blank (b minuscola) ed e/static sono spazi speciali per l'arte contemporanea a Torino: Carlo Fossati, che li ha inventati e li gestisce, ha scelto di concentrare l'attenzione al suono. Sono spazi acustici per l'arte di oggi, l'unico progetto artistico sound specific a Torino.
Stralcio dal sito : http://www.estatic.it
Dal 1999 e/static si propone come spazio aperto all'arte "del tempo presente", che cioè non è estranea, nè in opposizione, ma si accorda bensì ai fenomeni che accadono nell'ambito del reale.
Tra una mostra ed una performance nel corso dell'anno, ogni autunno si presenta la rassegna Visionair.
VISIONAIR-09 (ottobre!) nico dockx, canecapovolto, dominique petitgand
Giunto alla sua edizione numero 9, il progetto visionair quest'anno viene anticipato di due mesi rispetto allo scorso anno per poter occupare lo spazio temporale di ottobre, mese intermedio, del passaggio e del cambiamento, primo dell'autunno, in cui riverbera ancora un po' del calore e della luce dell'estate e si presente l'inverno che verrà , un mese in cui è ancora possibile vivere all'aperto, quando il caldo estivo e il freddo invernale sono lontani, perché trascorsi o ancora da venire. Così una buona parte degli eventi in programma accade fuori, sul terrazzo di blank e poi ancora più lontano, sulla rotonda fra corso Palermo e corso Verona, dove il tram di Diogene ospita Nico Dockx, l’artista belga selezionato per l’edizione 2009 di bivaccourbano, con i suoi collaboratori e amici venuti da Anversa, e più lontano ancora, attraverso le vie, i viali e i lungofiume del Borgo Aurora, seguendo le indicazioni subdole e insinuanti del Nemico.
Torino è in questo periodo più che mai fertile di attività artistiche, di proposte internazionali, nella musica, nella danza, nel teatro, nell'arte.
Visionair è un piccolo spazio-tempo prezioso e specifico che ha proposto un piccolo cosmo di proposte internazionali:
Giovedì 8 ottobre 2009, dalle ore 18.30, "Diogene_bivaccourbano presenta Nico Dockx, incontro con l’artista belga selezionato da Progetto Diogene per l’edizione 2009 della residenza bivaccourbano.
Giovedì 15 ottobre 2009, l’happening outdoor “Nemico Interno”, di canecapovolto e una scelta ragionata di ‘film acustici’ realizzati fra il 1997 e il 2005.
Giovedì 29 ottobre 2009, alle ore 18.30, incontro/conferenza di e con Dominique Petitgand.
www.progettodiogene.eu
www.canecapovolto.it
www.gbagency.fr
Il progetto Diogene: bivacco urbano quest'anno ha piazzato un vecchio tram, nel bel quartiere Borgo Aurora, (a poche decine di metri dal fiume Dora e dalla galleria blank) lo ha ristrutturato e ne ha fatto la casa, lo studio, lo spazio espositivo per un artista selezionato tra molti internazionali: il belga Nico Dockx su un progetto che coinvolgerà altri artisti (i dettagli sopra o al link relativo), interagendo con il quartiere e gli studenti delle Accademie di Anversa e Torino.
L'happening Nemico Interno del gruppo catanese Cane Capovolto ha coinvolto piccoli gruppi di “spettatori”: ci siamo ritrovati ognuno con il proprio lettore audio mp3 in cuffia a camminare per le vie del borgo ascoltando voci che ci suggerivano azioni e direzioni, (dis)orientando il nostro percorso. A Torino si usa il francesismo fare flanella per indicare il vagare senza una meta e, per trasposto, un quasi oziare ambulante. Wikipedia scrive:
"Flâneur, parola introdotta dal poeta francese Charles Baudelaire, indica il gentiluomo che vaga per le vie cittadine. La parola non presenterebbe però un'esatta traduzione in italiano.
Il concetto di flâneur è altresì significativamente presente nell'opera di Walter Benjamin, nonché ricorrente nell'ambito di discussioni accademiche sulla modernità , ed è diventato significativo anche in architettura ed urbanistica”
Dunque mi sono trovato Flâneur ascoltatore a scoprire dettagli di un quartiere della mia città che mai avrei scoperto, incrociando altri Flâneurs, talvolta straniti, seguendo indicazioni per entrare in un bar, telefonare a Silvano a Roma, raccogliere muschio o cercare indizi o indicazioni andati deserti: un giovane calvo, qualcuno che scaricasse bagagli da un'auto parcheggiata, una persona con un cane.
Personalmente, nei panni degli artisti, avrei trovato più intrigante esplorare prima gli spazi coinvolti per preparare una audio specifico, invece di usare lo stesso navigatore audio già usato altrove in contesti totalmente diversi. L'interazione tra luogo e azione avrebbe acquistato una dimensione in più.
Interessanti e coinvolgenti i film acustici di Cane Capovolto, un po' radiodramma un po' teatro acustico, sostanziosi, concettuali ma acusticamente densi e corposi, capaci di arrivare da soli a rappresentarsi attraverso il suono senza troppe parole di spiegazione.
Chiusura ieri con Dominique Petitgand: artista francese che usa i suoni nei suoi lavori, come molti altri, ma che usa (quasi sempre) solo i suoni, come pochi altri fanno; una scelta coerente, importante e distintiva. Artista parigino - molto artista, molto francese, molto parigino - ha introdotto e raccontato alcuni suoi lavori, presentati frequentemente in spazi stimolanti ed il luoghi anche prestigiosi.
Durante la sua presentazione riflettevo sui diversi approcci italiano e francese all'arte: certo i profili di un gruppo come Cane Capolvolto e Dominique Petitgand sono assai diversi, ma la Sicilia e Parigi sono realtà davvero lontane e l'attitudine a presentarsi, nel presentare il proprio lavoro, è davvero diversa.
Per i film sonori siciliani, poche parole, essenziali, asciutte, utili ma dette con l'aria di chi sembra pensare che non sono davvero essenziali.
I lavori di Petitgand - quelli presentati peraltro originali e interessanti quanto essenziali e minimalisti - sono serviti ad una presentazione molto ricca e dilungata, piena di riferimenti ed auto riferimenti, ben lievitata insomma.
Del resto quello che in Italia è un sorbetto con vodka in Francia diventa Coupe Colonel. I nostri cugini d'oltralpe sanno confezionare bene, anche i prodotti di qualità .
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