Move On 1x100 : PER UN'ECONOMIA DELLA CULTURA. Workshop per un business etico in cultura.

Per una comunicazione "effetto domino".

di Chiara Di Salvo


Si è tenuto giovedì scorso a Roma, presso la Sala Conferenze dell'Ara Pacis, un importante workshop sull'economia in campo culturale intitolato “Per un'economia della cultura”.
Il workshop è stato promosso da Move On 1x100 e TestaccioLab, networks che da anni lavorano per il superamento di un grande limite ideologico: quello secondo cui Cultura e Profitto non possano coesistere e che, anzi, si elidano a vicenda. Il loro lavoro verte, quindi, sulla promozione di iniziative tese al riconoscimento e alla diffusione (presso imprese ed istituzioni) di un approccio diverso alla cultura, approccio necessario per comprendere i nuovi modelli del Business culturale sostenibile, in cui la relazione avviene tra l'Impresa che “finanzia” e l'Associazione che “propone”.

Consapevoli che l'industria culturale in Italia è un'eccellenza e che il business che ne deriva può essere benissimo ampliato per un rilancio vero dell'Economia, il workshop ha permesso un sano confronto tra istituzioni ed imprese che da anni lavorano per questo rilancio.
Purtroppo, sebbene invitati a presenziare e a discutere di serie problematiche, non hanno partecipato il Sindaco di Roma Gianni Alemanno, il Ministro per i Beni Culturali Sandro Bondi ed il Ministro della Gioventù Giorgia Meloni la quale, però, ha fatto recapitare una lettera aperta in cui dichiarava totale appoggio all'iniziativa e disponibilità collaborativa.
La giornata è stata suddivisa in tre sessioni: la prima, coordinata dall'architetto Antonio Pizzola, è stata dedicata ai “I generatori di cultura”, ovvero quelle Associazioni che si muovono in scenari spesso locali ma che tentano di dare il loro contributo alla cultura attraverso la creazione di progetti ed iniziative che portano a coinvolgere ragazzi e imprese locali. In particolare sono state presentate le iniziative di:
Testaccio Lab – realtà romana ma il cui raggio d'azione li ha portati a lavorare fino in Sicilia con il progetto L'Altrosenso (2008) – www.testacciolab.net ;
Esterni – realtà milanese che tenta di creare una nuova realtà culturale attraverso la trasformazione del territorio urbano: un “design urbano” per progettare, inventare la città trasformandola in un magnifico teatro di lavoro sociale – www.esterni.org;
Napoli Comicon e NapoliFilmFestival – realtà partenopea che ha trovato il modo di lavorare e trovare lacation utili e funzionali come le strutture museali statali (es.: Castel Sant'Elmo). Questa iniziativa ha permesso ad entrambe le parti di essere promosse: gli artisti hanno un posto rinomato e a norma che li può ospitare e lo spazio si propone come ambiente versatile e contenitore di cultura - www.comicon.it – www.napolifilmfestival.com.
Infine è stato presentato il progetto GiffoniFilmFestival – www.giffoniff.it - che, nello spiegare la politica culturale dell'Associazione, ha riassunto correttamente il fil rouge della prima sessione: la promozione del patrimonio culturale e, quindi, la sua inclusione in un contesto economico, parte dal territorio e dalla sua valorizzazione.
A seguire, la seconda sessione “Ruoli ed opportunità per gli attori locali” e la terza “Il contributo dell'economia della cultura per l'uscita dalla congiuntura” hanno evidenziato le diverse facce del problema. Gli interventi, quasi sempre mirati, sono stati veramente interessanti grazie anche alla ponderata e composta coordinazione di Stefano Monti – Tafter.it - per la seconda sessione, e a Myrta Merlino – Economix Rai 2 - per la terza.
Continuando il discorso sulla valorizzazione del territorio che può divenire generatore di economie, non posso non menzionare il significativo intervento del dott. De Chirico, Soprintendente BSAE della Calabria. Il Soprintendente, vero spirito illuminato, ha riportato i personali problemi riscontrati nell'attuare diversi progetti culturali. Promotore della riapertura al pubblico dopo i restauri dell'importante Galleria Nazionale di Cosenza presso Palazzo Arnone, De Chirico ha dunque reso noto come anche la collaborazione per progetti culturali risulti difficile non solo tra privati o privati/enti locali ma anche, se non soprattutto, tra istituzioni statali ed enti locali.
La cosa importante che mi preme sottolineare è che ogni ospite chiamato a parlare e a spiegare i propri punti di vista ha trovato terreno fertile per uno scambio di idee e di collaborazioni. Anche l'interessante dibattito emerso tra l'Assessore alle Politiche Culturali di Roma, Umberto Croppi, e lo stesso soprintendente De Chirico ha fatto emergere come, purtroppo, spesso siano la politica e la burocrazia ad ostacolare le attività e i progetti a chi ha VOGLIA DI FARE.
Consapevoli che la “voglia di fare” porta lavoro e che il lavoro porta denaro, il workshop si è concluso lasciando aperte molte strade e molte domande.
Anche se sono state riscontrate agevolazioni attraverso contorte detrazioni fiscali a favore delle Associazioni - gli attori della scena culturale, armati dell'art. 9 della Costituzione italiana, puntano verso un dialogo che coinvolga anche e soprattutto i politici, ovvero coloro che possono creare e/o modificare leggi per agevolare chi opera nel settore culturale.
Certi dunque che il dialogo, l'informazione e la collaborazione sono la base per la crescita ANCHE di questo settore, l'appello è rivolto agli operatori culturali, ai giornalisti, agli imprenditori, ai politici e, non ultimi, ai cittadini nella speranza che sia sempre più chiara la consapevolezza che la Cultura serve e non solo nella libreria di casa.


per info: www.testacciolab.net

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