Leggere Ebook



di Riccardo Malevolti

Mercoledì 26 maggio si è svolto, nel suggestivo ambiente della Biblioteca delle Oblate a Firenze, un laboratorio interattivo sulle caratteristiche dell'eBook.

La casa editrice Garamond, organizzatrice dell'evento, ha inoltre presentato il libro/ebook di Mario Rotta, Michela Bini e Paola Zamperlin: "Insegnare e apprendere con gli eBook. Dall'evoluzione della tecnologia del libro ai nuovi scenari educativi".

Il tema principale è stato sicuramente il cambiamento che sta avvenendo nel mondo dell'editoria e dell'educazione grazie all'avvento delle nuove tecnologie relative alla scrittura e alla lettura.

Durante l'incontro varie tipologie di professionisti, tra cui insegnanti, editori, bibliotecari e informatici si sono scambiati idee e perplessità sulle applicazioni dei nuovi supporti di scrittura/lettura nei suddetti campi.

Nel libro/ebook presentato si parla all'inizio della paura che è venuta fuori, durante gli ultimi anni da parte di ricercatori e autori, sulla possibile scomparsa del libro cartaceo a favore del libro elettronico. Durante questo incontro gli autori hanno annullato questo timore, sorto anche in alcune persone presenti, affermando che "gli ebook non sono un'opzione tecnologica alternativa ai libri, ma rappresentano l'evoluzione stessa, e di conseguenza la sopravvivenza e la continuità del libro. Gli ebook in sostanza sono semplicemente sia libri del futuro che il futuro del libro".

Dalla nascita del libro in Grecia, attraversando il passaggio dal rotolo al codice, fino ad arrivare al libro a stampa il percorso del libro ha sempre provocato profonde trasformazioni sociali accompagnate da ansie personali e collettive.

Oggi stiamo attraversando una nuova rivoluzione, con le stesse difficoltà a comprendere i meccanismi innovativi che hanno incontrato prima di noi le persone dei secoli passati.

Comunque il futuro è questo e non dobbiamo aver paura di viverlo, perchè il caro libro cartaceo, a cui molti miei contemporanei, sono affezionati continuerà ad esistere.

Questo laboratorio è stato veramente interessante, ricco di spunti di riflessione e molto utile a chi non aveva la più pallida idea di cosa fosse un ebook e di conseguenza un e-reader.

L'unica nota negativa: la mancanza di studenti universitari in quanto eravamo presenti solamente in due, compreso il sottoscritto. La causa? Probabilmente la poca pubblicità data all'evento.

Spero che ci siano altre occasioni.
Infine vi segnalo questo simpatico video che vi farà riflettere su quanto detto nelle righe precedenti.




