Naufragio Costa Concordia: 29 i dispersi.

di Bianca Rita Cataldi

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Fonte: goolliver.com

Sale da sedici a ventinove il bilancio dei dispersi nel naufragio della nave da crociera Costa Concordia, avvenuto nella giornata di venerdì 13 davanti all'isola del Giglio. Riprendono le ricerche.

Dopo una notte di sospensione dovuta ai leggeri movimenti della nave Concordia, è ricominciata questa mattina all'alba la ricerca dei dispersi, il cui numero è salito nelle ultime ore da 16 a 29. Si tratta di una vera e propria corsa contro il tempo, più che di una ricerca: più tempo passa, meno speranze ci sono di ritrovare vivi coloro che sono rimasti intrappolati all'interno della nave.Per accedere più rapidamente alle zone sommerse della Concordia, gli uomini della Marina Militare hanno scelto delle microcariche esplosive per aprire varchi sulla chiglia della nave. Resta però, atroce, il dubbio riguardante la balena di lamiera sul fondale, che potrebbe nascondere - ma la notizia non è stata ancora verificata - un ingente numero di morti. Quel che è certo è che 18 cittadini tedeschi mancano all'appello dei passeggeri della Costa Concordia. "La situazione è poco chiara" ha commentato un portavoce del Ministro degli Esteri tedesco Westerwelle.


I PASSEGGERI ITALIANI

Per quanto riguarda i cittadini italiani dispersi che erano a bordo della Costa Concordia, sono tutti scomparsi nel nulla. Tra i dispersi di cui si è avuta notizia rientrano anche quattro membri dell'equipaggio - per fortuna, soltanto quattro - che si trovavano sicuramente in una zona nascosta e poco accessibile della nave nel momento in cui ha avuto inizio il naufragio, e non sono riusciti a salvarsi in tempo. Le cifre, però, non sono ancora chiare: non si ha, infatti, notizia certa del numero delle vittime; le nostre poche certezze provengono dall'intervento della guardia costiera Marco Brusco, ieri sera a Porta a Porta. Secondo Brusco, sulla base di "un rapporto della prefettura di Grosseto", come egli stesso ha affermato, i dispersi sarebbero 29 - quattro membri dell'equipaggio e 25 passeggeri - e questo è l'unico numero certo di cui disponiamo, ad oggi, per documentare la tragedia.


IL TESORO NASCOSTO DELLA CONCORDIA

Non bisogna dimenticare che la Costa Concordia era una nave da crociera, e una nave da crociera ospita, al suo interno, una banca, delle casseforti, delle gioiellerie, dei negozi. Senza contare le ricchezze personali di cui ogni passeggero disponeva e che, certamente, non ha fatto in tempo a portare con sé nel momento del naufragio. Insomma, il tesoro della Concordia, a pensarci bene, non è poi così nascosto, e questo implica un inevitabile pericolo di sciacallaggio che sicuramente provocherà non poca preoccupazione nelle ore a venire. Non a caso, sono già arrivati al Giglio i Gis, il Gruppo d'Intervento Speciale dell'arma dei Carabinieri; la Guardia di Finanza, dal canto suo, ha organizzato un pattugliamento speciale. Si spera che questo possa scoraggiare eventuali - ma non più di tanto "eventuali" - sciacalli, dei quali ci auguriamo di non avere notizia nelle prossime ore.


IL PERICOLO AMBIENTALE

Il naufragio della Concordia sembra portare con sé una serie infinita di conseguenze! Una di queste è costituita dal pericolo ambientale (lontano, certo, ma comunque probabile) determinato dalle 2.380 tonnellate di carburante della nave che, se dovessero riversarsi nel mare, provocherebbero un disastro di ingenti proporzioni. Già nella giornata di ieri, chiazze oleose sono state avvistate nell'acqua, ma ancora non siamo certi che tali chiazze provengano dalla Concordia. Speriamo si tratti solo di un cattivo presentimento, dunque, e non di un vero e proprio pericolo.


IL RISCHIO ECONOMICO

Molto più concreto è, invece, il pericolo economico derivante dal naufragio della Concordia. La tragedia, accaduta proprio all'inizio della stagione delle prenotazioni delle crociere, porterà sicuramente ad un calo delle vendite nel settore dei viaggi di lusso via mare per la Carnival, proprietaria della Costa Concordia. Non dimentichiamo, inoltre, che proprio la Costa Crociere costituiva l'unità più importante nei redditi della Carnival. Secondo i calcoli dell'agenzia Bloomberg, inoltre, le azioni di Carnival, nello scorso anno, avevano già subito una flessione del 29%. Senza contare la perdita del posto di lavoro da parte del personale della nave.

Al momento, si stanno passando al vaglio le responsabilità del Capitano della nave nell'ambito della tragedia. Ciò che è certo, tuttavia, è che la Concordia, al momento del naufragio, era fuori rotta, ed era fin troppo vicina alla costa - cosa che le navi da crociera di tali dimensioni non possono assolutamente permettersi. A tal proposito, infuriano le polemiche sui social networks - in particolare, su Facebook e Twitter. Si attendono notizie più certe con l'evolversi delle indagini nelle prossime ore.

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