SCALDIAMOCI





ALESSANDRO DE SANCTIS

In questo periodo di profondo inverno, oggi è il 1° gennaio 2010, il pensiero va con facilità a camini accesi e spiagge tropicali bruciate dal sole, come recitano le pubblicità delle agenzie di viaggi.
Questo è del tutto naturale dato che la migliore forma di riscaldamento in assoluto ce la dà il sole, “Fat old sun” lo chiamavano i Pink Floyd, UTU i sumeri, SHAMASH i babilonesi e gli assiri, SIJEL in inglese antico, Saewelô o SUNNA in proto-germanico. E poi ELIO, APOLLO, INTI, RHA, MITRA…
Calore, vita, e infatti il Sole era molto spesso un Dio, un Dio che trasmette calore attraverso raggi infrarossi, dall’effetto altamente benefico: “l’esposizione ai raggi del sole per 10 o 15 minuti due o tre volte alla settimana è sufficiente per garantire la quantità di vitamina D necessaria all’organismo”, ci sono poi gli effetti sulla psiche, antidepressivo, euforizzante.
Da Wikipedia; “per irraggiamento s’intende il trasferimento di energia (calore) tra due corpi per mezzo di onde elettromagnetiche”. E’ quello che avviene prima di tutto col sole, ma è anche cio’ che avviene tramite sistemi a volte antichi di riscaldamento, come il pavimento, il soffitto e la parete radiante, il sistema ad ipocausto (usato dai romani nelle abitazioni e nelle terme), nella versione orizzontale o verticale, la stufa in maiolica, il termocamino e tanti altri sottosistemi.
Il tipo di sistema usato più di frequente, invece, è quello che produce calore trasferito principalmente per convezione (riscaldamento a mezzo dell’aria) e solo in piccola parte per irraggiamento; e cioè quello dei radiatori o termosifoni, che con le loro alette e la ridotta superficie radiante scaldano maggiormente l’aria invece di produrre energia radiativa, l’altro sistema a convezione più usato è il fan-coil, o il climatizzatore estate-inverno, che può immettere aria calda, e scaldare quindi esclusivamente per convezione, il peggiore metodo in assoluto.
Il calore trasmesso per convezione ha un’efficienza bassissima, all’incirca del 20%, mentre per l’irraggiamento si può arrivare all’80-85%!
I pavimenti, i soffitti e le pareti attraversate da tubicini di rame o in materiale sintetico (meno ecologico) all’interno dei quali scorre acqua calda diventano invece dei corpi radianti ed emettono tramite benefici raggi infrarossi, il calore radiante (o radiativo). Il microclima, ovvero l’insieme dei dati climatici interni ad un ambiente costruito, è caratterizzato principalmente dalla temperatura superficiale delle pareti orizzontali e verticali (sghembe in caso di edifici alla Zaha Hadid!) e dei mobili, della temperatura ambiente (interno) dell’aria e dell’umidità relativa. Ci sono poi da tenere conto della presenza di polveri, muffe, elettrostaticità, odori, influenzati dai fattori principali.
Il fattore fondamentale è la temperatura superficiale degli elementi interni del costruito, influenzata quasi esclusivamente dal riscaldamento radiante, l’aria calda non riesce a riscaldare efficacemente grossi corpi solidi, e quindi, se si è in un ambiente riscaldato per convezione e quindi con pareti e/o pavimenti, soffitti, mobili freddi, ci sentiamo a disagio, poiché il calore fugge dal nostro corpo (37°C) verso quelli più freddi, come l’acqua o qualsiasi altra cosa scende verso il basso. In apparenza l’aria è calda, ma abbiamo freddo, inoltre la temperatura troppo alta dell’aria porta disagi di tipo psico-fisico, l’aria si secca troppo e siamo soggetti ad emicranie, secchezza delle fauci (!), delle narici, si alzano le polveri e le difese immunitarie si abbassano.
Il riscaldamento radiante presenta invece il vantaggio di poter mantenere una temperatura dell’aria relativamente bassa, e allo stesso tempo un’alta temperatura superficiale delle superfici dell’ambiente interno, con conseguente buoni effetti psicofisici, mantenimento di buoni livelli di attenzione psico-motoria, umidità relativa nella media con conseguente staticità delle polveri, l’effetto radiativo comporta poi l’eventuale asciugamento di pareti e solai. A questo proposito è anche indicato il battiscopa-radiante.
Una delle migliori soluzioni è quella della parete radiante, poiché non crea il problema di diversificazione di temperatura tra piedi e testa che si può verificare con i pavimenti e i soffitti radianti. L’alta temperatura superficiale delle pareti crea un forte senso di benessere negli organismi umani, non essendoci dispersioni di calore verso queste ultime, essendo a temperature simili.
Nel caso di pavimenti e soffitti radianti i raggi radiativi non vanno a scaldare le pareti e quindi l’abitante prova una dicotomia termica tra verticale e orizzontale, in questo caso sarebbe consigliato l’uso combinato con sistemi tradizionali.
L’uso di sistemi radianti a pavimento e a soffitto, soprattutto, e a parete, necessitano dell’utilizzo di temperature non troppo alte, la T nella parte alta, prossima alla testa, non dovrebbe superare i 23°C, quindi è necessario che l’ambiente costruito abbia già in partenza delle condizioni di massimo risparmio energetico, orientamento, forma, isolamento ecc. ecc. (vedi le precedenti “puntate”) al fine di non necessitare di alte temperature d’esercizio per il riscaldamento. Questi sistemi hanno il loro migliore utilizzo in abitazioni di tipo passivo, o meglio ancora “Zero Emissioni”, alimentate da collettori solari, se necessario con il supporto d’altri sistemi per il periodo invernale.
Si possono utilizzare anche stufe in maiolica del modello nordico, alimentate a gas, metano, legna, che poste nel centro della casa, creano l’effetto irraggiamento centralizzato, migliorabile tramite camere di post-combustione dei gas con cui scaldare le stanze adiacenti, o tramite boiler che sfruttino il calore dei vapori per scaldare acqua da rimettere in circolo. Questo è anche il principio del funzionamento della moderna ed efficientissima caldaia a condensazione.
Analogamente è da valutare positivamente l’utilizzo di termo-camini che con l’aggiunta di un vetro termico di fronte alla bocca aumentano notevolmente l’efficienza, c’è poi il sistema ad ipocausto, che consiste nell’utilizzo d’aria calda incanalata in condutture inserite in intercapedini, questo sistema ha però un'efficienza leggermente minore (l’aria non è un buon accumulatore di calore), migliorabile in ogni caso tramite il riutilizzo del calore prodotto dai vapori di uscita e dal giusto posizionamento delle tubazioni.
L’uso del camino tradizionale è sicuramente consigliato come forma di calore eccellente dal punto di vista qualitativo (raggi ionizzanti e infrarossi) e psicologico, ha però una bassa efficienza, quindi dal punto di vista energetico può essere considerato solo un piacevole surplus.
(Tutti questi sistemi di riscaldamento vengono definiti ATTIVI, in quanto utilizzano un medium; acqua, aria, per poter produrre calore, a differenza dei sistemi cosiddetti PASSIVI, che sfruttano semplicemente l’irraggiamento solare, nel caso invernale, in modo dirett, senza bisogno di liquidi o fluidi ulteriori)

SCALDIAMOCI, sistemi efficienti ed ecologici

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