Ridurre i rifiuti: cominciamo a non comprarli, dalla A alla Z!




Paola Iacopetti


Risparmiare denaro e inquinare meno: oggi propongo un'altra "pillola" di ecologia spicciola, quella che ciascuno di noi può mettere in pratica ogni giorno. "Spazza davanti alla tua porta e tutta la città sarà pulita", dice un proverbio indiano. Il cambiamento può nascere dal basso, il diffondersi di una maggiore consapevolezza e senso di responsabilità nei confronti degli altri abitanti presenti e futuri del pianeta, uomini, animali e piante, può portare a cambiamenti importanti e duraturi.
Vediamo una serie di piccoli accorgimenti che possiamo adottare per ridurre la quantità di rifiuti che acquistiamo per gettarli quasi subito, con notevole spreco di denaro e risorse naturali, con un occhio anche alla nostra salute. Per maturare a poco a poco la consapevolezza che ogni bene o oggetto che acquistiamo ha un costo ambientale ed energetico che va ben al di là del suo prezzo in euro, del quale siamo responsabili.


Acqua - e se bevessimo quella del rubinetto? E' soggetta ad una normativa più severa rispetto all'acqua minerale e in molte città ha una qualità eccellente. Il cloro "evapora" lasciando l'acqua nella caraffa per una mezz'ora. Le bottiglie di plastica, oltre ad inquinare, rilasciano nell'acqua sostanze che "mimano" alcuni ormoni interferendo con il nostro sistema endocrino.
Affettati - acquistiamoli freschi al banco, ci guadagneremo in gusto e salute (soprattutto se scegliamo prodotti senza conservanti, come i vari tipi di prosciutto crudo DOP) ed eviteremo le inutili e inquinanti vaschette.
Ammorbidente per bucato - meglio sostituirlo con aceto o acido citrico, vedi precedenti articoli sui detersivi.
Assorbenti femminili - Possiamo dire addio ai fastidiosi assorbenti, esterni ed interni, acquistando una volta, massimo due nella vita fertile di una donna, la coppetta mestruale in silicone medico; si lava con acqua calda e sapone, si sterilizza bollendola, dura 10-15 anni. Per chi preferisce comunque l'assorbente esterno, esistono assorbenti lavabili di cotone, anche questi si acquistano una volta sola e non si buttano. Se proprio vogliamo il monouso, scegliamo gli assorbenti ecologici e biodegradabili.
Baratto - molti degli oggetti che acquistiamo, ad un certo punto, restano inutilizzati non perché usurati, ma perché le nostre esigenze sono mutate: non gettiamoli, barattiamoli per qualcos'altro di cui abbiamo bisogno in quel momento. Ci sono numerosi siti internet dedicati a questi scambi, oppure possiamo rivolgerci ad un gruppo di acquisto solidale (GAS).
Batterie - le batterie esauste sono un rifiuto speciale, altamente inquinante (da mettere negli appositi raccoglitori): preferiamo le ricaricabili, il costo iniziale è leggermente più elevato ma si possono ricaricare moltissime volte.
Bibite - l'uso di bibite e bevande dolci e gassate è da limitare per i danni che può provocare al nostro organismo, oltre che per evitare l'utilizzo di grandi quantità di plastica.
Bombolette spray - prima di acquistarne una, chiediamoci se non possiamo acquistare quel prodotto sfuso e metterlo in uno spruzzino riutilizzabile, se il suo utilizzo giustifica la produzione di una bomboletta-rifiuto e l'inalazione da parte nostra dei gas che contiene.
Brillantante per stoviglie - meglio sostituirlo con aceto o acido citrico, vedi articoli sui detersivi.
Buste per la spesa - prendiamo la buona abitudine di recarci a fare la spesa con le nostre buste di stoffa, iuta, o altro materiale resistente, senza acquistare ogni volta una busta di plastica.
Caramelle e snack vari - di naturale c'è poco o nulla, il loro consumo danneggia sia la nostra salute che l'ambiente.
Carrozzine per neonati - non ci crederete, ma se ne può fare benissimo a meno, anzi, sarebbe meglio! "Portare" il neonato su di sé con una buona fascia (non il marsupio) significa soddisfare il suo grande e continuo bisogno di contatto con mamma e babbo e semplifica l'armonizzazione delle sue esigenze con quelle dei genitori, in particolare della madre, soprattutto se ci sono altri figli da accudire. Il neonato è sempre contento e beato, la comunicazione con la mamma si fa immediata, non c'è bisogno di piangere o strillare; la mamma è gratificata dal contatto col suo cucciolo, l'allattamento fluisce nel modo più naturale e allo stesso tempo le mani sono libere per assolvere le piccole incombenze quotidiane. Dai quattro mesi si può alternare alla fascia direttamente il passeggino, realizzando un bel risparmio. Non tutti i ritrovati della modernità portano reali vantaggi..
Cibi pronti - che siano in scatola oppure imbustati e surgelati, non danno alcuna garanzia sulla qualità degli ingredienti utilizzati, contengono aromi artificiali, conservanti, grassi idrogenati, insomma, sono assolutamente da sconsigliare dal punto di vista nutrizionale, oltre ad avere un costo ecologico molto elevato.
Composter - chi ha un orto o un giardino può ridurre notevolmente la quantità di rifiuti destinati al cassonetto e produrre dell'ottimo concime per le proprie piante gettando gli scarti organici in una compostiera; molti comuni le distribuiscono in comodato d'uso gratuito.
Computer - l'aumento costante della quantità di memoria necessaria per far funzionare i nuovi programmi e sistemi operativi rende i PC obsoleti nel giro di pochi anni. Se il nostro PC è diventato lento a causa dei nuovi programmi e aggiornamenti, può tornare a funzionare egregiamente installando un sistema operativo e programmi "Open source": per qualità, stabilità e facilità d'uso rappresentano ormai dei competitori estremamente validi rispetto ai prodotti commerciali (anzi, molti funzionano meglio!), ma si scaricano da internet gratis!
Deodorante - un cristallo di allume di alluminio inumidito, passato sulla pelle lavata, deodora efficacemente e dura molto a lungo, senza bisogno di acquistare prodotti diluiti, pieni di conservanti e profumi sintetici e venduti a piccole dosi (di solito 50 ml) in inquinanti boccette e bombolette spray. Anche il bicarbonato di sodio è un deodorante molto efficace e non blocca la traspirazione: si passa sulla pelle qualche goccia di olio o una noce di crema idratante e poi una pappetta fatta con 1/4 di cucchiaino di bicarbonato e 3-4 gocce d'acqua.
Detergenti per la pelle - riscoprire il vero sapone di Marsiglia, quello per la pelle che contiene anche sostanze emollienti, ci libererebbe di molti flaconi in plastica e darebbe sollievo a molti problemi dermatologici. Se comunque preferiamo il sapone liquido, procuriamoci un bel dosatore intonato ai colori del nostro bagno e acquistiamolo in bottiglie da almeno un litro o in contenitori ricarica.
