BIOGRAFIA DI UN VIAGGIATORE

di Dores Sacquegna

Il mito del viaggio è riscontrabile in moltissime opere letterarie, così come nella cultura occidentale e in quella orientale, narra il senso della vita. Biografia di un viaggiatore è una mostra sul viaggio inteso come spostamento in luogo dato, condizione sociale, memoria, alienazione. Ma anche come cambiamento, verità, scoperta del proprio”io” interiore.
Il viandante è colui che riesce a mettersi in gioco, di transitare nei paesaggi dell’anima o di entrare in relazione con culture e mondi a lui sconosciuti come succede nel diario di viaggio tra la Palestina e l’Israele nel video “Necessary Journeys” di Oreet Ashery (nato a Gerusalemme, vive ed opera a Londra) o nelle fotografie sulla cultura e la vita rurale del Kasbah riprese della torinese Cinzia Fresia. Il viaggio comunica la misteriosità della vita, nel viaggio si vive una rappresentazione del mondo fluida e discontinua, ma anche di conoscenza zen come nel video “Bubble Dance” dell’americana Susan Jennings.
Ciò che resta del viaggio è il ricordo scritto sulla carta, la traccia che diviene opera-oggetto, testamento di un esperienza, memoria nel caos della vita come lo dimostra l’installazione con poemi e ossa “birds and poems “ dell’americana Amy Cohen Banker. Ma esiste anche il viaggio come ricerca interiore per trovare risposte al mistero del mondo, di transitare assieme ad esso, di intrecciarsi in un vasto ed articolato mosaico che si scompone e si ricompone a secondo del vento come nelle “prove di volo” del veneto Nicola Bettale. O sulla metafora del tempo e dello spazio, come accade nelle opere della svedese Gunilla Oldenburg con “ In transit”, opere realizzate in mix media con alghe del mare di Svezia e memorie del giorno.
Viaggio nel passato, nelle culture andine, nei rituali e nei totem precolombiani, nelle opere del canadese Bob Craig o nell’architettura totemaitica post-industriale della romana Letizia Marabottini. Il viaggio, qui, è inteso anche come ricerca scientifica che conduce ad una nuova visione del mondo come nelle opere “Being-Earth” del francese Guillaume Liffran, che compone una installazione sulla gravità tra cielo e terra o dell’americano Jonathan Prince con i suoi corpi divisi intesi come ricerca del cambiamento in se stessi. Infine, un viaggio nella realtà sociale dei più piccoli nel video “Souripolis” del francese Frederic Glon e nelle incisioni di un dio alieno, sempre opere dell’artista.

Primo Piano LivinGallery
Viale G. Marconi 4 Lecce
14- 28 MAGGIO 2008
INAUGURAZIONE:14 maggio ore 19,00
Tel/fax: 0832 304014
primopianogallery@libero.it
Aperto dal lunedì al sabato dalle 17,00 alle 20,00
Artisti:OREET ASHERY(Israele), AMY COHEN BANKER (Usa),NICOLA BETTALE (Italia), BOB CRAIG(Canada), CINZIA FRESIA(Italia),FREDERIC GLON (Francia), GUILLAUME LIFFRAN (Francia), LETIZIA MARABOTTINI (Italia), GUNILLA OLDENBURG(Svezia); JONATHAN PRINCE (Usa), SUSAN JENNINGS(Usa).

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