca dal 2007. Una sua particolarità è quella che sembra aborrire in ogni modo e non soltanto parole, la comunicazione del web, tanto da non avere nemmeno un proprio sito. Canali sfugge dai racconti. In questo senso è pienamente un architetto che evita le logiche, giustificatorie e metaforiche, dello star system. 

Se Canali rifugge dalla pubblicità, almeno così come la intende la nostra società della comunicazione, non per questo non è abile nel gestire la sua fama di genio isolato e di creatore di progetti in cui l’abitare e il lavorare si incontrano con la poesia del vivere, in cui si celebra la sintesi tra spazio naturale e artificiale.

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