San Giovanni in Venere

Enza Di Lallo

Un'abbazia del XII secolo,situata su un promontorio sovrastante il mare Adriatico, a pochi chilometri dalla cittadina in cui vivo......è lo scenario di un libro, una narrazione storica ,scritta da un uomo nato e vissuto proprio lì, a Fossacesia.
Sfoglio la prefazione del libro :“Chi è stato almeno una volta nell'abbazia di San Giovanni in Venere non può non aver subito il fascino della possenza e della spiritualità che vi si respira”....” a ciascun fossacesiano frequentarne assiduamente le mura, il chiostro, il belvedere, genera forte il senso di appartenenza al proprio territorio....”
Già, orgogliosa appartenenza e grande passione: sono gli ingredienti principali che colpiscono chi come me si è avvicinato in punta di piedi alla presentazione di questo libro, qualche settimana fa appena. E ,se in un primo momento, quello che era più ovvio pensare ,era il fatto di provare una grande emozione, nelll'assistere alla dedizione ,e alla tenacia ,con cui sono state mandate avanti, per anni ,le ricerche necessarie a rendere la stesura definitiva,un compito reso ancora più difficile dall'affetto verso quelle parole, lasciate come testimonianza di amore.....Quello stesso amore di una figlia, verso il proprio padre che non c'è più, è stato il motivo di un pomeriggio tanto intenso.
Paolo Carlini, scopro, non era un letterato né uno storico affermato, e chi ha avuto la fortuna di conoscerlo ha conosciuto il suo immenso attaccamento per la terra in cui è nato , tale che lo ha spinto ad appassionarsi, e a studiarne, il suo più illustre monumento.
E così, in un pomeriggio caldo e afoso di luglio, mentre me ne sto sul balcone ,a sfogliare le righe di questa opera postuma , respiro l'energia impiegata in anni di ricerche , i mille dubbi,e i lunghi peregrinaggi attraverso le biblioteche e gli archivi dell'Italia centro-meridionale.
Ciò che ne è risultato è una cronistoria dell'illustre abbazia ,esposta in modo semplice, ma rigoroso nei dati , affinchè sia conoscibile a tutti.
Un centinaio di pagine scritte in forma colloquiale e per niente schematica.
Se mi chiedessero perchè consiglio di leggere questo libro, sicuramente direi di farlo per aggiungere un pezzo di cultura storica locale. Ma il motivo vero ,che rende una narrazione storica un vero momento di riflessione, al di là dei tanti numeri e informazioni, è il cuore ,colmo di passione di un uomo qualunque per la sua terra , per le sue origini, per le tradizioni che hanno reso speciale allo stesso autore quelle mura possenti, il freddo che traspare sfiorando con la mano le pareti in muratura , le emozioni ,e le sensazioni, attraverso le quali forse saper cogliere tanti secoli di storia. Misteriosamente tramandato dalla silenziosa sconfinata bellezza del panorama su cui si affaccia, davanti agli occhi grande azzurra distesa d'acqua.....orgoglio di un angolo della mia terra , la mia bella regione, l'Abruzzo.

2 Commenti

  1. Antonio da Francavilla13 luglio 2010 alle ore 14:14

    Gentilissima Enza, la descrizione che fa così bene di San Giovanni in Venere si è posta alla mia attenzione almeno per un duplice motivo. In gioventù mi sembra di ricordare che più di una volta sono andato a visitarlo. Una coppia di sposi di mia conoscenza ha celebrato le nozze proprio in quel Santuario. Non basta. L’immagine che ne dà è talmente viva e appassionante che si è destato in me il desiderio di visitarlo di nuovo. È anche certo che l’autore del libro doveva avere una passione molto forte per questo luogo così caratteristico. In caso contrario non gli avrebbe dedicato tanto studio e tanto tempo per portare a termine le sue ricerche. Un altro fatto è certo. Se l’autore del volume da lei presentato avesse la possibilità di leggere il suo sevizio, si sentirebbe giustamente soddisfatto e gratificato. Aver impiegato le sue energie nel condurre a termine il suo lavoro sarebbe svuotato del suo significato se persone come lei non l’avessero di nuovo portato all’attenzione degli appassionati di luoghi che hanno lasciato una loro traccia permanente nella memoria del tempo. .

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  2. Carlo Amoroso da Chieti28 luglio 2010 alle ore 19:22

    Gentilissima Signorina Enza,
    ho letto pochi istanti fa la sua bellissima recensione di un libro che non conosco affatto.
    Mentre leggevo con la mente e lo spirito mi sono ritrovato a San Giovanni in Venere e ho rivisto, tramite le sue appropriate parole sia l'Abbazia che il Monastero adiacente, che tanto mi piacciono e mi appassionano sia come opere d'arte,( l’austera e in un certo senso fredda bellezza gotica che li caratterizza…), e sia come simbolo e orgoglio del territorio che li ospita:
    l’Abruzzo e più precisamente la Provincia di Chieti.
    Ormai sono alcuni anni che non vado a visitarli, anche se abito a pochi chilometri di distanza, ma durante il prossimo mese di agosto ci andrò senz’altro e spero di farlo di mattino presto per potermi godere il silenzio profondo che vi regna e bearmi dello stupendo paesaggio che si ammira da lì .
    Grazie di cuore, Signorina Enza, per avermi risvegliato questo desiderio con la sua precisa, attenta ed encomiabile descrizione di questo posto incantevole: SAN GIOVANNI in VENERE.

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