Detersivi - ne abbiamo già parlato in due "pillole" precedenti: acquistiamo i pochi prodotti realmente utili, possibilmente ecologici e alla spina, riutilizzando i flaconi.
Formaggi - come per gli affettati, acquistarli al banco anziché nelle vaschette ci fa guadagnare in gusto e risparmiare in rifiuti. Attenzione agli ingredienti: molti sono trattati in superficie con conservanti. Da evitare, ovviamente, i formaggi industriali confezionati, soprattutto per i bambini!
Frutta - scegliamo frutta fresca, di stagione e di produzione locale, meglio se biologica e acquistiamola sfusa, per risparmiare su imballaggi e carburante e guadagnando in gusto e salute.
Giocattoli - scegliamo giocattoli in materiale naturale e riciclabile e non trasformiamoli in rifiuti non appena perdono d'interesse per il nostro bimbo: regaliamoli, partecipiamo a mercatini e baratti, vendiamoli, trasformiamoli... e poi ricordiamoci che la felicità di un bimbo non dipende dai giocattoli che possiede, ma dall'affetto e dall'attenzione che riceve dagli adulti!
Latte - se nella nostra zona c'è un distributore di latte fresco alla spina utilizziamolo: oltre a bere latte di cui conosciamo l'origine e con tutte le proprietà nutritive del latte appena munto, potremo utilizzare e riutilizzare bottiglie di vetro semplicemente lavandole in lavastoviglie o con sapone e acqua calda. Se non abbiamo questa possibilità cerchiamo il latte nel vetro; da evitare è il Tetra-pak, un materiale in cui plastica e alluminio non sono separabili e quindi riciclabili. Il latte a lunga conservazione ha subìto trattamenti tali da alterarne in maniera significativa le proprietà nutrizionali, inoltre si presta molto meglio del latte fresco a manipolazioni e al miscelamento di latti provenienti dall'estero e/o di scarsa qualità.
Merendine - quello che paghiamo acquistandole sono gli elaborati e colorati imballaggi, l'eventuale regalino e le spese pubblicitarie, non certo la qualità degli ingredienti che lascia davvero a desiderare: meglio evitare!
Omogeneizzati e pappe pronte per bambini - qui il danno ecologico diventa secondario, di fronte a quello che si può operare sul delicato processo della crescita del nostro bambino e sulla sua salute da adulto: acquistiamo prodotti freschi, biologici e di buona qualità e cuciniamoli giorno per giorno per i nostri piccoli!
Ortaggi - scegliamo ortaggi freschi, di stagione e di produzione locale, meglio se biologici, naturalmente sfusi, per risparmiare su imballaggi e carburante guadagnando in gusto e salute. Non abbiamo il tempo di recarci dal contadino? Organizziamo o iscriviamoci ad un gruppo di acquisto solidale (GAS) per fare degli acquisti collettivi, il contadino sarà ben contento di portare i suoi prodotti in un luogo e ad un orario concordato.
Pane - evitare i prodotti industriali significa guadagnare in qualità del prodotto, risparmiare denaro, ma anche acqua ed energia e ridurre la quantità di imballaggi e rifiuti. Il pane si può anche preparare in casa, ci vuole meno tempo di quanto si pensi!
Panni per pavimenti e per spolverare usa-e-getta - un vero spreco di denaro e risorse naturali: con i panni in microfibra si ottengono risultati migliori, in più sono molto resistenti e possono essere lavati in lavatrice senza fatica; per il legno il vecchio straccio di lana funziona ancora egregiamente! (vedi le due pillole sui detersivi)
Pannolini per bambini - con una spesa da 100 a 200 euro si acquistano i pannolini riutilizzabili in cotone e le mutandine impermeabili necessarie fino al momento in cui il bambino imparerà a fare senza, risparmiando centinaia di euro e una montagna di pannolini monouso.
Sale da cucina - Acquistiamolo nella scatola di cartone da un chilo e regaliamoci una saliera di vetro, anziché acquistare ogni volta una saliera di plastica! Inoltre, cerchiamo il sale marino integrale, naturalmente ricco di iodio e sali minerali preziosi; il sale iodato è sale processato per purificare il cloruro di sodio, al quale viene poi riaggiunto lo iodio, un processo che oltre a consumare inutilmente acqua ed energia impoverisce e peggiora la qualità di questo condimento.
Spazzolino da denti - perché sostituire anche il manico quando solo le setole si usurano? Scegliamo uno spazzolino con la testina intercambiabile! Eviteremo di acquistare e buttare uno spazzolino ogni due mesi, insieme alla sua ingombrante confezione di plastica.
Stelle filanti - si comprano per gettarle, ma a Carnevale è lecito. Però quanto sono belle quelle di carta! Diciamo no allo scempio delle bombolette spray!
Stoviglie monouso - feste, compleanni, sagre e pic-nic non implicano necessariamente lo spreco di grandi quantità di piatti, posate e bicchieri di plastica; in molti casi, con un po' di buona volonta ci si può organizzare con stoviglie riutilizzabili. Magari ciascuno porta le proprie, così nessuno ne deve lavare una montagna. Se proprio non se ne può fare a meno, scegliamo le stoviglie in materiale biodegradabile ed evitiamo gli sprechi: mettendo a disposizione degli ospiti un pennarello basteranno un bicchiere e un piatto a testa!
Teglie e contenitori monouso - si possono proprio evitare, meglio spendere qualche minuto a lavare una teglia che mangiare un po' di alluminio o plastica insieme alle lasagne per poi gettare la teglia nella pattumiera!
Teli impermeabili per il letto - meglio il "mollettone" lavabile e riutilizzabile a lungo dei telini usa-e-getta.
Tergicristalli - ciò che si usura ed è necessario sostituire è la striscia di gomma, non il braccio in metallo: la gommina si trova in vendita presso alcuni distributori, comunque chiediamola, è la domanda che fa l'offerta.
Vestiti - scegliamo fibre e colori naturali e non buttiamoli quando non ci servono più: se sono ancora in buono stato possono servire ad altri, si possono organizzare dei baratti o regalare; se sono logori mettiamoli negli appositi contenitori, in modo che la materia prima possa essere riutilizzata.
Zanzare - strani prodotti per la pelle in contenitori di plastica, pastiglie o flaconcini con relativo emanatore, zampironi, insetticida spray.. preoccupiamoci di cosa assorbiamo con la pelle e inaliamo respirando, oltreché dei rifiuti che produciamo. Installiamo le zanzariere alle finestre per eliminare il problema in casa e scegliamo prodotti per la pelle e per l'ambiente a base di estratti d'erbe, in contenitori di vetro, molti allontanano efficacemente i fastidiosi insetti senza danneggiare noi né l'ambiente.


