NATI DIGITALI ed E-BOOK


Mi scuso se i link della rubrica della settimana scorsa non funzionano ma (giuro!) funzionavano benissimo!!
Ri prendendo il filo del discorso, "Nati digitali" è il nome di una importante iniziativa dell'Unione Europea che si è svolta a Milano il 25 maggio scorso, nel corso della quale è stato elaborato un questionario a cui hanno risposto 500 ragazzi tra i 14 e i 18 anni

Alla prima domanda:
Come rappresenteresti il tuo rapporto con il libro cartaceo? Meglio studiare su un testo digitale?
sono seguite queste risposte:
• molto meglio i libri per studiare
• viva la carta
personalmente trovo più comodo studiare su un libro cartaceo, ma mi
rendo anche conto che con un testo digitale posso trovare molte più
informazioni che sono sicuramente più aggiornate. quindi meglio fare un
piccolo sforzo ma avere risultati maggiori.
• ma a me nn piace tanto studiare sai...
• VIENE IL MAL DI STOMACO SOLO A PENSARE DI APRIRNE UNO…
•DECISAMENTE MEGLIO UN TESTO DIGITALE!!!

la storia continua... ma le tecnologie dell'educazione hanno ormai invaso la nostra vita e siamo passati dal mondo fisico a quello virtuale, senza possibilità di scambio...

a voi la parola...

6 Commenti

  1. studiare è sempre dura, con o senza gli e-book....

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  2. mi ricordo un intervento fatto da Gino Roncaglia ad un convegno su editoria digitale ed e-book, nel quale si evidenziava un problema strettamente tecnico, e cioè il fatto che il monitor del computer emana luce e quindi stanca rapidamente la vista.
    tutto questo non intacca la validità della lettura in digitale, ma induce a ulteriori riflessioni soprattutto da parte degli educatori e da parte degli informatici che predispongono i supporti di lettura
    valentina

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  3. Purtroppo non ho più 18 anni......ahimè.......
    alle domande poste, rispondo che ho sempre letto e studiato sui testi cartacei e mi sono sempre trovata abbastanza bene.
    D'altronde, il progresso impone l'adattamento alle nuove tecnologie e, come abbiamo imparato ad utilizzare le lampadine al posto delle candele, così impareremo ad utilizzare gli e-book al posto dei libri......
    Annalisa

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  4. Le risposte date dai ragazzi al questionario mostrano, al di là di coloro che non aprirebbero nè il libro ne l'ebook, che anche nella fascia d'età dei nati digitali ci sono "fans della carta"...curioso ma non del tutto sorprendente...
    personalmente pur guardando con interesse all'ebook, sopratutto con supporti adeguati (leggere un libro magari molto ampio su un pc classico appare quanto mai arduo, con gli ebook reader e i portatili sempre più piccoli il discorso cambia), nel campo delle tecnologie dell'educazione sono attratto sopratutto dalle grandi opportunità e prospettive della "formazione on-line"...corsi, master che possono essere comodamente seguiti dal pc di casa, senza doversi spostare magari di decine di chilometri!
    Emy

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  5. Il mio defunto nonno, il rag.Ilo Bianchi, nel 1987 comprò uno dei primi videoregistratori in vendita in Italia. Il fatto, oltre a provocare entusiasmo in me e mio fratello- ora nonno ci potrà registrare i film! -, aiuta a capire quanto quell'uomo, dotato di scarso senso pratico, non temesse la tecnologia.

    Mi pare di vederlo inquietarsi mentre armeggia con le sue grosse mani odorose di tinta sui tasti del videoregistratore per regalarci quello che credeva fosse un film che potesse divertirci (e non si curava di consumare un'intera videocassetta da 240 minuti per un film che ne durava la metà).

    Siccome era un uomo impaziente che non tollerava alcun tipo di attesa, cominciava ad azionare l'apparecchio con una buona ora di anticipo, forse mantenendo una surreale diffidenza verso l'altrui puntualità, foss'anche quella di un apparecchio elettronico dotato di orologio.
    Oltre al videoregistratore, che gli permise di accumulare negli anni una vera e propria raccolta di film d'autore e da bambini, poi rimpiazzate, cresciuti noi nipoti piccoli, da opere liriche recitate e concerti di musica classica, il signor Bianchi,che con l'andarsene irritato in pensione poco prima degli 80 anni si sentiva la casa troppo stretta (un appartamento di 240 metri quadrati, con soffitti altissimi) si accostò cocciutamente alla cultura moderna e alla moderna tecnologia.

    Quell'omone impacciato era dotato, come ho già detto, di impazienza furiosa e di una permalosità infantile, il tutto accompagnato da una grande sensibilità e fine intelletto. Ricordo che aveva una calcolatrice per quei tempi supersonica, che faceva addirittura quello che ai miei occhi ignoranti sembrava un volgare scontrino pieno di numeri, e che invece era una specie di stampante.
    Si comprò, per ammazzare il tempo e per non prendersela col suo corpaccione ormai di vecchio che iniziava a tradire la mente sempre smaniosa, un bell'impianto hi fi, col quale, insieme a mia nonna, trascorreva i pomeriggi invernali ascoltando la lirica..

    Tanto il suo corpo si ingrigiva e accusava acciacchi, tanto la sua mente luccicava e cercava peccando solo di impazienza, cocciutaggine e facile insofferenza verso il superfluo, la disonestà e la politica italiana.

    Mio nonno mi ha insegnato ad aprire la mente a ciò che è nuovo e non averne paura e cercare con le proprie forze di farne un mezzo per arricchirsi interiormente e intellettualmente.
    Se l'avvento degli e-book può diffondere maggior cultura, ben venga.

    Arianna

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  6. mi sono molto intenerita leggendo Arianna e conoscendo il suo nonno e ho pensato ai miei nonni...
    ma questo non può essere un commento alle tematiche degli e-book, quindi ai nonni dedicheremo un post prossimo...
    patrizia

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