"Ricordi tanti e nemmeno un rimpianto"
Due serate dedicate a Fabrizio De Andrè , e fin qui nel mio racconto non ci sarebbe nulla di speciale ma quello a cui ho assistito è....emozioni pure in musica , poesia, talento e brividi.
La mia è una cittadina di circa 40 mila abitanti.....al centro di Lanciano vi è un locale, il Corvo Torvo, posto dalle mille e una notte........ i muri spessi in pietra , il soffitto con le volte, una penombra rischiarata dalla luce delle candele, i tavoli in legno , gli arredi semplici e originali...uno stile unico, il cui merito è tutto del padrone di casa, Silvano Piccirilli, una persona impareggiabile nel suo essere : possiede la qualità rara di saper cogliere l'essenza in ogni cosa e arrivare a toccare l'anima delle persone , sia con la sua cucina – da provare assolutamente!- sia come novello mecenate....
E le serate per De Andrè ne sono la prova tangibile: il locale pieno, sold out già da settimane,un'indimenticabile tributo ad un grande artista ,un' ottima organizzazione : l'aria avvolgente di profumi, spezie,odori, tutto intorno è calore....anche la distanza irrisoria fra il microfono e il pubblico, necessaria però a sottolineare la grandezza degli interpreti.
Le emozioni non hanno etichette, non hanno appartenenze...il bello è proprio questo che sono di tutti ....e quando arrivano al cuore un momento qualunque si trasforma in un momento speciale.
In un vortice di polvere
gli altri vedevan siccità,
a me ricordava
la gonna di Jenny
in un ballo di tanti anni fa.
Sentivo la mia terra
vibrare di suoni, era il mio cuore
e allora perché coltivarla ancora,
come pensarla migliore.
Libertà l'ho vista dormire
nei campi coltivati
a cielo e denaro,
a cielo ed amore,
protetta da un filo spinato.
Libertà l'ho vista svegliarsi
ogni volta che ho suonato
per un fruscio di ragazze
a un ballo,
per un compagno ubriaco.
E poi se la gente sa,
e la gente lo sa che sai suonare,
suonare ti tocca
per tutta la vita
e ti piace lasciarti ascoltare.
Finii con i campi alle ortiche
finii con un flauto spezzato
e un ridere rauco
ricordi tanti
e nemmeno un rimpianto.
Mi guardo intorno e vedo mani che vibrano , occhi che sognano e , senza distinzione di età o cultura, un solo linguaggio quello della musica...... attraverso ritmi differenti, voci che si distanziano e percorrono le linee del pentagramma assorbo rapita la melodia....e non è mai abbastanza.... Applausi, solo applusi, signori questa è arte....
....e agli avventori solo per aver scelto di essere lì, e a quelli che ,passando da queste parti, e concedendosi una sera a Lanciano, avranno l'arguzia di entrare al Corvo...chapeau!
Due serate dedicate a Fabrizio De Andrè , e fin qui nel mio racconto non ci sarebbe nulla di speciale ma quello a cui ho assistito è....emozioni pure in musica , poesia, talento e brividi.
La mia è una cittadina di circa 40 mila abitanti.....al centro di Lanciano vi è un locale, il Corvo Torvo, posto dalle mille e una notte........ i muri spessi in pietra , il soffitto con le volte, una penombra rischiarata dalla luce delle candele, i tavoli in legno , gli arredi semplici e originali...uno stile unico, il cui merito è tutto del padrone di casa, Silvano Piccirilli, una persona impareggiabile nel suo essere : possiede la qualità rara di saper cogliere l'essenza in ogni cosa e arrivare a toccare l'anima delle persone , sia con la sua cucina – da provare assolutamente!- sia come novello mecenate....
E le serate per De Andrè ne sono la prova tangibile: il locale pieno, sold out già da settimane,un'indimenticabile tributo ad un grande artista ,un' ottima organizzazione : l'aria avvolgente di profumi, spezie,odori, tutto intorno è calore....anche la distanza irrisoria fra il microfono e il pubblico, necessaria però a sottolineare la grandezza degli interpreti.
Le emozioni non hanno etichette, non hanno appartenenze...il bello è proprio questo che sono di tutti ....e quando arrivano al cuore un momento qualunque si trasforma in un momento speciale.
In un vortice di polvere
gli altri vedevan siccità,
a me ricordava
la gonna di Jenny
in un ballo di tanti anni fa.
Sentivo la mia terra
vibrare di suoni, era il mio cuore
e allora perché coltivarla ancora,
come pensarla migliore.
Libertà l'ho vista dormire
nei campi coltivati
a cielo e denaro,
a cielo ed amore,
protetta da un filo spinato.
Libertà l'ho vista svegliarsi
ogni volta che ho suonato
per un fruscio di ragazze
a un ballo,
per un compagno ubriaco.
E poi se la gente sa,
e la gente lo sa che sai suonare,
suonare ti tocca
per tutta la vita
e ti piace lasciarti ascoltare.
Finii con i campi alle ortiche
finii con un flauto spezzato
e un ridere rauco
ricordi tanti
e nemmeno un rimpianto.
Mi guardo intorno e vedo mani che vibrano , occhi che sognano e , senza distinzione di età o cultura, un solo linguaggio quello della musica...... attraverso ritmi differenti, voci che si distanziano e percorrono le linee del pentagramma assorbo rapita la melodia....e non è mai abbastanza.... Applausi, solo applusi, signori questa è arte....
....e agli avventori solo per aver scelto di essere lì, e a quelli che ,passando da queste parti, e concedendosi una sera a Lanciano, avranno l'arguzia di entrare al Corvo...chapeau!
COMPLIMENTI SUPER per l’articolo, che mi ha trasportato in un ambiente ricco di vita, di emozioni e di calore umano, che è difficile trovare oggi , così presi, come siamo, dal vortice del consumismo sfrenato e dall’apparire diversi da quello che realmente siamo!!!
ردحذفGRAZIE per avermi fatto tornare indietro nel tempo e rivivere momenti particolarmente belli, come una serata trascorsa insieme ad amici nell’ascoltare VERA MUSICA in un silenzio profondo, rotto soltanto dagli sguardi di assenso, che ci scambiavamo per apprezzare un passaggio interessante, emozionante e toccante!
Hai saputo veramente cogliere l’essenza della serata e mi CONGRATULO ancora con te!!!
Molto interessante anche il video che hai inserito in fondo all’articolo!
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