33:33:333




di Giuseppe Gavazza



Per un musicista restare senza parole non è grave e in fondo neppure ripetere lo è: avevo già citato qui e ora ripeto un frammento da Elias Canetti, La provincia dell'uomo: “La musica é la migliore consolazione già per il fatto che non crea nuove parole”.

Mi sono ritrovato oggi - 12 aprile 2009, domenica di Pasqua - a Parigi al Centre Pompidou. Tutti scattavano foto, molti giravano video; con il mio registratore portatile ho deciso di registrare come souvenir un frammento audio di quanto ascoltavo: piazzale antistante, ingresso e pellegrinaggio tra le sale, uscita sul piazzale. Era poco dopo le ore 20, la registrazione dura 33 minuti, 33 secondi e 333 millesimi.

http://www.giuseppegavazza.it/per_ascolto/33-33-333.mp3

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