Per saperne di più:
http://rifiutizero.org/
http://www.bioequo.org/rifiutizero.html
www.bambinonaturale.it
"Mangiando in allegria", di Giusi D'Urso e Paola Iacopetti, Felici Editore 2008
"Bebè a costo zero", di Giorgia Cozza, Il Leone Verde Edizioni 2008
"Guida ai detersivi bioallegri", Maria Teresa De Nardis, Edizioni Emi
"Il concetto del continuum", di Jean Liedloff, Edizioni La Meridiana 2000
“Guida al consumo critico – Nuova edizione” del Centro Nuovo Modello di Sviluppo, EMI edizioni 1996-2008


1 Commenti

  1. Mi piace molto la foto...cinese ?
    Il tuo motto è eccellente...non comperiamo i rifiuti !
    Sì, perchè quando acquistiamo non ci rendiamo conto del packaging, che è spesso assurdo, anche 10 volte il peso ed il volume di certi prodotti.
    I consigli sono talmente tanti che almeno due o tre si possono mettere in pratica SUBITO.
    Ne aggiungerei uno che mi viene in mente: le cartucce di inchiostro per le stampanti. Se comperiamo quelle compatibili promuoviamo il RI-USO dei contenitori di inchiostro. Con un ulteriore vantaggio, quello di restituire la cartuccia esaurita al fornitore, continuando così nel circuito virtuoso.

    Grazie.
    Ciao.

    Renzo

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