Dl anticrisi, ecco le novità principali

di Valeria Del Forno
Il pacchetto di emendamenti presentati ieri dal Governo e dai relatori al decreto legge anti-crisi é corposo e include varie misure. Tra le novità lo scudo fiscale e la mini-stretta sulla previdenza a partire dall'innalzamento dell'età pensionabile delle donne nel pubblico impiego. Dure le reazioni dell'opposizione.

Sì allo scudo fiscale e alla riforma delle pensioni. Il decreto legge anti-crisi si arricchisce di due emendamenti che scatenano dure reazioni nell'opposizione. A cominciare dalla mini-stretta sulla previdenza oggetto dell'incontro con le parti sociali convocato per oggi a Palazzo Chigi. Sul tavolo la norma che prevede di legare, dal 2015, l'età della pensione all'aspettativa di vita, e quella che prevede gradualmente, l'innalzamento dell'età pensionabile a 65 anni per le donne nella pubblica amministrazione .

PENSIONI. Si parte nel 2010: le donne del pubblico impiego andranno in pensione a 61 anni, dagli attuali 60. La soglia aumenterà poi di un anno ogni due fino all’equiparazione nel 2018 con gli uomini. Sono escluse le lavoratrici che al 31 dicembre 2009 hanno maturato i requisiti di età anagrafica e contributiva previsti dall’attuale normativa: per loro le porte della pensione resteranno aperte.
Arriva anche una mini-stretta per le pensioni, che partirà dal primo gennaio 2015 e comporterà al massimo tre mesi di aumento dell'età pensionabile.

ARRIVA LO SCUDO FISCALE. A scatenare le polemiche è anche la terza edizione dello "scudo fiscale" firmato Tremonti. Troppi i patrimoni custoditi al di fuori dei confini nazionali: vanno riportati in Italia. Così arriva, si legge nella relazione tecnica, «un’imposta straordinaria sulle attività finanziarie e patrimoniali detenute fuori dal territorio dello Stato». I capitali che si trovano nei Paesi extra Ue dovranno essere rimpatriati, mentre quelli che si trovano in Paesi dell'Unione europea potranno essere sia regolarizzati (lasciandoli all'estero) sia rimpatriati. L’aliquota complessiva sarà del 5% e verrà applicata sulle attività detenute almeno al 31 dicembre 2008 o rimpatriate a partire dal 15 ottobre 2009 e fino al 15 aprile 2010. L'ombrello fiscale, nell'ultima versione, riguarda solo l'omessa dichiarazione e la dichiarazione infedele.
Lo scudo dovrà avere l’ok europeo e altri paesi, Stati Uniti in testa, stanno mettendo a punto regole simili, assicura Tremonti. Intanto l' opposizione punta il dito contro quella che viene definita "un’amnistia per evasori" e parla di condono: «Così si finisce per coprire evasione e reati finanziari», spiega il segretario della Cgil, Epifani.

REGOLARIZZAZIONE BADANTI : CARCERE PER FALSE DICHIARAZIONI. Novità in vista anche per le badanti e colf. Ma rispetto alle prime intenzioni c'é una stretta sul fronte dei controlli: chi presenta false dichiarazioni per la regolarizzazione rischia il carcere da 1 a 6 anni. Chi le assumerà dovrà avere un reddito minimo di 20 mila euro se il percettore è singolo e di 25 mila euro, invece, se a essere calcolato è il reddito di un nucleo familiare. Inoltre, una quota del gettito della regolarizzazione (267 milioni in 2 anni) andrà a finanziare il Servizio Sanitario Nazionale delle diverse regioni in proporzione all'emersione.

DPEF: PREVISTA CRESCITA ECONOMICA. Sempre ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato all’unanimità il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria (o DPEF) ) relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2010-2014.
Il quadro tracciato dal Dpef indica il 2009 come un anno difficile con una caduta del Pil del 5,2%, ma prevede un recupero del +0,5% già nel 2010 e del +2% per ciascuno degli anni 2011-2013.
Obiettivi del governo restano stabilità dei conti pubblici, coesione sociale e liquidità alle imprese, a partire da quelle piccole e medie.

Da lunedì prossimo il decreto passa alla discussione dell'Aula e il governo, dicono alcune indiscrezione provenienti da Palazzo Chigi, non esclude di chiedere il voto di fiducia per approvarlo in pochi giorni.

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