Equità e democrazia

di Vincenzo Jacovino

Cos’è l’equità? Il dizionario parla di virtù e “sentimento naturale di giustizia”, sarà per questa ragione che i nostri governanti la disconoscono? Colmi come sono di vizi e arroganze di ogni genere e tipo. D’altro canto, è da millenni che l’80%, è comunque una percentuale per difetto, del genere umano rincorre la predetta virtù equitativa non riuscendo mai ad acciuffarla. Siccome l’equità riempie e sostanzia la democrazia, perché mai utilizzarla? Ma senza equità si può parlare di democrazia? Quando questa è alquanto surrettizia come la nostra, è sempre possibile sussurrare a fil di voce:

Privilegi non tolsi e non aggiunsi al popolo,
assegnandogli tanto quanto basta.
(Solone)

e così si allontana sempre di più non solo il senso equitativo ma, soprattutto, la democrazia. Ci si chiede, quindi, si riuscirà mai ad acciuffarla? No ed è una certezza. E’ dalla notte dei tempi che il popolo fornisce sacche di sangue ricevendo solo tanto quanto basta per sopravvivere. Ma è proprio necessaria che sopravviva? Si. Per i gestori della cosa pubblica, è indispensabile e necessitante perché quando la società agonizza o è sull’orlo del precipizio costoro hanno sempre a chi rivolgersi: al popolo al quale si ha anche da dire duramente, qualora dovesse contestare,

il fatto suo,
quello che ha, non poteva neppure
sognarselo …….
(Solone).

Ci si aspettava, pertanto, che dai nuovi governanti giungessero le lacrime per tutti invece solo lacrimucce

………… a quanti
per potenza o denaro erano in vista
(Solone).

e sangue tanto sangue per il popolo perché

nulla di indegno

si vuole che spetti a

… le classi elevate e più potenti.

Costoro devono, grazie all’iniquità e ingiustizia adottata, nel e con il tempo

…….. lodar(ci) e aver(ci) caro. (Solone)

Nonostante i due millenni e oltre trascorsi e le dure lotte rivoluzionarie ( ma, poi, sono state veramente tali?) per realizzare una decente democrazia e, quindi, un minimo di equità e giustizia ( per i duri d’orecchi) rimane, tuttavia, intatta la distinzione tra il popolo e … le classi elevate e più potenti. Nei secoli e millenni il paletto tra il popolo e gli altri si è spostato di poco; in democrazia dovremmo essere tutti cittadini ma, in verità, così non è perché ci sono i cittadini: le classi elevate e più potenti e il popolo, ossia: i trasfusori, coloro che devono, alla bisogna, rifornire sangue e ancora sangue.
Saremo mai tutti cittadini in un futuro prossimo?

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