10 Commenti

  1. In un libricino molto interessante, edito da Sellerio nel 1988, diretto esplicitamente ai "bibliofili", o meglio ai "bibliomani"antichi e contemporanei, scritto da Gaetano Volpi, stampatore ed editore in Padova, insieme con il fratello Giannantonio, dal 1717 al 1756, dal titolo "Del furor d'aver libri. Varie Avvertenze Utili, e necessarie agli Amatori de'buoni Libri, disposte per via d'Alfabeto",ho trovato spunti di riflessione che, quando lo lessi la prima volta,in quegli anni'80,non avevo assolutamente preso in considerazione.Sento l'urgenza però di ritirare fuori alcuni pensieri che,nel momento stesso in cui sto vivendo la mia contemporaneità, fatta anche di e.book, che ancora non ho sperimentato come invece ho fatto con gli audio libri( sono una sfegatata fan della radio), credo che mi portino a parteggiare sempre per "le cose che vivono". Mi spiego meglio.Citando gli spunti per ordine, partirei dal risvolto di copertina.Qui il curatore dell'edizione Sellerio, elegante e minuta come è sua nota identificante fra le altre edizioni,spiega brevemente l'inserimento della voce "Bibliomania" nel secondo volume dell'Enciclopedia illuminista: "furore di avere libri e di ammucchiarli"; inoltre riporta il consiglio,inserito nella stessa voce, di farsi una biblioteca secondo l'uso del signor Falconet,il quale," se non vi sono che sei pagine meritevoli d'esser lette, separa quelle dal rimanente e getta l'opera nel fuoco". Una bella possibilità di scegliere! Una connaturata o radicata libertà di agire nei confronti di ciò che viene comunicato; quindi il libro reale è un veicolo di libertà fin dalle sue più interne ed esterne pagine:posso dire lo stesso del libro elettronico provando la stessa soddisfazione fisica nel tagliare le pagine di carta e scegliere liberamente cosa deve rimanere di quanto voglio leggere? Non lo so. Devo comunque sperimentare.Altri spunti di riflessione si trovano nelle pagine della " Nota" al testo di Gianfranco Dioguardi, il bibliomane ricercatore delle rare edizioni che in una delle più importanti Librerie antiquarie di Roma, la Libreria "Rappaport", si trovò tra le mani una delle duecento "rarissime" copie, stampate a Padova, del volume del Volpi.Costui provò, racconta, una sensazione fisica intensa, un'emozione che lega, nell'ugualianza del primo impulso ad avere ciò che è raro e ricercato, tutti gli estimatori ed i fruitori non occasionali, tutti coloro che costruiscono un percorso formativo personalizzato riflesso nelle scelte dell'arte editoriale, dell'arte figurativa e nelle scelte di vita nel loro complesso. Un'ultima riflessione mi è stata fornita da queste righe in cui il Dioguardi esprime apertamente il suo pensiero sull'oggetto "libro":"Ho potuto capire (leggendo le raccomandazioni del Volpi su come tenere una "domestica libreria"-inciso mio-)inoltre, come mai i libri abbiano un loro proprio odore indipendentemente dagli animali che li frequentano, proprio come gli esseri viventi. E' un odore che li caratterizza rendendoli più che mai oggetti dotati di unaloro vera e propria vita". Sono arrivata alla conclusione del mio commento che non vuole essere un arroccamento del vecchio di fronte al nuovo che avanza, ma una presa di coscienza della perdita della fisicità e della caratterizzazione. Comunque non lo so! Devo sperimentare! Ciao, Elena

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  2. Non sono contro gli e-book. Anzi. Penso che possano dare la possibilità anche ad autori sconosciuti di pubblicare. Certo, il libro resta un oggetto fisico e metafisico insostituibile come dice Elena. Ma forse nell'età della comunicazione istantanea è meglio dare la possibilità a giovani autori di pubblicare senza dover spedire l'odiato e amato manoscritto alla casa editrice che nemmeno lo leggerà. Io ho cominciato pubblicando sul mio blog che è una seconda casa senza porte nè finestre. Tutta mia.

    Alessanndra

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  3. A Informatica umanistica c'è un corso di editoria digitale. Sarebbe utile per tutti che insegnassero anche a usare un e-reader perché è il futuro della lettura secondo me. Si potrà leggere senza supporti cartacei e questo cambierà le abitudini dei lettori. Leggere in qualunque luogo è già possbile. Lo è sempre stato. La cosa nuova sarà fare ricerche in tempo reale nei testi. Credo che saranno avvantaggiati i ricercatori di professione. Sempre che la figura del ricercatore non sparisca per sempre....

    Claudio

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  4. Certo, le ricerche nel testo aiuteranno i professionisit della scrittura e dello studio. Il lettore colto ma non specialista secondo me non cambierà le sue abitudini: leggerà in casa come in treno, solo su un supporto diverso come ha scritto Claudio. A Informatica umanistica c'era, prima della riforma, un corso che insegnava a trasformare romanzi in ipertesti. Credo che la vera rivoluzione sarà questa: un ipertesto creativo.

