Biennale a Praga




di Antonella Musiello

Dopo la celebre Biennale di Arte Contemporanea a Venezia e a Firenze, sta prendendo piede in questi mesi la ormai consueta e non meno importante Biennale
a Praga.

Anche quest’anno per tradizione la Biennale e i suoi curatori si impegnano con la rassegna “Expanded Painting”, che rappresenta la rassegna più vasta nell’esposizione della pittura internazionale contemporanea.

All’interno è presente la pittura di tutto il mondo, dalla Germania alla Polonia, dall’Italia alla Romania, ma anche Cina, Indonesia, Filippine, Malesia, Singapore. I direttori della Biennale, Helena Kantova e Giancarlo Politi, oltre a raggruppare un numero di artisti mai visto prima, hanno cercato di dare importanza all’arte mondiale evidenziandone le peculiarità, dall’arte europea all’arte orientale.

All’interno della rassegna di grande valore è la sezione dedicata alla Cina, intitolata “China Box” e curata da Cecilia Freschini. Già nel 2003 la pittura cinese destò curiosità fra i responsabili della Biennale di Praga. Quest’anno in particolare vengono messi in risalto le opere di importanti artisti cinesi come Ye Yongqing, Tu Hongtao, Cui Jie, Li Chao, Wang Yaqiang, Wang Yabin, Qin Qi e altri. Nomi alquanto sconosciuti fra gli occidentali, ma che rappresentano il panorama cinese contemporaneo più attivo.

“China Box” appunto rappresenta una scatola che contiene l’immagine, il fascino e il patrimonio cinese. Dopo tanti anni di frenetici sforzi per cambiare la propria immagine, oggi la Cina appare come un enorme macrocosmo in cui ogni artista conserva gelosamente la propria identità e la propria personalità. Ognuno di questi artisti, in modi diversi, mirano a brillare di luce propria soprattutto nell’essere indipendenti dalle regole del mercato globale. Una forma di anticonformismo che molto spesso premia la scelta di molti artisti cinesi, che senza convenzioni né canoni, rappresentano l’ambiente che li circonda, il presente ma anche il passato.

Ad esempio l’artista Ye Yongqing riprende i miti del passato come esempio di moderazione e autocontrollo. I suoi dipinti sono apparentemente spensierati e bucolici, ma mostrano in realtà il disagio e l’ansia del rapporto attuale fra l’uomo e la natura. Molti di questi artisti sottolineano il frequente rapporto onirico e idilliaco della realtà e lo raccontano con un forte simbolismo mai eccessivo.
Li Chao invece analizza una nuova forma di inventiva. Propone nuove strategie che si basano su un concetto di coordinamento fra spazio e tempo. Con una sola testimonianza realizza un trittico, così da analizzare l’argomento da tre diverse angolazioni.

L’innaugurazione della quarta Biennale di Praga si è svolta lo scorso 14 maggio, ma sarà in esposizione fino al 26 luglio. Un occsione per fare un breve viaggio ma assaporare le novità e le bellezze dell’arte odierna e soprattutto riscoprire i desideri, gli ideali e le creatività cinesi.


PRAGUE BIENNALE 4
14 maggio – 26 luglio 2009-05-29
Karlin Hall, Thamova 8 – Praga
Info: info@praguebiennale.org
Web:www.praguebiennale.org

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