Macherio. Le Torrette ha i numeri della vittoria! Incredibile ma vero, la piccola chiesetta di Macherio dedicata a Santa Margherita alle Torrette, a sole 18 firme dal primo posto, è il secondo luogo più amato della provincia di Monza, facendo cadere addirittura al millesimo posizionamento la storica Villa Reale di Monza. Una vittoria, quella di Macherio, che deve e vuole appartenere a tutti, soprattutto ai circa 2500 italiani che l'hanno firmata con il cuore. È proprio questa l'iniziativa del FAI, denominata I Luoghi del Cuore 2010, che ha mobilitato centinaia di persone - e non solo di Macherio - per nominare e far salire alla ribalta una chiesetta che probabilmente di beni artistici non ha molto in confronto ad altri luoghi e santuari ma certo è un bene storico, radicato nel territorio e che fa parte della storia di Bareggia e dei Comuni che se la dividono. E proprio il senso di appartenenza ha vinto anche questa volta facendo sì che non solo le Torrette si è posizionata seconda in provincia ma addirittura 42ª in Italia! Il primo bene brianzolo, la chiesa di Santa Maria in Campo a Cavenago Brianza, si è classificato al 41° posto, con 2.598 voti. A seguire, con 2.580 segnalazioni, troviamo l'Oratorio di Santa Margherita che risalente presumibilmente al XIV secolo, di modeste dimensioni e in stile gotico-lombardo era il punto di ritrovo e di preghiera della frazione di Bareggia, oggi collocata a metà tra il comune di Macherio e il comune di Lissone. Di proprietà privata, la chiesetta è sempre chiusa tranne che nel mese di maggio per la recita del rosario. L'iniziativa di inserire la chiesetta all'interno del circuito FAI è stata promossa dall'associazione Torrette-Bini-Dosso-Boscone e dal Comitato Brianza Centrale - Quando il FAI ha lanciato l'iniziativa per il 2010, Gianni Casiraghi dell'associazione Torrette-Bini-Dosso-Boscone ha pensato di candidare la chiesa di Macherio come bene del Cuore – spiega Zeno Celotto, coordinatore del Comitato Brianza Centrale – Ovviamente l'invito era quello di sottolineare che non solo la struttura ma anche e soprattutto il territorio erano e sono parte integrante di quella che una volta era l'intera area. Infatti la tutela della chiesetta è la tutela del paesaggio non antropizzato in cui l'edificio valorizza il contesto e viceversa. Voglio però sottolineare che le nostre difficoltà ci sono con qualsiasi amministrazione, tant'è che proprio dietro la chiesa la precedente giunta ha fatto costruire delle case senza considerare minimamente il luogo. Dunque – continua Celotto - considerando che la zona delle Torrette è in linea con il PLIS la nostra preoccupazione è che non si consideri lo stesso PLIS come bene patrimoniale ma come area da antropizzare. A questo proposito, di fronte al continuo rincorrersi di voci che prospetterebbero ipotetiche quanto inaccettabili ed inutili insediamenti residenziali sull'area retrostante la Chiesetta delle Torrette, siamo profondamente preoccupati che tale possibile scempio del possa avvenire per fini di pura speculazione -. Di fatto i dati parlano chiaro: la provincia di Monza e Brianza è al secondo posto in Italia per il consumo del territorio verde, prima di noi c'è Napoli, che è tutto dire. Forse le preoccupazioni sono lecite e la chiesetta potrebbe essere un buon cavallo di Troia per aprire un varco di tutela sul paesaggio. Eppure il vicesindaco Caspani parla chiaro su questo problema - La decisione aderire all'iniziativa e di invitare i cittadini a seguire il concorso è nata dalla volontà di preservare e far conoscere un monumento che è parte integrante del patrimonio artistico non solo di Macherio ma della Brianza. Siamo orgogliosi del risultato ottenuto e sono certa che da soli non ce l'avremmo fatta. Noi abbiamo dato la possibilità a questa iniziativa di essere compresa e conosciuta anche attraverso i mezzi istituzionali, andando per le scuole, promuovendolo sul portale del Comune, attraverso il notiziario mensile o facendo banchetti. Voglio che sia ben chiaro che non abbiamo tentato di politicizzare un evento come questo poiché la cultura è di tutti e per tutti abbiamo lavorato. Per questo ringrazio coloro che hanno collaborato alla raccolta delle firme, in modo particolare l’Associazione Torrette-Bini-Dosso-Boscone di Macherio, l’Oratorio di Bareggia e lo storico Silvano Lissoni, ma anche tutti quelli che si sono resi promotori dell’iniziativa e che hanno votato per Macherio. Per quanto riguarda le preoccupazioni di cementificare l'area, posso dire con sicurezza che la giunta comprende le perplessità ma in nessun caso sarà toccata l'area delle Torrette se non nella lontana zona in prossimità con Via Bosco del Ratto, area che sarà dedicata alle persone espropriate per la Pedemontana e che, giustamente, vogliono rimanere nel loro territorio. Ma in nessun caso saranno toccati per l'urbanizzazione gli ettari di area verde intorno alla chiesetta e il bellissimo viale alberato adiacente. Anzi, mi auguro che il risultato conseguito con il FAI solleciti a intervenire sul restauro dell'edificio che, per il poco utilizzo che se ne fa, rischia di andare sempre più in degrado. Io credo che questo straordinario risultato sia giunto perché le persone amano il loro territorio, sentono molto forte il legame con la propria terra e in nessun caso vogliono vederla perduta -.
I numeri delle Torrette
di Chiara Di Salvo
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