di Paolo Cirica
E' stata ancora una notte di roghi di spazzatura a Palermo e in provincia, con 40 interventi dei vigili del fuoco. La maggior parte degli incendi, una trentina, sono stati appiccati nei comuni dove la raccolta dei rifiuti è affidata al consorzio Coinres ed è ferma da sette giorni per lo sciopero degli operatori che non ricevono lo stipendio da due mesi. In particolare, cumuli di pattume in fiamme sono stati segnalati a Termini Imerese, Bagheria, Villabate e Ficarazzi. In quest'ultimo centro, un grosso incendio è stato innescato su un fronte di una trentina metri di immondizie accumulatesi accanto al palazzo municipale. Dieci gli interventi dei vigili del fuoco a Palermo, dove le periferie soffrono ancora gli strascichi dell'emergenza dei giorni scorsi e la raccolta dei rifiuti avviene a rilento con la conseguenza di cassonetti stracolmi e mucchi di pattume che si formano rapidamente e marciscono in strada sotto il sole cocente.
A Bagheria, il vicesindaco Antonio Passarello ha disposto la chiusura di tutti gli uffici pubblici, comprese le scuole di ogni ordine e grado, per l'emergenza rifiuti. “Decisione presa – come da egli affermato in una nota – a causa dell'aggravarsi della situazione igienico sanitaria". Poco dopo l’emissione di tale ordinanza, il vicesindaco l’ha parzialmente modificata disponendo che alla chiusura degli uffici pubblici avrebbero fatto eccezione i servizi essenziali e l'ufficio elettorale per gli adempimenti per legge previsti in occasione dell'imminente consultazione referendaria.
Il comune che ha dato i natali a Renato Guttuso e a Giuseppe Tornatore, infatti, è uno dei ventidue centri dove da oltre una settimana la raccolta dei rifiuti è paralizzata per lo sciopero dei dipendenti del consorzio Coinres che, come anticipato pocanzi, sono in attesa dello stipendio da due mesi.
Cestini e cassonetti sono stracolmi. Nei mesi scorsi il governo regionale aveva erogato cinque milioni di euro: tale somma è servita per pagare soltanto una parte delle mensilità arretrate per gli oltre cinquecento dipendenti del consorzio. Oltre che a Bagheria, la situazione è grave anche a Villabate e a Ficarazzi.
Critico sulla decisione Pippo Cipriani, presidente dell'associazione antiracket ed ex assessore comunale di Bagheria, secondo il quale tale decisione di chiudere gli uffici pubblici è sbagliata in quanto non si fa che impedire la funzionalità dell'unico presidio attivo nel circondario. Cipriani aggiunge, inoltre, che "bisogna invece ribadire con forza la richiesta di commissariare il consorzio Coinres per affrontare l'emergenza con un interlocutore credibile e affidabile. Il ruolo del consorzio è ormai esaurito. In attesa di riformare il sistema degli Ato, quindi, occorrono soluzioni immediate per evitare rischi sanitari gravi".
Dunque, la soap opera della questione rifiuti a Palermo è tutt’altro che chiusa. Certamente i cittadini sono stanchi e saturi di questa situazione e chiedono, in maniera del tutto celere, delle risposte fattive e concrete.
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