Nonostante sia legata prevalentemente ad una realtà locale (le Marche e in particolare la città di Senigallia), il sito Libri senza Carta (http://www.librisenzacarta.it) offre non pochi motivi di interesse.
Innanzitutto, costituisce un “modello”, un esempio, che si auspica sempre più studiosi, enti e associazioni seguano.
Molte più persone di quanto siano portati a credere gli assidui frequentatori della Rete (che, non dimentichiamolo, costituiscono ancora una minoranza) hanno perplessità a rendere disponibili gratuitamente le loro opere sul Web, temendo di vedersi sottratto il frutto del loro lavoro sia dal punto di vista di un minor numero di copie vendute sia dal punto di vista dei rischi di plagio. Le cose non stanno così. Uno studioso locale o comunque non celebre, ad esempio, non ha certo la possibilità di ricavare molto dai suoi sforzi (a parte i casi in cui i testi vengano commissionati da enti) visto che i suoi spazi di mercato sono limitatissimi. La disponibilità in Rete, in realtà, allarga il pubblico dello studioso facendo conoscere il suo nome anche al di fuori della sua città, gli consente di far apprezzare la qualità del suo lavoro, gli permette di essere citato in bibliografie e così via, situazioni che non si verificherebbero qualora il libro non venisse digitalizzato e distribuito via Internet, specie considerando che la stragrande maggioranza di questi testi è stampata da piccolissimi editori e trova collocazione solo in pochissime biblioteche.
L’esempio - banale forse per i frequentatori del nostro sito, ma non per tutti - è l’adozione del copyyleft* da parte di scrittori come i Wu Ming, i quali costantemente dichiarano che da questa scelta provengono solo vantaggi in termini commerciali, fermo restando il valore “ideologico” della volontà di mettere a disposizione gratuitamente delle informazioni.
Relativamente al plagio - a parte il fatto che questo rischio teoricamente sussiste sempre - questo è molto più facilmente “tracciabile” se l’opera è presente in Rete.
Inoltre, è soprattutto per libri di questo genere (si pensi, ad esempio, al numero di date e nomi contenuto in un saggio storico) che si rivela utilissima la funzione di ricerca all’interno del testo consentita dai programmi di elaborazione testi e dai browser.
Evidentemente consapevole di questo, Libri senza carta mette a disposizione saggi, tesi di laurea e altro, con licenza Creative Commons 2.5
http://creativecommons.org/licenses/by/2.5/it/
* per una definizione del copyleft: http://it.wikipedia.org/wiki/Copyleft
Libri senza carta
di Giuseppe D'Emilio - Pagina tre
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