Ospitiamo in queste fredde stanze questa poesia di una studentessa liceale...

A Napoli

Le notti francesi prendono vita per fuggire lontano da queste mura
Per andare altrove, dove il tempo si ĆØ fermato.
Non c’ĆØ soffitto, non ci sono porte
Solo immense finestre, dalle quali prendono vita:
Voci, odori, visioni immaginate.
I pensieri non vogliono piĆ¹ fuggire
Eppure da questa finestra niente si vede, ma tutto si immagina.
E con lei ho capito.
Ho amato Napoli dalla tua finestra,
Mi sono rilassata sui tuoi balconi,
E sui tuoi letti mi hai accolta.
I miei ricordi piĆ¹ belli nascono in te, accogliente tana.

Mahasti Nur

Buon Natale a tutti coloro che ci scrivono, ci leggono, insomma abitano, anche di passaggio, di sfuggita... la nostra terza stanza

patrizia

2 Commenti

  1. 21 dicembre
    La neve se ne frega . . .come me!

    Ridiamo come le montagne non appena gli voltiamo le spalle, ogni volta che sono sicure che nessuno le veda. Come il mare che si ostinano a chiamare furioso mentre le tempeste non sono che i suoi sghignazzi. Come le nuvole che se piangono pioggia ĆØ solo per il gran ridere. Come il vento che non fa che sganasciarsi e soffia soltanto perchĆ© deve riposare il respiro. Ridiamo come il cielo che deve avere tutti i motivi per ridere di noi ma anche con noi. Ridiamo come non potranno mai fare gli animali che non sanno cosa si perdono. Ridiamo come solo i piĆ¹ fortunati riescono a fare. Ridiamo di cuore.

    Usi il blu e fai sentire un po' di dio o dei suoi affini.
    Usi il giallo per dire che il sole non lo si puĆ² guardare in faccia. Il giallo per il potere. Il giallo per il volere.
    Usi il rosso per l'incombenza del sangue, la dipendenza dal sangue, l'intraprendenza del sangue. Usi il rosso per le radici.
    Usi il bianco per accendere la luce.
    Usi il nero per spegnerla. Per accendere l'ombra.
    Oppure li mescoli e abusi delle migliaia di nuove possibilitĆ 

    Io e la pazienza giriamo la faccia dall'altra parte quando ci incrociamo. Io e la pazienza abbiamo strappato le foto in cui eravamo insieme. Io e la pazienza, ora, ci stiamo inviando qualche cartolina.

    «Grazie per la neve che sta scendendo. Mi ĆØ sempre piaciuta, ma adesso mi sembra proprio puntuale. Tempestiva. Porta pulizia. Porta bianco. Costringe all’attenzione. Ai tempi lunghi. Lima rumori e colori. Lima le bave dei sensi. Ce n’ĆØ bisogno. Ancora per un po.»

    Tratto da "La neve se ne frega", di Luciano Ligabue.

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  2. Anch'io ho amato Napoli e i suoi profumi, sapori, colori, l'ho amata intensamente e la tua poesia me lo ha fatto ricordare quest'amore sopito.........
    estest

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