Guerrilla Metropolitana
è l’acronimo dietro al quale si nasconde un filmmaker indipendente italiano che
vive a Londra e ha deciso di usare il genere horror per fare anche un discorso
politico e sociale. Nasce musicista, passa poi al cinema indipendente.
Influenzato da Neorealismo, Espressionismo, Surrealismo, Erotica, Pop Art e
cinema Underground, gira i suoi lavori in puro stile guerrilla (senza permessi, con mezzi modesti e facili da
trasportare). I suoi lavori sono fortemente sperimentali e puramente visual (senza nessun dialogo), usa il
genere horror come mezzo per raccontare storie di disfunzionalità sociale.
Oltre a essere regista e autore delle storie, è spesso attore di supporto,
autore di alcune delle musiche, montatore (assieme al suo amico Peter Frank che
è l'addetto al montaggio, spesso anche lui attore di supporto). Caratteristiche
tipiche del suo cinema indipendente è il mischiare foto e inquadrature della
stessa sequenza, la scelta di località urbane e il fatto che in tutti i lavori
non ci siano personaggi eroi, ma solo antieroi. Non usa mai la computer grafica
e sceglie argomenti che variano dall’ipocrisia del potere, alla follia dei
serial killer, fino ad arrivare a temi politici in chiave horror.
Il suo canale YouTube
ci porta nei meandri di un orrore senza redenzione.
Vediamo un corto
intitolato BITS: https://youtu.be/caWsp8DRuN8.
Quali sono i tuoi registi di
riferimento?
I
miei registi di riferimento sono veramente tanti e ognuno di loro mi ha dato
qualcosa anche se la maggioranza provengono dalla vecchia scuola italiana del
cinema di genere (Deodato, Fulci, Lenzi, D'Amato, Martino, Scavolini, Bianchi,
etc).
A quali progetti stai lavorando?
Ho
scritto circa una trentina di storie horror diverse e ho intenzione di
trasformarle tutte in corti e medi metraggi horror e alcuni persino in veri e
propri mini film della lunghezza di circa 50/60 minuti (questi saranno quelli
con forti venature politiche). I miei due prossimi lavori saranno due brevi
cortometraggi horror assolutamente bizzarri e folli su due temi diversi e
successivamente verso settembre, al massimo inizio ottobre, farò uscire sui
miei canali di YouTube e Vimeo il mio primo mini film horror social-politico,
dove il tema sarà la terrificante faccia della classe dirigente ai danni della
sottoclasse (attraverso un storia da me scritta e dove io stesso interpreterò i
due rispettivi ruoli come attore, in aggiunta a quello di regista, autore e
compositore di musiche). In tutti i miei lavori ci sarà un mio carissimo amico,
anche lui italiano residente a Londra, di nome Pietro (pseudonimo Peter Frank)
e che è l'addetto al montaggio. Lui mi darà una mano a riordinare con il suo
fondamentale lavoro tutta la mia follia creativa e visiva, inoltre sarà un
regolare attore di supporto in molti dei miei futuri lavori (in questo mio
primissimo cortometraggio BITS interpreta il ruolo del primo residente vittima
di lei, nonché "uomo nero" sul poster stesso del mio film).
Usi il genere horror per
sconvolgere o per comunicare altro?
Ho
intenzione di sviluppare un mio cinema indipendente del tutto personale,
puramente visivo (senza alcuna forma di dialogo tradizionale) e fortemente
influenzato dall'Espressionismo, Surrealismo, Pop Art ... fino ad arrivare
all'erotico, underground ..... ma partendo sempre da uno spunto sociale (in
alcuni casi come alcuni miei futuri lavori, persino politico). Quindi un horror
sperimentale che va contro corrente al contemporaneo mainstream commerciale e
zuppo solo di sensazionalismi. Un horror che non ha paura di entrare nella
psiche umana e non ha paura di esplorare disfunzionalità esistenziali in un
contesto sociale folle come quello di oggi.
Progetti
futuri
Dopo
questi lavori ce ne saranno tanti altri con cadenza più o meno bimestrale
e nel frattempo in aggiunta a questa trentina, continuerò a scrivere altre
storie horror, da poter poi trasformare in futuri lavori.
E gli attuali riscontri?
Il mio canale YouTube di Guerrilla Metropolitana in meno di due settimane ha già avuto quasi 2,000 visualizzazioni provenienti da tutto il mondo (in particolare da UK e in America), più quasi una settantina di sottoscrizioni. Si sta rivelando un successo ben maggiore di quello che mi aspettassi grazie a questo mio lavoro BITS. Alcuni festival horror inglesi hanno mostrato interesse per il mio lavoro chiedendomi dei prossimi. Ho mandato la link di questo mio cortometraggio a recensionisti e vari distributori internazionali. Sulla rete, in particolare Facebook, ho già visto sia in America che Europa molti stanno pubblicando la link di BITS sulle loro bacheche.
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