Eventi a basso impatto ambientale


di Claudio Severi


Il tema della sostenibilità viene oggi associato a molti campi del settore economico. Dall'edilizia all'energia, passando per l'agricoltura ed il turismo, sono sempre più le occasioni (incontri, fiere, convegni) in cui questo tema viene affrontato, tanto più in un momento di forte "promozione" e sensibilità verso la cosiddetta green industry.

Non sempre però la discussione su questi temi viene affrontata in modo coerente all'oggetto stesso del discorso. Spesso infatti l'organizzazione di questi incontri che parlano di sostenibilità ha molto poco di sostenibile. Particolari come il trasporto dei relatori e dei partecipanti, piuttosto che l'illuminazione della location o le varie forniture, generano notevoli consumi di energia e di risorse, e quindi emissioni nell'atmosfera di agenti inquinanti, come l'anidride carbonica (CO2).

La nuova frontiera della congressistica ci porta quindi verso un modo di concepire l'evento totalmente diverso, in cui la sostenibilità non è più solo l'argomento della discussione, ma una vera e propria linea-guida per condurre l'iniziativa.

Tra le varie soluzioni da adottare in questo frangente vanno di sicuro menzionate una campagna di comunicazione che limita l'uso di carta, catering a chilometro zero, posate e stoviglie lavabili o biodegradabili, illuminazione naturale o con lampade a basso consumo, trasporti "verdi", e tante altre ancora.

Nel nostro Paese sono pochissime le realtà che si occupano dell'organizzazione di eventi, convegni e congressi fatta in maniera coerente e sostenibile. Anzi, all'interno di questo settore si stanno manifestando una serie di azioni che altro non sono che autentico greenwashing. Si parla tranquillamente di evento a impatto zero per quelle manifestazioni le cui emissioni di agenti inquinanti sono “compensate” piantando alberi nei parchi nazionali o finanziando progetti a sfondo (più o meno) sostenibile in giro per il mondo. Come se pagare per quanto si inquina fosse il modo giusto per rendere un servizio all'ambiente. Non sarebbe meglio un approccio più responsabile che PRIMA si adoperi per ridurre l'impatto negativo sull'ambiente e poi, eventualmente, proceda a compensare quanto effettivamente emesso?! Anche questo è un esercizio di coerenza. E fortunatamente aziende che ragionano, e soprattutto agiscono in questo modo ci sono, anche nel nostro Paese.

Tutto questo serve a dimostrare come la sostenibilità sia non solo un semplice argomento di discussione teorica, ma un principio concretamente applicabile a qualsiasi realtà produttiva odierna, compresa quella dell'organizzazione di eventi e convegni.

Ricordate bene dunque questa precisazione: non "evento a impatto zero" ma evento a basso impatto!

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