di Vincenzo Jacovino
Portare a compimento un monitoraggio accurato, dettagliato nonché aggiornato delle realtà territoriali, in ambito culturali, della regione è stato, senza dubbio, un lavoro coraggioso e, comunque, encomiabile. E grazie a questa minuziosa analisi delle varie realtà si ha, finalmente, della Puglia, terra dalle molte voci, una geografia dai confini se pur variabili, è vero, però viva tanto da far emergere il rapporto tra vita e letteratura nelle sue più variegate sfumature. La regione mancava, in effetti, di uno studio di mappatura delle attività e della produzione letteraria, soprattutto in riferimento all’ultimo quarantennio anche se su di essa, sovente, si sono soffermati, parlandone diffusamente, singoli critici militanti e studiosi. Ma le loro indagini non andavano oltre una ricognizione delle forme della cultura letteraria nell’ambito pugliese, tutt’altra cosa è, invece, questo metodico e accurato studio.
A disvelare questa effervescente geografia è un’aggiornata ricerca (Letteratura del Novecento in Puglia 1970-2008, Ed. Progedit), condotta da studiosi universitari pugliesi e da critici militanti, una ventina circa, coordinati da Ettore Catalano. La minuziosa ricerca analitica si attarda, approfondendo, su movimenti, vivacità e pulsioni culturali del quarantennio attraverso “riviste, gruppi intellettuali, poeti, narratori, uomini di spettacoli, la letteratura “contaminata” dei pugliesi all’estero, l’evoluzione della lingua e dei dialetti” e cinema, sempre, nell’intento di individuare “una nuova, plurale identità ” della realtà culturale della Puglia, sempre più presente nel tessuto sociale nazionale ed europeo.
Lo spettro della ricerca è ampia e tutti gli autori, ognuno nel proprio specifico campo di indagine e studio, interrogano e ricercano, attraverso queste molte voci, un preciso connotato identitario di una Puglia che da tempo è in cammino e, come scrive Ettore Catalano, “naviga verso un paesaggio sociale e che reagisce con una resistente tenuta civile, una sostanza di umanità e una risentita coscienza etica, alla crisi economica, allo sfrangiamento e alla marginalizzazione”. Tutti, quindi, ricercano interrogano e propongono percorsi critici senza dar nulla per scontato e le scelte effettuate, ne sono una conferma. Per il lettore, invece, è un viaggio nei suoni e nei colori e nelle pulsioni, non solo letterarie ma anche e soprattutto sociali della terra di Puglia dalle tante peculiarità , risorse e capacità .
Letteratura del Novecento in Puglia 1970-2008 non è solo il monitoraggio dell’“esercizio letterario” dei tanti letterati che hanno operato e tuttora operano nella regione e fuori di essa tutt’altro, anzi risulta essere, in effetti, una fucina di ingegnosa operatività , un “laboratorio attivo e dinamico in cui maturano ricerche e progetti”.
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