Enza Di Lallo
Dire le bugie è sbagliato, tradire è sbagliato, essere sleali lo è …..:se andiamo per regole e consuetudini quello che non si deve fare o non si può dire è una lista infinita , se la consideriamo da un punto di vista religioso è addirittura improponibile. Eppure, cosa pensiamo mentre viviamo le nostre quotidianità e tutti i giorni ci mettiamo davanti a delle scelte impensabili? Un tempo nel corteggiamento avvicinarsi all’essere amato era gioco forza di pedinamenti, di incontri studiati e di “ambasciatori” : ognuno nel proprio ruolo sapeva tessere le fila di un gioco che portava a concludere un affare commerciale a tutti gli effetti. Il pretendente , dopo aver adocchiato la sua preda, in una festa , in piazza o in chiesa, cominciava una lunga fila di appuntamenti più o meno dello stesso livello, con l’unico scopo di arrivare ad un finale, immancabilmente lieto. E così era.
Pochi i virtuosismi mentali, molta concretezza e quanto più giovani si raggiungeva l’obiettivo tanto meglio era.
I tempi cambiano, i costumi e gli usi anche: si evolvono o anche no….. fatto sta che di sicuro i tempi si sono accorciati: gli incontri studiati si sono trasformati in incontri casuali, nessuno ha più voglia di assumersi la responsabilità ,di fare la scelta e di prendere una decisione, così è sufficiente iniziare a frequentarsi in tranquillità e poi , col tempo , magari procedere per gradi.”L’ambasciatore” è stato sostituito da internet ma questo non basta….non è più un accordo di convenienza ma un’unione di sentimenti( e su questo , mi permetto di dire,non si discute, perché quelle volte che ci si impegna lo si fa in modo più spontaneo). Però ….però…..è sempre un terno al lotto, e come la metti la metti l’amore non si può mai controllare, e pure quando pensi di programmare ogni cosa, arriverà l’imprevisto a capovolgere il tutto. Per cui ritengo che la lealtà come principio sia il sentimento che bisogna sempre far prevalere e in particolar modo la lealtà verso i propri desideri ;prima di giudicare il tradimento di un amico o di un compagno , considerare quello che si compie tutti i giorni verso se stessi, ignorandosi ,annullando le emozioni a discapito di formalità , convenienze e ritorni…vivere liberi di sentire: niente è paragonabile ad un simile regalo, lo abbiamo conquistato a fatica, sarebbe meglio se riuscissimo ad apprezzarlo.
Posta un commento