Romaeuropa Festival XXXVII Edizione.

Gloria Randisi




Romaeuropa Festival XXXVII Edizione. Dall'8 settembre al 20 novembre il meglio della scena contemporanea in oltre 20 spazi della Capitale.

La 38ma edizione del Romaeuropa Festival, con oltre due mesi di programmazione intende rendere l’Italia e la sua capitale luogo di dialogo e di confronto della cultura nazionale dello spettacolo con la creatività internazionale.

Con il supporto del Ministero della Cultura, Roma Capitale, Regione Lazio e Camera di Commercio di Roma, assieme a Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Fondazione Musica per Roma, Azienda Speciale Palaexpo, Teatro di Roma e Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la 38ma edizione del Romaeuropa Festival fotografa la geografia delle arti e la loro capacità di oltrepassare confini fisici e temporali, in un viaggio tra la tradizione e il contemporaneo attraverso la scoperta della pluralità di prospettive offerta dalle sensibilità degli artisti e dal loro racconto di quel “mondo fluttuante” che è il presente.
Il dialogo tra discipline si interseca a quello tra le differenti generazioni che animano il festival e che vedono la presenza di alcune icone della scena internazionale accanto ai nomi più originali dell’attuale geografia artistica, incrociando storie e percorsi, le estetiche del virtuale e la costruzione della soggettività nell’epoca contemporanea.

Centrali nelle coproduzioni e nelle progettualità del REF sono la valorizzazione e sostegno alla nuova creatività che continua a tracciare percorsi originali nella creazione musicale, teatrale e coreografica italiana con uno sguardo attento alle intersezioni disciplinari, tra grandi ritorni e una rinnovata attività di ascolto del presente.

Prosegue la partnership con Van Cleef & Arpels nell’ambito del programma Dance Reflections; si è avviato un accordo triennale con Flanders State of the Art; continuano le collaborazioni con il Fonds Podiumkunsten e l’Ambasciata dei Paesi Bassi per la sezione Kids & Family, oltre ai sostegni dell’Ambasciata di Spagna e il programma ACE PICE nell’ambito del Semestre di presidenza spagnola del Consiglio dell’Unione Europea, dell’Institut Français e dell’Ambasciata di Francia con Fondazione Nuovi Mecenati; dell’Ambasciata di Germania e il Goethe-Institut; del Cantone e della Città di Ginevra e l’Adam Mickiewicz Institute di Varsavia con il Ministero della Cultura e del Patrimonio nazionale della Polonia. Una rete di rapporti internazionali che si amplia con le collaborazioni con l’Accademia di Francia a Roma - Villa Medici, l’Accademia Tedesca Roma - Villa Massimo, l’Istituto Cervantes, l’Istituto di Cultura Svizzero e l’Istituto Polacco di Roma. Il triennio passato, nel suo insieme, ha costituito una eccezionale e impegnativa sfida per la squadra del REF.

Il repertorio contemporaneo italiano, focus sull’elettronica internazionale e spazi per la sperimentazione nel teatro musicale costruiscono il nuovo orizzonte musicale; suoni, drammaturgie e coreografie allargano gli orizzonti geografici e mentali dei nostri sguardi: taiko giapponesi, canti cerimoniali, tradizione sciamanica e rituali virtuali, afrobeat in chiave hip-hop ed electro e nuovi sguardi sui miti occidentali.

Al cuore di questa mappa che attraversa e collabora con i luoghi storici dello spettacolo a Roma, il festival pone La Pelanda del Mattatoio, suo hub e centro nevralgico, crocevia delle proposte più sperimentali del REF con l’allestimento di quattro sale di spettacolo, l’area installazioni e incontri, il servizio di accoglienza e biglietteria e l’area ristoro. Con la sua visione plurale - declinata anche dagli sguardi curatoriali di Maura Teofili, Stefania Lo Giudice, Francesca Manica, Federica Patti, Giulia di Giovanni e Matteo Antonaci che animano i percorsi di Anni Luce, Kids & Family, Dancing Days, Digitalive e LineUp! - Romaeuropa si presenta come luogo di dialogo e incontro, di racconto del presente, esaltando la ricchezza della creazione artistica del nostro tempo.

Romaeuropa Festival, un rinnovato impegno di confronto con la contemporaneità, nel segno dell’attenzione alle nuove generazioni di creatori nazionali e internazionali e dell’incontro, per riconoscerci nella centralità dell’essere umano, per respingere ogni forma di violenza e di guerra come quelle che minacciano oggi il nostro futuro.

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