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  5. devo confessare che questo video è illuminante, carico di mille pensieri e più chiaro di ogni parola scritta sull'argomento...

    chiarina

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  6. certo l'eBook non potrà prendere il posto del libro cartaceo nella nostra libreria, ma servirà comunque ad arricchirla seppure virtualmente, anche perchè il vantaggio dell'eBook è proprio quello di poterne usufruire in qualsiasi momento e ovunque. chi ama leggere o scrivere non farà differenze tra digitale o cartaceo. i risultati saranno sempre gli stessi: creare, divulgare,apprendere, ma soprattutto appassionarsi a ciò che si scrive e a ciò che si legge.
    Barbara

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  7. Secondo l'articolo pubblicato sul giornale La Repubblica, in data 20 luglio 2010, dal titolo: IL PRIMO SORPASSO DEGLI E-BOOK SU AMAZON LA CARTA RESTA DIETRO, pare che ci sia stata una crescita nella vendita degli ebook rispetto ai cartacei hardcover, che negli ultimi tre mesi ha portato ad un rapporto di 143 a 100. il merito di questa crescita così come sostiene Amazon, è dovuto ad un calo dei prezzi.Secondo Cristina Mussinelli, unica rappresentante a livello europeo nel board di ldpf, è troppo presto per parlare di sorpasso digitale sul cartaceo nelle vendite complessive. i dati però fanno prevedere un aumento in Europa entro la fine dell'anno. L'AIE (Associazione Italiana editori), sostiene che entro la fine dell'anno 2 titoli su 100 pubblicati saranno ebook. anche in Italia è prevista per l'autunno una accelerazione in questo senso, in attesa dell'uscita dei primi titoli dei tre poli più importanti di distribuzione ebook in Italia: Bol.it (Mondadori), Edigita e Bookrepublic ( di Digitpub). Il taglio dell'IVA servirà a fare aumentare la pubblicazione di ebook e di conseguenza l'aumento delle vendite.


    Barbara

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  8. L'e-book distruggerà la lettura dei libri cartacei? Non credo affatto. Cara Patrizia, io ho a che fare con pazienti che non leggono per pigrizia e non conoscono quel piacere della carta di cui parla Elena. Io penso che la lettura sia uno stato dell'anima e delle mente (sono uno psicologo e consulente filosofico che è già passato dal tuo bel sito) e che non sia importante il supporto. Se quei pazienti a cui consiglio di prendere in mano un libro e provare a entrare in quel mondo troveranno più facile accendere il PC (quello lo fanno eccome) allora forse avrò vinto in qualche modo la mia battaglia.

    Adriano P.

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  9. Ogni novità viene guardata con sospetto perché si pensa che porti in sé il germe di una qualche "rivoluzione", grande o piccola che sia, pronta a scardinare le certezze degli individui e di conseguenza la loro tranquillità.
    Non credo che l'e-book rappresenti il presagio di un imminente cambio di rotta nel nostro modo di leggere, né tanto meno lo percepisco come la nemesi del supporto cartaceo, a cui ogni lettore è irrimediabilmente legato.
    Semplicemente, penso che la lettura abbia imboccato strade nuove, alternative, che non tradiscono il passato e quelli che possono essere considerati “fruitori classici”; ma aprono un ventaglio di possibilità a chi non aveva ancora trovato il giusto approccio alla lettura: sia per questioni di tempo, di praticità o anche solo di inclinazione personale.

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  10. Ogni novità viene guardata con sospetto perché si pensa che porti in sé il germe di una qualche "rivoluzione", grande o piccola che sia, pronta a scardinare le certezze degli individui e di conseguenza la loro tranquillità.
    Non credo che l'e-book rappresenti il presagio di un imminente cambio di rotta nel nostro modo di leggere, né tanto meno lo percepisco come la nemesi del supporto cartaceo, a cui ogni lettore è irrimediabilmente legato.
    Semplicemente, penso che la lettura abbia imboccato strade nuove, alternative, che non tradiscono il passato e quelli che possono essere considerati “fruitori classici”; ma aprono un ventaglio di possibilità a chi non aveva ancora trovato il giusto approccio alla lettura: sia per questioni di tempo, di praticità o anche solo di inclinazione personale.

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