di Vincenzo Jacovino
Di Elio Bruni conoscevamo i
suoi inizi e le opere di quel periodo suscitando il nostro interesse, poi ci si
è un po’ persi ma non sono mai venute meno notizie sull'uomo e sulla sua
attività artistica. Di tanto in tanto, la sua presenza si materializzava col
messaggio di un quadro; oggi invece si presenta, finalmente, con una personale
dal titolo “Colori in gioco”. E’ un racconto costituito da pagine ariose,
da finestre aperte su intese vibrazioni cromatiche.
E’ il racconto di un accorto ma insinuante gioco dei colori sospesi
sulla tela o sul cartone, delle accese luminosità degli oggetti e degli spazi,
della modalità di riproporre la favola antica delle barche e dei gabbiani
sospesi tra cielo e terra o fissare l’atti-mo che fugge di un paesaggio marino
con gli annessi e connessi. Questi sono i temi centrali dell’universo pittorico
di Elio Bruni e, credo, anche
poetico. E’ il racconto di un rapporto, esemplare felice nonché profondo, tra
un innesto a lungo e seriamente cercato di nuovi elementi in un già costruito e
codificato paesaggio marino dal cromatismo cangiante. E’ la lenta ma
insistente affabulazione sull'incontaminata spontaneità di una pittura che
attinge rari valori cromatici nelle sue componenti sviluppando una narrazione
che ha sempre una comune matrice: la natura abbinata all'emozione.
L’arte deve colpire la mente o il cuore, Bruni quasi sempre preferisce sollecitare il cuore con le sue
suadenti evocazioni richiamando atmosfere familiari, sì ma spesso ignorate o,
involontariamente, trascurate. Per figurare le personali emotività , di fronte
alla natura, l’artista risolve il paesaggio o un interno in un iniziale gioco
di colori o in una miriade di filamenti spezzati e sospesi o di pronunciamenti
di barche minimizzate o, ancora, di onde o di foglie in una tessitura di segni,
in un affastellamento immediata-mente associabile al volo dei gabbiani, al moto
del mare, alla battigia di una spiaggia priva di umani, all’orizzonte. Lo
spazio è il protagonista in assoluto e ma la materia è il colore ed entrambi
riescono a incamerare il discorso grafico restituendocelo in pittura.
I temi, su cui si sofferma con maggiore insistenza, sono il mare, la
marina, le barche, i gabbiani e il paesaggio a ridosso del mare e non mancano,
comunque, squarci di interni, oggetti, case. Tutto viene evocato sulla tela o
sul cartone per il tramite di una memoria selettiva che non trasmette le
immagini immediate e distinte ma visioni che sono - al di là -, legate a esperienze coscienziali
vissute nel profondo, e hanno per oggetto la natura indeterminata. E’ dolce
naufragar per l’artista, e non solo, in questo gioco cromatico carico di
emozioni e di evocazioni tanto da ricreare, di volta in volta, tramite ciascuna
tela sottili variazioni e continue suggestive memorie.
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